Dopo una pausa durata poco più di un anno, Indurain è tornato ad essere ambassador Pinarello. E in fin dei conti, come nelle migliori storie d’amore, non poteva che essere così, visto che i destini di Indurain e Pinarello hanno corso paralleli per oltre 30 anni e lo spagnolo ha ottenuto tutti i suoi grandi successi in sella alle bici del marchio trevigiano.
Nell’aprile 2023 “Miguelon” aveva annunciato, un po’ a sorpresa, di aver chiuso il suo lungo rapporto con l’azienda italiana ed essersi legato a Scott.
Una parentesi durata poco più di un anno, visto che dalla vigilia della Maratona Dles Dolomites 2024 Indurain è tornato a far parte della famiglia Pinarello.
Per l’occasione Fausto Pinarello, presidente dell’azienda, e lo stesso Indurain hanno lavorato allo sviluppo della grafica di un esemplare unico e personalizzato della nuova Dogma F, montata con componenti Campagnolo, che lo spagnolo ha ritirato di persona presso la sede di Villorba.
Fausto Pinarello ha dichiarato: “Sono felice di riavere Miguel nella nostra famiglia perché è il ciclista con cui sento il legame più profondo. La nostra amicizia dura da oltre 30 anni e lui è parte integrante della storia di Pinarello. Le sue incredibili performance ci hanno aiutato a crescere fino a diventare il marchio che siamo oggi.
È stato un momento di grande orgoglio vederlo guidare la nostra nuova Dogma F alla Maratona e non vediamo l'ora che inizi questa nuova fase della nostra partnership."
Miguel Indurain alla Maratona 2024: che motore...
Il rapporto tra Indurain e Pinarello è ricominciato ufficialmente proprio alla Maratona Dles Dolomites 2024, dove lo spagnolo è ospite d’onore ormai da anni.
Indurain ha utilizzato la Dogma F personalizzata ritirata qualche giorno prima e, nonostante i 60 anni, ha mostrato che lo smalto del fuoriclasse lo accompagna sempre (anche in virtù di una linea che è tornata ad essere invidiabile).
Tra chiacchiere, foto e selfie, dunque senza troppa fatica, Miguel ha chiuso il percorso medio di 106 km insieme a Fabio Aru in 4 ore e 13’. Un tempo difficile da avvicinare per molti appassionati, anche con una preparazione mirata.
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D’altronde, quando uno nasce campione, rimane campione per tutta la vita, non solo in bici. Lo abbiamo incontrato, infatti, proprio alla vigilia dell’evento di Corvara e, come altre volte, ci ha sorpreso per la sua disponibilità, la gentilezza e la pacatezza.
Sarà per questo che è ancora così tanto amato dalla gente?
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Redazione BiciDaStrada.it
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