Casco Abus GameChanger 2.0 o AirBreaker: differenze tecniche e consigli d'uso
Giovanni Bettini
Casco Abus GameChanger 2.0 o AirBreaker: differenze tecniche e consigli d'uso
Giovanni Bettini
È meglio un casco aero semichiuso o aperto e ventilato? Quale scegliere tra Abus GameChanger 2.0 o AirBreaker? In questo confronto, oltre a mettere fianco a fianco le schede tecniche di questi due caschi progettati e costruiti in Italia, vi diamo qualche informazione in più per individuare la soluzione ideale. Grazie ad uno sguardo esclusivo dietro le quinte...
Un denominatore comune: l'alto di gamma
Definiamo una cornice.
Il GameChanger 2.0 è l'ultima creazione del marchio tedesco di Wetter (Renania Settentrionale-Vestfalia) che quest'anno festeggia i 100 anni d'attività.
Un modello che riprende i concetti applicati alla precedente generazione prodotto (GameChanger) attraverso un nuova visione: fondere l’aerodinamica del GameChanger TT con la ventilazione dell’AirBreaker.
Il 2.0 rimane fedele al suo passato anche se le modifiche per quanto riguarda il design sono evidenti. Ne avevamo parlato nell'articolo qui sotto.
A primo impatto, e una volta indossato, la sensazione è quella di avere un casco più avvolgente rispetto alla prima generazione grazie ad un volume che genera un continuunm con gli occhiali nella zona frontale e un cono aerodinamico più lungo nella zona posteriore.
Un aggiornamento, quest'ultimo, che non va a intaccare la lunghezza effettiva della struttura.
Vedi comparativa sotto.
Le nuove forme partono da lontano e sono figlie dei dati raccolti in galleria del vento (non perdetevi i dettagli nel prossimo paragrafo) che hanno permesso di identificare la configurazione ideale per catturare, guidare ed estrarre l'aria dal casco.
Senza dimenticare le prove in laboratorio dedicate ai materiali e alla relativa capacità di dissipare il calore.
Non è un caso, quindi, se le nuove versioni Pure 2025 (foto sotto) riescono, secondo Abus, ad assorbire una minore quantità di calore a parità di costruzione.
Veniamo all'AirBreaker.
Questo modello ha fatto il suo debutto in occasione del salone Eurobike 2018.
A discapito dei suoi sei anni di vita, questo casco aperto continua ad essere un punto di riferimento per la categoria per via del peso ridotto: solo 210 gr in taglia M (52-58 cm).
La struttura adotta 11 convogliatori d'aria nella parte frontale e 13 estrattori distribuiti tra la porzione mediana e la coda.
Le quattro lamelle ActiCage Lite oltre a fornire rinforzo strutturale funzionano come degli alettoni: alle basse velocità agevolano il passaggio dell'aria. Alle alte velocità quando il ciclista inclina leggermente la testa agevolano l'aerodinamica.
Abus GameChanger 2.0 o AirBreaker? I numeri dicono che...
La risposta a questa fatidica domanda è contenuta in una relazione tecnica elaborata da Lukas Tamajka, Abus Senior Product Manager Mobile Security (foto sotto).
«Non è possibile progettare un casco ad alte prestazioni basandosi solo sulle sensazioni del ciclista - precisa Lukas -. Dimensioni della testa, capelli, calvizie, umidità, angolazione e temperatura esterna influenzano notevolmente la percezione. Allo stesso tempo sarebbe troppo riduttivo agire sulla base di dati raccolti in una singola sessione test».
«Per ottenere rilevazioni pertinenti e oggettive, è necessario eseguire diverse simulazioni modificando di volta in volta le condizioni».
«L'analisi da noi condotta in galleria del vento - prosegue Lukas - si basa su una falsa testa con forma specifica (foto sotto) dotata di diversi sensori di superficie i quali misurano il raffreddamento. I caschi Abus di gamma medio-alta vengono così testati a diverse velocità, angoli di imbardata e inclinazioni della forma restituendo una matrice dati che genera ben 225 valori da analizzare».
