Il nome Dura-Ace evoca sempre grandi suggestioni tra gli amanti del ciclismo.
Quest'anno il gruppo d'alta gamma Shimano dedicato al ciclismo su strada compie 50 anni. E quindi...
Buon compleanno Shimano Dura-Ace!
Un simbolo della tecnica applicata alle due ruote a pedali che ha debuttato nel 1973.
Oggetto del desiderio per tanti appassionati che ha saputo mantenere inalterato il suo fascino: di generazione in generazione.
Dalle sei alle 12 velocità elettromeccaniche con schema semi wireless.
Ripercorriamo insieme il mezzo secolo di storia di questo gruppo trasmissione a partire da questo video...
Il Crane e la voglia di sfidare Campagnolo
È il 1971 e Shimano lancia il Crane: un deragliatore posteriore che non fa sistema con altri componenti.
Keizo Shimano (foto sotto), ingegnere meccanico, figlio di Shozaburo Shimano fondatore del marchio nipponico, decide che è giunto il momento di un cambio di passo.
Per rompere il dominio di Campagnolo sul mercato europeo è necessario proporre un gruppo di componenti.
La strategia è chiara: mettere mano alla struttura della produzione e del reparto ricerca e sviluppo. Keizo crea così una vera e propria "squadra speciale" che lavora in maniera del tutto indipendente: nasce la "Sezione Dura-Ace".
Nel nome la sostanza: Dura-Ace deriva dalle parole Duralumin (duralluminio, in italiano) ed Ace (Asso, in italiano). Il tutto fa il paio con due valori cardine: durabilità e alta qualità.
Il primo gruppo Dura-Ace (foto sotto) è datato 1973: sei velocità e componenti costruiti in lega d'alluminio. Un materiale che ancora oggi viene usato sui gruppi d'alta gamma e non solo (vedi guarniture).
I manettini del cambio sono, ovviamente, a telaio.
E sempre nel 1973 il Dura-Ace fa il suo debutto nel grande ciclismo supportando il team Flandria-Carpenter-Shimano che vanta un giovane di belle speranze: Freddy Maertens (foto sotto).
Keizo invia uno dei suoi in Europa per seguire da vicino i corridori e l'operato dei meccanici, ma i primi dispacci inviati dall'Europa non sono incoraggianti.
Il Dura-Ace non "gira" come dovrebbe sopratutto quando incontra il fango e le condizioni estreme delle Classiche del Nord.
Alla base ci sono delle lacune in fase di progettazione che riguardano l'interfaccia tra i componenti e le geometrie dei telai.
Nonostante tutto i corridori della Flandria portano a termine il Tour de France e Maertens conquista la medaglia d'argento al Mondiale di Barcellona, quello vinto dal nostro Felice Gimondi.
La svolta aero
Nel 1977 Shimano presenta il Dura-Ace 7100, mentre nel 1980 a Colonia in occasione dell'IFMA (fiera internazionale del ciclo e del motociclo) viene svelato Dura-Ace Ax 7300 (foto sotto) compatibile con trasmissioni a 5, 6 e 7 velocità.
L'Ax 7300 è gruppo creato per ottimizzare le prestazioni aerodinamiche.
Un concetto che emerge osservando in particolare la forma della borraccia, dei freni e del deragliatore posteriore con gli ingegneri Shimano che riducono anche il fattore Q della guarnitura con la pedivella che diventa quasi complanare alle corone.
Le dimensioni delle leve freno, infine, vengono ridotte.
A smuovere le menti in casa Shimano è Bernard Hinault.
Il campione bretone nel 1979 si presenta al via del cronoprologo del Tour de France in sella alla Gitane TT (foto sotto): una delle prime bici con tubazioni aero che segna un punto di svolta per tutta l'industria del ciclo.
La rivoluzione SIS
Nel 1984, arriva l'edizione Dura-Ace 7400 a otto velocità.
Shimano lancia sul mercato il suo primo gruppo con deragliata indicizzata grazie alla tencologia SIS (Shimano Index Systeem).
Grazie a questo sistema ad ogni scatto delle leve corrisponde un cambio di rapporto.
Una rivoluzione, se si considera che con il precedente "cambio a frizione" era il ciclista a regolare la corsa della leva finché la catena non veniva centrata correttamente sul rapporto.
Il Dura-Ace 7400 passa alla storia grazie ad un record.
Lo statunintense Andy Hampsten conquista il Giro d'Italia 1988 (quello della mitica tappa del Gavia): è la prima vittoria targata Shimano in una corsa a tappe di tre settimane.
Qui sotto la foto della bici di Hampsten.
I comandi Dual Control nati da una sfida...
Keizo Shimano nel 1989 è al Giro d'Italia.
Durante una tappa osserva i corridori affannarsi all'inizio di una salita per cambiare rapporto.
«Non sarebbe meglio mettere i comandi sul manubrio?», chiede al suo accompagnatore che non esita molto a rispondere: «È impossibile!».
