Aerodinamica, efficienza e comfort in bici: un equilibrio sottile anche per i Pro’
Nicola Checcarelli
Aerodinamica, efficienza e comfort in bici: un equilibrio sottile anche per i Pro’
Nicola Checcarelli
Aerodinamica e ciclismo vanno sempre più a braccetto, almeno nel mondo dei Pro’. Ma fino a che punto ci si può spingere senza sacrificare efficienza e comfort in bici?
Siamo abituati a vedere manubri stretti, posizioni molto proiettate in avanti, bici piccole e tanto dislivello sella/manubrio. Con qualche eccezione, come in casa Groupama - FDJ…
In un gruppo in cui quasi tutti utilizzano zero spessori sotto l’attacco, sin da inizio stagione ci ha colpito l’impostazione di molti corridori del team francese, che invece usano diversi spacers tra attacco e telaio.
La Groupama nel 2024 ha cambiato sponsor tecnico, passando da Lapierre a Wilier Triestina, ma si tratta di una filosofia già adottata negli anni scorsi. Anche perché le geometrie della 0 SLR e della Filante SLR (foto sotto) non sono così diverse rispetto ai prodotti da gara degli altri brand e non giustificano impostazioni differenti.
Si tratta di una filosofia che punta a cercare il migliore equilibrio possibile tra aerodinamica, efficienza e comfort e che può portare a soluzioni diverse in base alle caratteristiche del corridore.
D’altronde, già nel contenuto che trovate qui in basso era emerso che l’efficienza è uno degli elementi chiave che guida la valutazione biomeccanica moderna, poiché è inutile essere super aerodinamici, ma senza essere efficienti. A livello professionistico, e ancora di più per gli appassionati, l’obiettivo è trovare l’equilibrio ottimale tra i vari aspetti in base alle proprie esigenze e caratteristiche fisiche.
Per avere qualche informazione in più sulle scelte relative alla posizione in sella della Groupama-FDJ abbiamo posto alcune domande a Anthony Bouillod, uno degli allenatori del team.
- Tra i Pro’ oggi c’è molta attenzione all’aerodinamica e si usano posizioni in bici piuttosto estreme. Al contrario, abbiamo visto che alcuni corridori della Groupama-FDJ utilizzano tanti spessori sotto l’attacco. Qual è la vostra filosofia?
- La nostra filosofia punta a ottimizzare le prestazioni del ciclista, il che significa che la posizione deve essere prima di tutto efficiente.
Bisogna quindi tenere conto di una serie di fattori: l'aerodinamica è importante, ma dobbiamo considerare anche la capacità di produrre potenza e, infine, il comfort.
Il comfort è molto importante anche per gli atleti professionisti, perché permette al ciclista di esprimersi al meglio sulla bici per diverse ore, o addirittura settimane (se parliamo di un Grande Giro, ad esempio). Molti ritengono che più si è bassi sul davanti più si è aerodinamici, ma non per tutti è così.
- Dunque si può dire che l’espressione di potenza e la respirazione sono più importanti dell’aerodinamica?
- Non sono più importanti, ma dipende dal ciclista e dalle situazioni che si trova ad affrontare.
Maggiore è la velocità, maggiore sarà il contributo dell'aerodinamica alle prestazioni. Invece, alle basse velocità e in salita è la potenza a giocare il ruolo determinante. Per questo non è possibile generalizzare del tutto.
Per quanto riguarda la respirazione, ha più a che fare con la concentrazione e, in definitiva, con la capacità di produrre energia che con l’impostazione in sella.
- Dunque adottate scelte diverse per gli scalatori e per i passisti o corridori da classiche?
- Assolutamente sì, perché come dicevamo prima il rapporto potenza/aria è diverso a seconda del ciclista e delle sue caratteristiche. Un ciclista che deve dare il meglio di sé in salita, a basse velocità, può privilegiare una posizione meno aerodinamica e più efficiente. Per un corridore da classiche, che sta spesso al vento ad alte velocità il discorso è un po' diverso.
La stessa cosa vale per la scelta dell'attrezzatura. Non ne abbiamo parlato, ma anche il peso ha una grande influenza sulle prestazioni in salita, quindi deve essere preso in seria considerazione per uno scalatore.
- L’impostazione in sella varia anche in base alle geometrie della bici? Avete dovuto rivedere l’assetto nel passaggio da Lapierre a Wilier?
- La geometria della bici ha inevitabilmente un impatto sull’aerodinamica, ma anche sul trasferimento della potenza prodotta dal ciclista e sulla guidabilità. Insomma, ha un'enorme influenza sulle prestazioni.
Per quanto riguarda il passaggio da Lapierre a Wilier, per prima cosa abbiamo trasferito le coordinate dei diversi punti di appoggio sulla bici e poi abbiamo apportato qualche aggiustamento (se necessario) grazie ad un'analisi biomeccanica.
- La posizione in sella di un corridore può variare nel corso della stagione? Ad esempio per le Classiche e poi per un Grande Giro?
- Sulla carta potremmo ottimizzare la posizione in base alle gare da affrontare nel corso della stagione, ma noi preferiamo evitare questo tipo di cambiamenti. Il ciclista è abituato ad un certo tipo di impostazione e non vogliamo esporlo al rischio di infortuni.
Più che altro è l'attrezzatura che cambia a seconda del tipo di gara.
- A proposito di attrezzatura, cosa pensate dell’utilizzo di attacchi lunghi e manubri molto stretti? E’ una soluzione che adottate? Può effettivamente ridurre la guidabilità del mezzo?
- La misura dell'attacco manubrio si può adattare alla taglia del ciclista, quindi non credo si possa dire che riduca la manovrabilità.
Un manubrio molto stretto, invece, può ridurre leggermente la guidabilità. In Groupama-FDJ utilizziamo manubri “stretti”, purché adatti alla morfologia del ciclista, dunque senza eccessi.
A proposito di equilibro tra comfort e prestazioni e di come si può rendere più comoda una bici da gara, vi suggeriamo il contenuto qui sotto:
Per maggiori informazioni su Wilier e Groupama-FDJ:
equipecycliste-groupama-fdj.fr
wilier.com/it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.