RCS sport ha provato fino alla fine a salvare la Strade Bianche professionisti (uomini e donne) anche se il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri lasciava poche speranze.
L’ufficialità della cancellazione è arrivata oggi verso l’ora di pranzo, dopo una lunga riunione con le autorità competenti, che alla fine ha portato al veto del Prefetto perché non sussistono le condizioni per svolgere l’evento.
RCS Sport chiederà all’Uci di ricollocare la Strade Bianche e la Strade Bianche Women Elite in altra data del calendario ciclistico internazionale.
L’annullamento delle Strade Bianche, a rigor di logica, porterà con sé anche la cancellazione di tutte le altre gare professionistiche previste in Italia da qui al 3 aprile (sempre che le misure non vengano prorogate), vale a dire Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, GP Larciano, Settimana internazionale Coppi&Bartali e Giro di Sicilia in campo maschile, Trofeo Binda in campo femminile.
Il veto del prefetto è legato a questo passaggio del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri: "Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico;
in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.
Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d).
A livello professionistico, ma anche amatoriale, vista la lunghezza dei percorsi non è evidentemente possibile garantire che gli eventi si possano svolgere senza pubblico.
Così come non è possibile garantire la distanza minima di 1 metro di cui si parla in un altro punto del Decreto.
Ci si potrebbe rivolgere al buon senso degli appassionati, e forse proprio su questo hanno cercato di spingere gli organizzatori, ma è chiaro che i rischi sarebbero troppo alti e le misure di sicurezza da mettere in piedi troppo grandi.
Inoltre, anche se ci fosse stato l’ok del Prefetto, RCS avrebbe dovuto fare i conti con le numerose squadre che avevano già dichiarato che non sarebbero venute a correre in Italia (come Jumbo-Visma e EF- Education First), oltre a quelle che più drasticamente hanno deciso di sospendere completamente l’attività per almeno due settimane (Team Ineos, Team Astana, Team Mitchelton-Scott, a cui molto probabilmente ne seguiranno altre).
Questo, ovviamente, oltre alle gare italiane potrebbe mettere in forte dubbio anche altri eventi.
Insomma, purtroppo, ci dovremo preparare ad un mese senza ciclismo (professionistico ed amatoriale), almeno qui in Italia…
Vista l'attuale situazione, quello in cui possiamo sperare è che le gare italiane possano essere recuperate e che il provvedimento non vada oltre il 3 aprile.
Qui è possibile leggere il Decreto nella sua forma integrale: gazzettaufficiale.it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.