Nel settembre dello stesso anno arriva il primo prototipo che viene utilizzato da Phil Anderson della TVM.
Passa un anno e nel 1990 il Dura-Ace diventa il primo gruppo Shimano ad adottare le leve Dual Control che diventano di fatto un aggiornamento della serie 7400 (foto sotto).
Leve freno e comandi trasmissione per la prima volta insieme.
È la filosofia STI (Shimano Total Integration) che viene proposta al pubblico per la prima volta nel 1991 dopo aver incassato i giudizi negativi di alcuni corridori (per via del peso eccessivo del componente) ed aver sostenuto un'intensa fase di collaudo.
Campagnolo arriva sul mercato un anno dopo, nel 1992.
Inizia così a cambiare la percezione degli appassionati nei confronti del gruppo Dura-Ace...
Dal 1996 al 2009: i 25 anni, il Tour ed il cavo guaina integrato
Dopo aver proposto la versione 7410 nel 1993, nel 1996 il Dura-Ace sale un altro gradino: arriva il Dura-Ace 7700 a nove velocità che fa emergere un aggiornamento (non solo estetico) delle leve comando.
Nel 1998 il Dura-Ace compie 25 anni e viene rilasciata una versione "Anniversary" della serie 7700.
La serie 7700 ha saputo rimanere sulla cresta dell'onda dal 1996 al 2004 grazie anche al clamore suscitato dai successi (poi revocati) al Tour de France di Lance Armstrong.
Nel 2004 fa il suo ingresso sul mercato lo Shimano Dura-Ace 7800 a 10 velocità con un nuovo logo.
Nel 2008 è la volta della versione 7900.
Una novità assoluta per la casa giapponese: le leve cambio sono in fibra carbonio con passaggio interno del cavo guaina.
2009 significa Di2
Al termine del primo decennio degli anni 2000 Shimano presenta il Dura-Ace 7970 Di2, ovvero il primo gruppo elettromeccanico dotato di tecnologia Di2 (Digital Integrated Intelligence) che ha aperto la strada ai vantaggi che oggi ben conosciamo.
La batteria è esterna.
Nel 2012 è la volta della serie 9000 a 11 velocità.
Le leve hanno un'ergonomia molto migliorata e un sistema di cambiata più fluido, ma l'innovazione principale è forse quella della guarnitura a quattro braccia.
L'anno seguente (2013) le 11 velocità atterrano anche sulla piattaforma Di2 con la serie 9070 che prevede un sistema "built-in" della batteria a siluro che viene così inserita nei telai: nel reggisella o all'interno del tubo obliquo passando per il lato inferiore della scatola del movimento centrale.
Questa serie prodotto "dà il La" all'E-Tube Project che permette a ciclista e rivenditori di collegare il gruppo trasmissione al PC.
Il 2016 segna l'arrivo del Dura-Ace R9100 disponibile sia in versione meccanica che elettromeccanica e per la prima volta viene proposto l'impianto frenante idraulico per freno a disco che affianca in gamma la versione rim brake.
La guarnitura FC-R9100P segna un ulteriore punto di svolta: "P" indica l'integrazione del misuratore di potenza che viene così proposto di serie.
Grazie al Dura-Ace 9100 Shimano conquista tutte le corse più importanti al punto da vincere nello stesso anno i tre Grandi Giri: accade nel 2017 con Tom Dumoulin (Giro) e Chris Froome (Tour e Vuelta).
12 velocità: una nuova era
Il resto è storia recente.
Il 31 agosto 2021 il colosso nipponico svela il nuovo Dura-Ace 9200 disponibile solo in versione Di2.
12 velocità, trasmissione semi-wireless (cambio e deragliatore anteriore sono collegati alla batteria mentre le leve comando non sono cablate), centralina nel deragliatore posteriore, nuovi rapporti e nuova ergonomia delle leve sono solo alcune delle principali novità rispetto alla versione ad 11 rapporti.
Qui sotto tutti i dettagli.
Nuovo Shimano Dura Ace 9200: la rivoluzione va oltre i 12 rapporti
Il 19 Marzo 2022 Matej Mohorič (Team Bahrain Victorious) vince la 113° Milano-Sanremo (foto sotto).
Il Dura-Ace 9200 sale per la prima volta sul gradino più alto del podio di una Classica Monumento anche se la guarnitura utilizzata dallo sloveno è quella della serie 9100.
Si tratta comunque dell'inizio di una nuova era.
Buon compleanno Shimano Dura-Ace!
Per maggiori informazioni ed altre foto dei gruppi Dura Ace vi invitiamo a consultare il sito shimano.com
Qui tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Shimano.
Qui sotto il confronto tra i gruppi a 12 velocità nel marchio nipponico: Dura-Ace 9200, Ultegra 8100 e 105 7100.
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Redazione BiciDaStrada.it
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