Il rame non è solo un'icona estetica associata al celebre Ramato di Wilier. Le proprietà tecniche del relativo ossido vengono da tempo associate al polipropilene per creare il filato tecnico Cupron, che viene applicato nel settore sportivo per la tessitura di calze tecniche (vedi Pieffe Sport). Nasce così una fibra antibatterica, antimicrobica e termoregolatrice. All'Italian Bike Festival ci siamo fatti una domanda alla luce di queste applicazioni: che ci fa il filo di rame dentro il telaio della nuova Sarto Raso Tri Composite?
Così abbiamo preso da parte Enrico Sarto (foto sotto), figlio di Antonio, che nel 1983 ha fondato l'omonima azienda che oggi ha sede a Mellaredo di Pianiga (Ve).
QUI la storia completa dell'Azienda.
Tre materiali, carbonio Toray e cinque sfumature
La Sarto Raso Tri-Composite (TC) richiama in tutto e per tutto le linee e la vocazione "aero-endurance" della Sarto Raso, un progetto che nel rispetto della tradizione artigianale (e del cognome) viene proposto rigorosamente su misura e personalizzato per quanto riguarda l'allestimento. Scordatevi quindi taglie e tabelle telaio.
«Siamo in grado di modificare la laminazione di ogni telaio - precisa Enrico - per creare una struttura che oltre a "vestire" il ciclista è in grado di rispondere ai bisogni personalizzati».
Una finezza non da poco che da oggi ha una nuova sfumatura...
«Il Tri-Composite non è una novità assoluta - continua Enrico -. Le applicazioni in ambito automotive e motorsport sono ben avviate: dai cruscotti delle supercar fino ai caschi da competizione, che grazie a questa fibra rimangono intatti ed acquisiscono una elasticità stupefacente. Mi piace sempre ricordare l'invito rivoltomi da un noto produttore a sbattere a terra un casco costruito in Tri-Composite. La struttura rimbalzava quasi come un pallone, ma soprattutto è rimasta intatta».
Tri-Composite è un tessuto costituito dall'intreccio di tre materiali: fibra di carbonio (rinforzo), resina (matrice), e filo di rame.
La filiera di Sarto parte dal noto fornitore giapponese Toray. Il filo di materiale composito arriva in Italia dove un fornitore crea il tessuto trattando il filo di rame, che prima di essere intrecciato subisce un trattamento galvanico costituito da due fasi.
1) Bagno d'argento che va a creare una sorta di strato base protettivo propedeutico alla seconda fase.
2) Tintura: il filo passa all'interno di una vasca e può assumere diverse tonalità. Le scelte cromatiche di sarto sono cinque: blu, rosso, verde, argento e rame.
Il tessuto passa così nelle mani di Sarto, che grazie a stampi proprietari va a creare in casa le tubazioni che vengono poi messe in maschera per creare quel telaio fasciato che è vero marchio di fabbrica di ogni artigiano.
Telaio che di conseguenza viene inserito nel sacco a vuoto per la cottura in autoclave.
Nuova Sarto Raso Tri-Composite: a cosa serve il rame nel telaio?
È sempre Enrico a rispondere a questa domanda "da un milione di dollari".
«Le proprietà sono essenzialmente tre: resistenza agli impatti, miglior capacità di dissipazione delle vibrazioni e, non ne facciamo mistero, estetica».
In sostanza il rame va a creare una vera e propria "armatura" che, come avviene per il casco moto, è in grado di proteggere la struttura da qualsiasi tipo di impatto. Un esempio? In caso di caduta si riduce moltissimo la possibilità di crepe anche superficiali.
Il tessuto Sarto Tri-Composite, essendo più spesso rispetto alla fibra di carbonio tradizionale, permette innanzitutto di impiegare meno materiale quando si lamina la fibra di carbonio all'interno dello stampo.
«Allo stesso tempo - precisa Enrico - è possibile modificare la resa meccanica di ogni sezione applicando più o meno tessuto unidirezionale per conferire rigidezze e resistenze differenti».
«Questo aspetto incontra la collaudata capacità del materiale di disperdere le vibrazioni. La bicicletta risulta così più comoda rispetto ad un modulo tradizionale e più resistente senza dimenticare il fatto che è possiamo riparare un eventuale danno seguendo le medesime procedure utilizzate per la fibra di carbonio tradizionale».
Il filo di rame tinto apre così le porte a trame dotate di affascinanti sfumature che non hanno bisogno di essere coperte da vernice. L'estetica trascina con sé, quindi, la possibilità di limare ancora qualche grammo sul peso.
Da vicino, ma anche ad una media distanza, i riflessi di questo innovativo tessuto donano una qualità che contribuisce a rendere il telaio ancora più esclusivo.
Tutto molto bello, ma quanto pesa il telaio Raso Tri-Composite?
890 gr, in taglia M, grezzo non verniciato.
Prezzo?
Come tutte le bici Sarto, anche il kit telaio Sarto Raso Tri-Composite è un prodotto molto esclusivo: con verniciatura personalizzata è disponibile a partire da 8.600 euro.
Questa soluzione "pronta per essere costruita" (ready to built) prevede telaio, forcella, reggisella, manubrio integrato, perni passanti e portaborracce.
Qui sotto le specifiche del telaio ed a seguire i dettagli del manubrio integrato in fibra di carbonio rigorosamente fatto in Italia. Un design proprietario che viene declinato in sette combinazioni.
La bici "Made in Veneto", invece, viene prodotta in 30 giorni.
La garanzia è di due anni che diventano cinque in caso di registrazione del prodotto online.
Sarto offre, inoltre, su ogni bicicletta la Lifetime Assistance, ovvero, assistenza tecnica garantita a vita per eventuale riparazione o sostituzione del prodotto.
Per maggiori informazioni: sartobikes.com/it
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Qui sotto tutti i dettagli della Sarto Raso.