Abbigliamento da ciclismo: 2 capi che non devono mancare nel vostro guardaroba
Nicola Checcarelli
Abbigliamento da ciclismo: 2 capi che non devono mancare nel vostro guardaroba
Nicola Checcarelli
L’abbigliamento da ciclismo ha fatto passi da gigante negli ultimi anni.
Tessuti e vestibilità all’avanguardia permettono di pedalare in modo confortevole in ogni condizione, sia nelle giornate più fredde, che in quelle caratterizzate da una forte escursione termica.
Oltre all’abbigliamento “base”, a nostro avviso ci sono due capi che non possono mancare nel guardaroba del buon ciclista, specie durante la cosiddetta mezza stagione (primavera e autunno), in cui ci può essere uno sbalzo termico di oltre 15 gradi tra mattino e ora di pranzo.
Parliamo di manicotti e gilet antivento/antipioggia.
Versatilità e minimo ingombro
Funzionali, veloci da indossare e togliere, poco ingombranti. Sono questi aspetti che li rendono davvero fondamentali e vi permetteranno di non vestirvi troppo o troppo poco, anche nelle giornate più complicate da interpretare dal punto di vista del meteo.
Oppure quando andate in montagna in estate e c’è tanta differenza di temperatura tra la valle e l’alta quota.
Sono indispensabili soprattutto in autunno e primavera, quando al mattino le temperature sono ancora rigide, mentre nelle ore centrali della giornata si avvicinano a quelle estive.
Manicotti leggeri o pesanti
La maglia a manica lunga da mezza stagione può essere paragonata all’abbinamento maglia corta, gilet e manicotti, ma non ha la stessa versatilità.
I manicotti si possono abbassare velocemente quando pedalate in salita e la temperatura corporea aumenta, per poi ritirarli su per affrontare la discesa. Utili in allenamento e ancor più in gara, soprattutto nel caso delle prime granfondo della stagione.
Quando la temperatura della giornata si stabilizza li potete togliere definitamente e riporre in tasca, visto che ingombrano davvero poco.
Oggi sul mercato si trovano modelli con caratteristiche molto diverse tra loro, da quelli in lycra super leggeri (pensati per lo più per i mesi estivi) a quelli felpati o addirittura antipioggia.
La scelta va fatta con attenzione in base alle vostre necessità, ma anche in base alla zona in cui abitate. Se vivete al sud Italia, ad esempio, con un manicotto pesante, una maglia manica corta di quelle felpate e antipioggia e un gilet potreste affrontare anche tutto l’inverno. Cosa impensabile, ovviamente, per chi vive al Nord.
I differenti tipi di gilet
Il gilet svolge la stessa funzione dei manicotti: protegge bene dal freddo del mattino parti delicate come pancia, stomaco e bronchi, evitando di prendere frescate, che oltre a qualche malanno vi potrebbero provocare anche problemi di digestione.
Può essere aperto mentre si affronta una salita e richiuso appena si inizia a scendere.
E’ fondamentale se avete la possibilità di pedalare in montagna, anche in estate, poiché si suda nell’affrontare le salite, ma le temperature in quota non sono mai così miti. Buttarsi in discesa con il sudore addosso, senza protezione, non è il massimo.
Può trovare comodamente posto nelle tasche posteriori per poi essere indossato in vetta, prima di iniziare a scendere.
Se le giornate non sono molto fredde, va benissimo un gilet leggero, che ha il grande vantaggio di occupare pochissimo spazio (spesso metà di una tasca della maglia).
Nel caso di temperature più rigide esistono dei prodotti più spessi e protettivi (anche antipioggia), che però sono più ingombranti nel momento in cui andranno ripiegati e messi in tasca.
I costi
I manicotti, in genere, hanno costi piuttosto contenuti, ad eccezione dei modelli idrorepellenti. Se non avete intenzione di pedalare o gareggiare sotto l’acqua, i modelli “classici” vanno benissimo. Prestate attenzione all’ergonomia e alla taglia: devono stare aderenti per non scivolare sulle braccia (cosa molto fastidiosa), ma senza comprimere troppo.
Per quanto riguarda i gilet, invece, la forbice di prezzo è molto più ampia e dunque occorre scegliere con attenzione il prodotto più adatto alle vostre esigenze.
A nostro avviso un capo poco ingombrante, con una leggera protezione antivento sulla parte frontale e tasche posteriori (oppure aperture per raggiungere le tasche della maglia) rappresenta la scelta migliore, buona praticamente per ogni situazione.
Anche in questo caso prestaste attenzione alla taglia, soprattutto se immaginate di usarlo sia in estate che in inverno, visto che l’ingombro dell’abbigliamento “di base” sarà molto diverso.
Occhio anche alla qualità della zip, che deve essere buona per poterla aprire e chiudere con facilità anche mentre si pedala…
In conclusione
Se vi siete avvicinati da poco al mondo del ciclismo, probabilmente gilet e manicotti non sono tra i primi indumenti che vi avranno consigliato di acquistare. Il nostro suggerimento, invece, soprattutto se volete pedalare con piacere tutto l’anno, è quello di inserirli al più presto nel vostro guardaroba.
A nostro avviso sono indispensabili in queste occasioni:
- primavera e autunno, soprattutto se partite di buon mattino o se avete in programma tanto dislivello (dunque lunghe salita e lunghe discese). Più si affrontano le salite a passo sostenuto, più ci sarà bisogno di “scoprirsi” in salita e rivestirsi allo scollinamento. Ecco perché possono essere utili anche in gara, specie in questo momento storico in cui le partenze delle Granfondo vengono programmate sempre al mattino presto;
- in estate, quando partite per giri lunghi all’alba e nelle prime ore della giornata è ancora piacevolmente fresco;
- in montagna, dove le temperature sono sempre fresche, ma si suda in salita e poi occorre coprirsi il giusto per affrontare le discese senza il rischio di sentire freddo.
Se volete qualche consiglio in più su come vestirsi in autunno, date un’occhiata all’articolo qui sotto:
Come vestirsi in autunno? Qualche dritta per non sudare e non sentire freddo
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.