La Wilier Jena è la nuova gravel in carbonio lanciata dalla casa di Rossano Veneto.
Una bici versatile, adatta a molteplici utilizzi, ma che già dalle prime pedalate dimostra un’anima aggressiva se confrontata con altre bici della sua categoria.
Per essere una gravel bike, infatti, sorprende la rigidità della scatola movimento centrale, che si traduce in una facilità di accelerazione molto vicina a quella di una bici da corsa.
Qui sotto trovate il nostro video test:
Non a caso, Wilier Triestina la presenta come una bici con livelli di performance non così lontani dalle proprie bici da competizione.
Allo stesso tempo, però, l’angolo di sterzo aperto offre una buona stabilità di guida anche sullo sconnesso e la geometria del carro posteriore è pensata per aumentare i livelli di comfort.
Ad accrescere la versatilità della Jena va segnalato l'ampio passaggio ruota, che permette di utilizzare un range vastissimo di pneumatici e, di conseguenza, di mutare completamente le sensazioni in sella.
L’allestimento di serie prevede copertoni Mavic Yksion Elite Allroad XL da 40 mm, ma si possono montare gomme fino a 44 mm o addirittura spingersi fino ai 48 mm in caso di coperture da 650B.
A nostro avviso, utilizzando uno pneumatico 700x30 slick la Wilier Jena diventa anche un’ottima bici endurance da utilizzare per lunghe distanze.
Il telaio è realizzato in carbonio 60 TON. E’ disponibile in 2 colori e 5 misure (dalla XS alla XL).
Si può scegliere di acquistare il solo kit frame o la bici completa in 6 diversi allestimenti.
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9,5
Per spiegare le geometrie di questa Jena, Wilier utilizza il termine “racing-comfort”, cioè un compromesso che permette di mantenere degli ottimi livelli di performance, senza però sacrificare la comodità, caratteristica essenziale di una gravel bike.
Nella misura L che ho utilizzato per il test l’angolo sterzo è molto aperto (71,5°), mentre il tubo obliquo fa registrare un valore di 73,1°.
Lo stack da 60,8 cm non è particolarmente elevato, mentre la lunghezza dei foderi bassi del carro è di 42,3 cm.
– Assetto in sella: 9,5
La misura L è perfetta per la mia altezza di 183 cm.
Onestamente, una volta regolata l’altezza della sella a 77,5 cm non ho avuto l’esigenza di effettuare nessun altro tipo di intervento. Ho solo posizionato la sella con un arretramento inferiore rispetto a quello che uso in bici da corsa, in modo da ottimizzare i pesi e l’utilizzo in fuoristrada.
La sensazione è che le geometrie siano davvero azzeccate e che sia facile e veloce trovare il feeling di guida.
– Cura costruttiva: 9,5
La Wilier Jena presenta una cura dei dettagli degna di una bici da corsa di alta gamma.
Da notare il passaggio interno dei cavi, oltre che un tubo obliquo con forma aerodinamica, mutuato direttamente dalle specialissime da gara dell’azienda di Rossano Veneto.
Interessante anche la scelta di usare un supporto deragliatore rimovibile in caso di utilizzo di una trasmissione monocorona (come quella che mi è stata inviata per il test).
L’ampio passaggio ruota, sia anteriore che posteriore, oltre che dare la possibilità di montare gomme dalle sezioni fin troppo abbondanti, si apprezza soprattutto in caso di pedalate su terreni molto fangosi.
I perni passanti (12x100 sull’anteriore e 12x142 sul posteriore) sono ormai uno standard consolidato, così come il freno a disco di tipo flat mount con rotore da 160 mm.
Tra i dettagli segnaliamo la possibilità di montare portapacchi, parafanghi e due portaborraccia aggiuntivi sulla forcella. Tutti accessori molto utili nel caso in cui si voglia usare la Wilier Jena per lunghi viaggi, anche in stile bikepacking.
– Componentistica utilizzata: 8
L’allestimento scelto da Wilier Triestina è davvero interessante, soprattutto se messo in relazione al prezzo finale della bici.
Non si tratta di componenti superleggeri, ma estremamente funzionali e affidabili.
La trasmissione Sram Rival 1x11 con corona anteriore da 38 denti e pacco pignoni 11-42 permette di superare anche le pendenze più ripide, ma allo stesso tempo di avere uno sviluppo metrico adeguato per affrontare veloci tratti su asfalto.
Le ruote Mavic Allroad Disc tubeless ready sono una garanzia, anche se non brillano per leggerezza.
Le gomme Mavic Yksion Elite Allroad XL sono ottime per un utilizzo gravel “tradizionale”. Io le ho usate con camera d’aria, ma il consiglio è di montarle in versione tubeless.
Se pensate di pedalare parecchio su asfalto, è sicuramente più funzionale uno pneumatico dalla larghezza inferiore.
A completare l’allestimento troviamo una sella San Marco Squadra, reggisella, attacco e manubrio Ritchey, che quando si parla di componenti in alluminio costituisce sempre una delle scelte migliori.
– Peso telaio e/o bici: 8,5
Il peso della bici completa in taglia L è di 9 kg, senza pedali.
Considerando il prezzo, è un valore molto buono.
Il peso dichiarato del solo telaio in taglia M è di 995 grammi, mentre quello della forcella è di 450 grammi.
Se si è disposti a spendere cifre un po’ più alte si può scendere tranquillamente intorno agli 8,5 kg.
– Prezzo telaio e/o bici: 9,5
Il prezzo al pubblico della bici completa è di 3.300 euro.
Il costo del kit frame è di 2.200 euro.
