VIDEO - Abbigliamento invernale da bici: consigli per divertirsi anche con il freddo
Nicola Checcarelli
VIDEO - Abbigliamento invernale da bici: consigli per divertirsi anche con il freddo
Nicola Checcarelli
Pedalare in inverno è più problematico e meno piacevole.
Freddo, nebbia, vento, pioggia possono rendere le uscite davvero dure.
Tuttavia, grazie ai nuovi tessuti e alle nuove tecnologie usate nella realizzazione dell’abbigliamento invernale da bici, al giorno d'oggi è possibile pedalare praticamente in ogni condizione.
A patto, ovviamente, di averne voglia.
Non pensiamo di esagerare dicendo che nel mondo del ciclismo, il settore dell'abbigliamento è uno di quelli che ha registrato i miglioramenti più significativi negli ultimi 10 anni: capi ingombrati e scomodi hanno lasciato spazio a giacche protettive e traspiranti, ma allo stesso tempo antipioggia e con una vestibilità sorprendente.
In questo articolo analizzeremo alcuni suggerimenti su come vestirsi in modo corretto per pedalare senza "soffrire" o rischiare di ammalarsi, prendendo in considerazione differenti range di temperatura, da quelle più estreme a quelle più miti.
Fermo restando che non esiste un abbigliamento invernale valido per tutti: la tolleranza al freddo è soggettiva, così come è diverso il clima nelle varie zone d’Italia.
Chi pedala al Sud è più fortunato.
Chi vive nelle valli del Nord avrà molte difficoltà in più.
Prima di parlare dell'abbigliamento ottimale in relazione ai vari range di temperatura, vediamo alcune regole generali di fondamentale importanza per pedalare in inverno:
- Mai vestirsi troppo, semmai meglio vestirsi a strati.
Abbigliamento troppo pesante ci farà sudare in salita e poi prendere freddo in discesa col rischio di beccare qualche malanno. La regola d'oro, anche se può sembrare strano, è quella di sentire leggermente freddo (senza esagerare) nei primi 10 minuti della pedalata. Con l'aumentare dello sforzo la temperatura corporea aumenterà e il freddo svanirà.
Se stiamo belli caldi sin dalle prime pedalate, quasi sicuramente siamo troppo vestiti... - Prestare particolare attenzione a collo, mani e piedi.
Sono le parti più sensibili ed esposte al freddo e se si ghiacchiano trasmetteranno freddo a tutto il resto del corpo. - Se si pedala con regolarità durante l’inverno, scegliere prodotti di qualità, capaci di tenere caldo, ma traspirare.
- Scegliere abbigliamento con colori accessi o con finiture rifrangenti.
Questa regola vale in ogni stagione, ma è ancora più importante in inverno, poiché spesso la visibilità è ridotta e rendersi visibili aumenta la sicurezza.
TEMPERATURE SOTTO ZERO
Pedalare con temperature inferiori allo zero è veramente roba da duri, ma in alcune zone d'Italia si deve fare di necessità virtù.
In una situazione così estrema è ancor più importante scegliere l'abbigliamento giusto (e di qualità) per evitare di trasformare l'uscita in un calvario.
Prima di tutto occorre un abbigliamento intimo di alto livello, capace di tenere caldo ma anche di traspirare.
L'intimo, a nostro avviso, è forse il capo che ha maggiore importanza, poichè si trova a diretto contatto con la pelle.
Se non vi crea fastidio optate per i modelli con collo a lupetto e soprattutto prestate attenzione a scegliere la taglia giusta: la maglia intima deve essere aderente per svolgere al meglio il suo lavoro.
Per quanto riguarda le giacche, in condizioni di freddo estremo è bene scegliere i capi più pesanti a disposizione, realizzati con membrante antivento (meglio se anche antipioggia, soprattutto in caso di clima umido) ma traspiranti.
Si può anche aggiungere un gilet antivento, da utilizzare nei primi chilometri o nelle discese.
Per la protezione delle gambe, quando le temperature sono inferiori allo zero, la scelta quasi obbligata è quella della calzamaglia.
In questo caso si può optare anche per i modelli più pesanti, con inserti antivento sulle gambe: si sacrifica un po' la vestibilità, ma a tutto vantaggio della protezione.
Un piccolo trucco da ricordare è quello di spalmare un sottile strato di crema riscaldante sotto le ginocchia e nella zona della tibia, le più soggette al raffreddamento.
Fondamentali anche gli accessori per non far congelare piedi, mani e testa.
L'abbinamento di sottocasco (con protezione per le orecchie) e scaldacollo, a nostro avviso, è sempre la soluzione migliore poichè più versatile rispetto al passamontagna.
I guanti, quando le temperature sono sotto lo zero, devono essere più protettitivi possibili: anche se l'imbottitura può interferire con la sensibilità di cambiata e frenata, in questo caso ne vale la pena.
Una soluzione ulteriore è quella di utilizzare un sottoguanto prima di indossare il guanto pesante.
