Chiamatelo come volete, Critérium du Dauphiné o Giro del Delfinato: la sostanza non cambia. La breve corsa a tappe francese con "vista Tour de France" da un paio d'anni è diventata un vero e proprio banco di prova, non solo per le gambe dei corridori.
In questi giorni dalla pancia del gruppo sono emerse alcune novità tra cui una nuova Bmc prototipo.
Novità ufficiose che a partire da questa stagione sono strettamente monitorate dall'UCI, ma andiamo con ordine.
Nuova Timemachine?
Sono passati oramai cinque anni dall'ultimo aggiornamento Bmc dedicato alla piattaforma Timemachine Road.
Un modello iconico che fin dalla prima generazione (TMR01, foto sotto) datata 2012 ha saputo lasciare il segno, contribuendo alla "svolta aero" della bici da strada.
Cinque anni sono parecchi, ma allo stesso tempo (forse) necessari per mettere a punto tecnica, metodo di lavoro, dati e primi prototipi. Ancora di più se non si viaggia da soli...
A partire dal 2018, infatti, Bmc collabora a stretto contatto con Red Bull Advanced Technologies che in sostanza è la divisione ingegneria del team F1 Oracle Red Bull Racing.
Il risultato a prima vista per dirla all'inglese sembra essere piuttosto "disruptive" (dirompente, sensazionale) in pieno stile Timemachine. Il clamore suscitato nel 2012 oggi ritorna ed è figlio dell'evoluzione tencologica.
Al Delfinato la nuova Bmc prototipo è stata affidata a Greg Van Avermaet e Ben O'Connor.
Le forme con ogni probabilità sono il risultato di analisi CFD (fluidodinamica computazionale) e sessioni in galleria del vento. Rimaniamo sul campo delle ipotesi perché nulla è trapelato da Bmc e dagli ambienti vicini al team AG2R.
L'impatto aerodinamico sembra però aver preso definitivamente il sopravvento sul lato strutturale. La testa della forcella presenta una spalla semi inclinata, il nodo di sterzo adotto un fazzoletto a coda tronca piuttosto abbondante.
Sul piano laterale, nella parte mediana, non emergono particolari stravolgimenti con la zona del piantone che porta alla luce la seconda innovazione della nuova Bmc prototipo.
L'innesto del carro è massiccio e forma una sorta di scudo inclinato verso l'esterno di quasi 45° che sembra voler essere a tutti gli effetti uno scivolo aerodinamico.
Lo slogan "Create speed" (creare velocità) posto sul tubo obliquo sembra un indizio più che evidente riguardo la vocazione del progetto. Il prototipo cattura l'occhio proprio lì dove si concentrano i flussi d'aria laminari e turbolenti.
Attenzione: si tratta di una bici del tutto differente rispetto alla Masterpiece utilizzata con successo da Aurélien Paret-Peintre al Giro d'Italia.
Ridley numero 141
C'è un corridore che al Delfinato ha fatto parlare di sé non solo per i piazzamenti tra i primi cinque e la giovane età (23 anni). Maxim Van Gils (Lotto Dstny), dorsale numero 141, sta utilizzando un prototipo firmato Ridley che sarà partner tecnico della squadra belga fino al termine del 2025.
Le foto concesse da cyclingnews.com rivelano una bici dalle linee più morbide rispetto a quanto proposto da Bmc.
Il team Lotto Dstny ad oggi ha in dotazione due modelli: la Noah Fast Disc e la Helium SLX Disc.
A primo impatto l'impressione è quello di un mezzo che incarna le due anime delle bici ufficiali in pieno stile Specialized SL7.
Il fatto che una ruota veloce come Maxim Van Gils stia testando il prototipo dice molto...
Nuova Bmc prototipo: critical equipment sotto il regolamento UCI
Ad aprile l'UCI ha diffuso e pubblicato il documento UCI Road Equipment Registration Procedure - 2023 Tour de France and Tour de France Femmes avec Zwift.
In sostanza le squadre devono comunicare al massimo organo del ciclismo tutti i dettagli del cosiddetto Critical Equipment (telaio, forcella, reggisella, manubrio, base bar, appendici, abbigliamento e caschi strada/crono) che si intende utilizzare alla Grande Boucle.
Sui telai, in particolare, il personale UCI applicherà a ridosso del Tour una speciale etichetta a prova di manomissione (tag) dotata di tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID).
Il tag verrà scansionato a intervalli casuali durante la corsa per garantire che l'attrezzatura sia la stessa registrata qualche giorno prima.
Una forma di controllo ulteriore guidata dai principi dell'equità sportiva già in vigore per i prototipi.
A proposito: l'UCI concede l'utilizzo di prototipi in competizione a due condizioni.
Biciclette nelle fasi finali di sviluppo che verranno messe in vendita entro 12 mesi dal primo utilizzo in gara.
Il Delfinato è e rimane un appuntamento da non perdere per gli amanti della tecnica.
Foto in apertura: AG2R Citroën Team / Dario Belingheri / Getty Images
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.