– Garanzia sul telaio: 8
La garanzia sul telaio è di 5 anni per il primo proprietario, a patto che sia stato acquistato da un rivenditore ufficiale Wilier e che sia stato registrato sul sito www.wilier.com/it/garanzia entro 10 giorni dall’acquisto.
Voto finale (da 1 a 10): 8,92
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Su asfalto: 9
La rigidità della scatola movimento centrale si nota soprattutto quando ci si alza sui pedali per rilanciare l’andatura.
Ovviamente non si tratta di una bici da corsa, ma la reattività della Wilier Jena è una delle prime cose che si apprezza, soprattutto in salita: decisamente superiore alla media delle bici di questa categoria.
Oltre che sul ripido, va davvero bene sulle salite di media pendenza.
Una gomma slick da 28-30 mm, come vi abbiamo già anticipato, la renderebbe più performante e adatta anche ad un utilizzo road endurance.
– Su sterrato: 9
L’allestimento di serie è ideale per affrontare lunghe salite su sterrato.
La corona anteriore da 38 denti e il pacco pignoni 11-42, in abbinamento con le geometrie equilibrate, permettono di salire seduti in sella praticamente ovunque, riducendo così il rischio di perdita di aderenza della ruota posteriore.
Se si è bravi a bilanciare i pesi, anche alzandosi sui pedali nei tratti più ripidi, la trazione della ruota posteriore rimane buona: in questo caso la sezione generosa delle Mavic Yksion Elite Allroad XL è un punto a favore.
Sui tratti molto sconnessi la rigidità del telaio non sempre è un pregio, ma basta lavorare un po’ con la pressione degli pneumatici.
Voto finale (da 1 a 10): 9
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
– Su asfalto: 9,5
Nelle discese veloci la Wilier Jena è molto divertente.
L’angolo sterzo da 71,5° e le gomme da 40 mm permettono di affrontare le curve veloci in grande sicurezza.
Su asfalto, attenzione solo a non scendere troppo con la pressione degli pneumatici, perché sotto i 3 bar la spalla della gomma tende a cedere leggermente, con conseguente perdita di precisione e stabilità.
Sul ripido, anche tecnico, si ha sempre l’impressione di essere in controllo, grazie allo spazio di frenata ridotto garantito dal disco e alla stabilità generale del telaio.
– Su sterrato: 8,5
Premetto che il test è stato svolto con la bici allestita con copertoni e camere d’aria.
Se pensate di usarla molto su sterrato, magari piuttosto sconnesso, il consiglio è di passare al tubeless, visto che ruote e gomme sono già predisposte. Con due valvole e un po’ di liquido avrete una bici più guidabile e versatile.
Sulle discese sterrate la sensazione di stabilità e sicurezza rimane ottimale, così come su asfalto.
Nei tratti più sconnessi, invece, per ottenere il massimo dalla Wilier Jena è necessario ridurre la pressione di gonfiaggio sotto i 3 bar, ma in questo caso si dovrà stare attenti alle pizzicature.
Le gomme Mavic Yksion Elite Allroad XL, sono ottime sull’asciutto e assorbono bene le sconnessioni. In inverno, quando è frequente trovare fondi umidi e scivolosi, una gomma con tassellatura più pronunciata garantirebbe maggior grip.
Voto finale (da 1 a 10): 9
4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
– Su asfalto e sterrato: 9,5
E’ proprio sui tratti scorrevoli che la Wilier Jena ci ha maggiormente sorpreso.
Risponde con grande prontezza alle accelerazioni e, con un minimo di allenamento, non è difficile mantenere i 30 km/h.
Anche sui tratti vallonati, sia in asfalto che sterrato, è davvero brillante, grazie alla pronta risposta che sa offrire quando ci si alza sui pedali per superare dossi e brevi salite.
Per affrontare al meglio percorsi misti, in cui si passa con frequenza da asfalto a sterrato, la pressione ottimale degli pneumatici va tenuta a circa 3,5 bar (che poi è quella consigliata da Mavic).
Scendendo verso il limite minimo di 2,5 bar migliora il comfort, ma aumenta il rischio di pizzicature e diminuisce la scorrevolezza, mentre pressioni superiori a 4 vanno usate solo in caso di uscite completamente su asfalto.
La sezione da 40 mm va a tutto vantaggio del comfort, pur non sacrificando troppo la prestazione.
Non siamo mai tornati a casa indolenziti, neanche al termine di uscite lunghe e su percorsi accidentati: un plus non indifferente per chi volesse utilizzare la Wilier Jena per lunghi viaggi o avventure bikepacking.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,1
IN CONCLUSIONE
La Wilier Jena rispecchia in pieno le attese che mi ero fatto analizzando le caratteristiche costruttive del telaio.
E’ una gravel bike pensata prima di tutto per ottenere un elevato livello di performance (potrebbe essere utilizzata senza sfigurare anche nel ciclocross).
Però, grazie all’angolo di sterzo aperto e alla possibilità di montare gomme dalla sezioni generose, è possibile modificare completamente il comportamento della bici.
Con una copertura slick da 30 mm può diventare un’ottima bici da corsa endurance, ovviamente al netto di qualche limite legato alla rapportatura.
Con uno pneumatico più aggressivo è in grado di affrontare senza problemi anche percorsi accidentati. In questo caso meglio utilizzarla in versione tubeless, per smorzare ancor di più le sconnessioni del terreno.
Il rapporto qualità-prezzo è buono, considerando la qualità costruttiva del telaio e la componentistica, che anche se non di altissima gamma, si distingue per funzionalità e affidabilità.
Per informazioni: www.wilier.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.