Sarà un mese di luglio di fuoco per Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) tra Tour de France e preparazione per le Olimpiadi. Così per alleggerire l’agenda dei due Campioni e proseguire nella messa a punto di nuove soluzioni tecniche bisogna intraprendere soluzioni alternative. È il caso di Bioracer che ha stampato dei veri e propri manichini: identici in tutto e per tutto a Evenepoel e Van Aert.
La crono olimpica e i guadagni marginali
Bioracer è partner di lungo corso della Federazione Ciclistica del Belgio e del BOIC (Belgian Olympic and Interfederal Committee). L’azienda di Tessenderlo è chiamata così a fornire alla Nazionale l’abbigliamento da competizione, incluso il body che verrà utilizzato a nella crono individuale di Parigi 2024.
I manichini (c’è anche quello che riproduce le sembianze di Lotte Kopecky), offrono un vantaggio significativo nel processo di personalizzazione delle tute da cronometro, poiché garantiscono test frequenti e coerenti in galleria del vento senza impegnare direttamente gli Atleti.
Bioracer può così mappare ogni centimetro di superficie utile per combinare diversi tipi di tessuti: lisci e strutturati dedicati all’aerodinamica senza dimenticare trame più aperte dedicate alla termoregolazione.
Si tratta di una pratica piuttosto diffusa nel mondo del ciclismo e non solo. Bioracer, ad esempio, ha applicato in passato questo protocollo per sviluppare il body dedicato al pattinatore Bart Swings. Il tutto nasconde un risvolto piuttosto curioso.
Vi immagine i tecnici Bioracer che nella galleria del vento Bike Valley di Beringen smontano e rimontano in continuazione i manichini di Evenepoel, Van Aert o Lotte Kopecky come un mobile acquistato ai grandi magazzini?
Per maggiori sull’abbigliamento Bioracer: bioracer.com
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