Stesso discorso vale per i piedi: calze invernali in lana merino (mai troppo spesse, però) sono d'obbligo, da abbinare ad un copriscarpa pesante in tessuto antivento.
Se soffrite parecchio per il freddo ai piedi, queste sono le condizioni in cui le scarpe invernali rappresentano una vera e propria svolta.
Tuttavia ponderate con attenzione quest'ultimo acquisto e decidete di farlo solo se realmente necessario: il costo è elevato, la biomeccanica della pedalata ne risente un po' e quindi potreste rischiare di spendere una bella cifra per utilizzarle solo poche volte l'anno.
DA 0 A 7 GRADI
Queste sono le condizioni che ci si trova più spesso ad affrontare in gran parte del nostro paese.
E sono quelle in cui è necessaria maggiore attenzione nella scelta dell'abbigliamento, per non rischiare di vestirsi troppo o troppo poco.
Per quanto riguarda l'intimo, valgono le stesse regole di cui abbiamo parlato per le temperature più rigide.
Cambiano le cose, invece, per le giacche e la protezione delle gambe.
La scelta delle giacche più pesanti può essere indicata se avete in programma un allenamento a ritmo piuttosto blando.
Se invece pensate di fare fatica (e quindi di aumentare velocemente la temperatura corporea) meglio optare per una giacca realizzata in membrana, ma di media pesantezza, magari con la parte della schiena in tessuto traspirante.
Se al mattino questo abbigliamento può risultare un po' leggero, vi potete proteggere con un gilet antivento, da togliere appena "entrate in temperatura".
Per le gambe si può scegliere una calzamaglia di media pesantezza, anche se la soluzione preferita dal sottoscritto in queste condizioni è l'accoppiata pantaloncino corto invernale e gambale pesante.
La protezione è la stessa della calzamaglia, ma la vestibilità e il comfort sono decisamente superiori.
Scaldacollo e sottocasco sono d'obbligo anche con queste temperature, mentre per quanto riguarda i guanti si può optare per un prodotto antivento, ma non troppo imbottito, in modo da non sacrificare la sensibilità di guida.
In queste condizioni, salvo problemi particolari ai piedi, la calza invernale e un buon copriscarpa sono sufficienti.
DA 7 A 15 GRADI
Passiamo ad un range di temperature piuttosto miti, ma che negli ultimi anni si sono verificate con frequenza anche in Italia. Soprattutto al Centro-Sud e in particolare nelle ore centrali della giornata.
In queste condizioni l'aspetto da privilegiare è la traspirabilità dei capi, per evitare di sudare tanto in salita e poi ghiacciarsi in discesa.
Per la parte superiore si possono scegliere due differenti combinazioni:
1- Intimo pesante abbinato ad una maglia manica lunga da mezza stagione, cioè senza tessuto antivento, da completare con un gilet antivento leggero da utilizzare in discesa e nelle zone d'ombra.
2- Intimo estivo o da mezza stagione (tessuto invernale ma a manica corta) con giacche in membrana di media pesantezza e con schiena in tessuto traspirante.
Per le gambe, invece, la soluzione da preferire in questo caso è sicuramente l'accoppiata salopette corta invernale (ma se non soffrite tanto il freddo, anche la salopette estiva) e gambali.
Da non dimenticare la salopette a 3/4, quella sotto il ginocchio, anche se ormai non è più così facile trovarle nei negozi.
Per le mani saranno sufficienti guanti di media pesantezza, mentre per i piedi può bastare anche la sola calza invernale.
Per i più freddolosi la calza invernale si può abbinare ad un copriscarpa da mezza stagione o al semplice copri punta (che protegge solo la parte anteriore del piede).
E IN CASO DI PIOGGIA...
Quando la pioggia fa il paio con temperature molto rigide la scelta migliore è quella di non mettersi in strada.
Ma a volte non riusciamo proprio a "farne a meno", oppure capita di essere sorpresi dalla pioggia a metà della nostra uscita.
Per non "morire di freddo" è importante rimanere più asciutti possibile.
Se la pioggia non è battente, la soluzione migliore consiste in capi con trattamenti antipioggia, che però mantengono quasi la stessa vestibilità dei capi tradizionali e, soprattutto, sono più traspiranti delle mantelline antipioggia.
Oggi quasi tutte le aziende li hanno in catalogo e si spazia dalle giacche alle salopette, passando per manicotti e gambali.
In caso di pioggia intensa, invece, la scelta più sicura rimane la mantellina antipioggia.
In commercio ci sono prodotti che proteggono in modo eccezionale, anche se ovviamente la traspirabilità non risente.
Fate attenzione a scegliere prodotti "realmente" antipioggia, e non mantelline antivento. Queste ultime, infatti, non sono specifiche ed in caso di pioggia battente non sono altrettanto protettive.
Nel caso in cui vi troviate a dover affrontare una gara o una granfondo sotto la pioggia, in questo articolo abbiamo approfondito ulteriormente l'argomento.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.