Di seguito il protocollo di partenza.
- - Temperatura della forma: 40°C
- - Temperatura ambiente: 22°C
- - Angolo laterale: 0 degrees
- - Angolo verticale (o zenitale): 45°, posizione racing
- - Velocità: 42 km/h
- - Tempo della sessione: 60''
Veniamo al dunque grazie ai risultati racchiusi nella tabella qui sotto che prende in considerazione due categorie (aerodinamica e ventilazione) per una singola velocità ed un singolo angolo di imbardata.
Resistenza aerodinamica a 42Km/h | Distribuzione media della temperatura | |
AirBreaker VS GC 2.0 | +16,22% | -19,78% |
Questa simulazione dimostra che a 42 km/h l'AirBreaker offre una ventilazione complessiva migliore del 19,78% rispetto al GameChanger 2.0. In sostanza, nell'arco dei 60'' del protocollo test la testa viene raffreddata in modo più veloce/efficiente del 19,78%.
Di contro l'AirBreaker in posizione racing genera una resistenza aerodinamica superiore del 16,22% rispetto al GameChanger 2.0. Uno spaccato piuttosto netto che dimostra le peculiarità dei due caschi.
Come accennato in precedenza i numeri non prendono in considerazione la variabile soggettiva, ovvero, la preferenze di ogni singolo ciclista. Questo è uno dei motivi per cui, a volte, vediamo i pro' utilizzare nel periodo estivo caschi aperti anche in occasione di gare veloci: la loro scelta ricade su un casco aperto per via del maggior comfort termico.
Abus GameChanger 2.0 o AirBreaker? Quale scegliere?
A conti fatti non è facile capire quando i vantaggi aerodinamici sfumano a favore del comfort termico e viceversa. La letteratura scientifica sotto questo aspetto è piuttosto avara di dettagli.
Qui sotto uno studio del 2013.
Alla luce di tutte queste considerazioni quale casco scegliere? Aero semichiuso o aperto e ventilato? Abus GameChanger 2.0 o AirBreaker?
Tutto dipende dalla velocità, dalla temperatura dell'ambiente e dalla tipologia di percorso affrontata e, non da ultimo, dalle preferenze personali.
Al di là dell'aspetto commerciale, il consiglio di Abus è quello di avere due caschi a disposizione. In questo modo si riescono a sfruttare al meglio i relativi vantaggi: AirBreaker per le calde giornate estive e le uscite Mtb XC, GameChanger 2.0 quando ogni watt risparmiato potrebbe contribuire a fare la differenza senza dimenticare una maggiore protezione durante la stagione fredda.
Abus GameChanger 2.0 VS AirBreaker: schede tecniche a confronto
Abus GameChanger 2.0 | Abus AirBreaker | |
Guscio | Policarbonato | Policarbonato |
Calotta | EPS | EPS |
Costruzione | In-Mold | In-Mold |
Rinforzo | ActiCage | ActiCage Lite |
Sistema di ritenzione | Zoom Pro | Zoom Ace |
Sistema di chiusura | Micrometrico | Micrometrico |
Cinturino | Flow Straps a larghezza differenziata | Flow Straps |
Fibbia | A scatto Nexus (magnetica Fidlock, Mips) | A scatto Nexus |
Porta occhiali | Posteriore | Anteriore |
Per capelli raccolti | Sì | Sì |
Taglie | S - M - L | S - M - L |
Varianti | 48 | 82 |
Peso | 265 gr (standard) 275 gr (Mips) | 210 gr |
Prezzo | 249,95 euro (standard) 299,95 euro (Mips) | 249,95 euro |
Per maggiori informazioni: abus.com/it
QUI tutte le news, i test e gli approfondimenti sui caschi Abus.
Se volete scoprire tutti i retroscena del processo produttivo non perdetevi il video nell'articolo qui sotto.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.