Entriamo nei dettagli della Merida usata da Colbrelli alla Roubaix, che Sonny ha portato in trionfo, roteandola verso il cielo subito dopo l’arrivo e regalandoci immagini che sarà difficile dimenticare.
Il telaio è il Reacto CF5, ovvero la versione aerodinamica di casa Merida, in taglia XS che il corridore italiano ha utilizzato durante tutta la stagione 2021, ma con alcuni accorgimenti particolari adottati per affrontare il pavé, che ci ha svelato Alan Dumic, meccanico del Team Bahrain Victorious.
Il primo è relativo alle gomme, poiché Colbrelli ha optato per l’uso di pneumatici tubeless ready. Più nello specifico si tratta dei Continental GP5000 S TR (lanciati ufficialmente solo il giorno dopo la Parigi-Roubaix) da 32 mm, gonfiati a 3,8 bar sul posteriore e 3,4 sull'anteriore. Proprio grazie al tubeless Colbrelli è riuscito a finire la gara senza cambiare ruote o bici, nonostante due forature, poiché il lattice ha chiuso velocemente il foro, senza provocare una perdita di pressione significativa.
I nuovi Continental erano montati su ruote Vision Metron 60 SL per copertoncino/tubeless con canale interno da 21 mm, dal peso di soli 1.460 grammi.
L’altra novità riguarda il cockpit, poiché per la Roubaix Colbrelli ha rinunciato al manubrio integrato Vision Metron 5D a vantaggio di un attacco e una piega “classici”, in grado di garantire un migliore assorbimento delle vibrazioni e una presa più salda con le mani sulla parte alta della barra.
Si tratta del manubrio FSA K-Force Compact, abbinato all’attacco in alluminio FSA NS ACR da 110 mm, che consente un passaggio completamente interno dei cavi anche senza l’utilizzo del cockpit integrato.
In merito al gruppo, la Merida usata da Colbrelli alla Roubaix era equipaggiata con il consueto Shimano Dura Ace Di2, ancora ad 11 velocità, dotato di guarnitura con misuratore di potenza e aste lunghe 172,5 mm.
Diversa dal solito, come è facile immaginare, la scelta dei rapporti.
Sonny ha optato per una combinazione 55-42 sull'anteriore e per una cassetta 11-25, in grado di garantire una scala molto graduale.
La scelta del 55 anteriore è stata dettata anche dal vento, che spirava a favore dei corridori.
Il nastro manubrio Prologo era doppio, ma solo nella parte alta della piega.
Una piccola nota la meritano anche i portaborraccia, poiché per l’Inferno del Nord Colbrelli ha optato per gli Elite Custom Race Plus, ovvero un modello in materiale plastico fibrorinforzato, dunque non in carbonio, ma che offre un’ottima capacità di ritenzione della borraccia.
Per maggiori informazioni sulla Merida Reacto Team: merida-bikes.com
Qui sotto, invece, trovate il nostro test della versione 8000-E 2021:
TEST - Merida Reacto 8000-E: dettagli di alto livello, grinta e stile
Condividi con
Tags
Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.