Dopo quelle su strada e ciclocross, Mathieu van der Poel si è aggiudicato anche la maglia iridata Gravel, battendo i belgi Florian Vermeersch e Quinten Hermans (QUI la classifica completa). In questo articolo vediamo qual è stato il set up della Canyon usata da Van der Poel per vincere il mondiale Gravel nelle Fiandre.

Prima, però, qui sotto trovate il momento decisivo dello scatto con cui VdP ha staccato tutti gli altri...

Prima notizia, ha usato una bici gravel

Sembra una cosa scontata, ma non lo è, poiché in queste prime edizioni dei mondiali gravel abbiamo visto un po’ di tutto. Tante bici gravel, ma anche tante bici da strada con gomme più larghe. Lo stesso Van der Poel per la prima edizione del mondiale gravel in Italia utilizzò una Ultimate “rivisitata”.

Per il mondiale nelle Fiandre Van der Poel ha invece usato la Canyon Grail in una verniciatura customizzata bianco perla.
La Grail è stata rinnovata circa un anno fa. Presenta forme non troppo diverse dalla Ultimate, ma ovviamente adattate all’uso in fuoristrada.
Il passaggio ruota massimo è 700x42. Il forcellino è UDH.

Dalle foto non si legge bene la taglia, ma osservando i dati di reach e stack si può risalire alla misura M. Ricordiamo che i telai Canyon “vestono tanto” e che una M è molto simile ad una taglia L di altri marchi.

Questo telaio può essere equipaggiato con 3 diversi manubri integrati: CP0039, CP0047 e CP0045. A giudicare dalla lunghezza dell’attacco generosa Van der Poel ha scelto quello più estremo, cioè il CP0047, l’unico disponibile con lunghezze superiori agli 80 mm.

Van der Poel ha ovviamente utilizzato la versione CFR, cioè quella più pregiata e leggera. Questo modello, con un allestimento Sram completamente diverso rispetto a quello di Van der Poel, è in vendita la pubblico ad un prezzo di 8.699 euro.

Gruppo Shimano, ma da strada...

Se per il telaio Van der Poel ha scelto di usare una gravel, per il gruppo ha preferito il top di gamma Shimano da strada, ovvero il Dura Ace, con misuratore di potenza e doppia corona.

Rispetto al gruppo che utilizza di consueto sulla sua Aeroad, Van der Poel ha cambiato solo le corone della guarnitura: non un 54-40 ma un 52-36, abbinate ad un 11-34 posteriore.

La scelta del gruppo da strada, per di più con doppia corona, è giustificata dal percorso asciutto e molto veloce. Basti pensare che Van der Poel ha chiuso la gara a oltre 38 km/h di media.
A testimoniare le caratteristiche del percorso ci sono anche i pedali: Shimano Dura-Ace da strada.

La Canyon usata da Van der Poel: ruote e gomme

Le ruote costituiscono probabilmente il dettaglio più curioso della Canyon usata da Van der Poel al Mondiale Gravel.
Dalle foto si vede che il mozzo è un classico Shimano, mentre il cerchio in carbonio ad alto profilo è totalmente no brand.

Le alternative sono due.
La prima è che l’olandese abbiamo utilizzato i mozzi Shimano per farsi costruire una ruota ad hoc con cerchi di un altro marchio.
La seconda è che si tratti di una ruota Shimano destinata al gravel racing che è ancora in fase prototipale. Al momento, infatti, l’unica opzione in carbonio proposta dall’azienda giapponese è la GRX con profilo da 32 mm. 
Noi propendiamo per la seconda ipotesi, visto che negli ultimi tempi c’è sempre maggiore attenzione all’aerodinamica anche in ambito gravel e Shimano probabilmente sta lavorando per adeguarsi.

Le ruote di Van der Poel erano montate con gomme Tubeless Vittoria Terreno Zero 700x38, una soluzione molto estrema in termini di scorrevolezza, resa possibile dal percorso asciutto e veloce.
A detta dei colleghi di Bikeradar la pressione utilizzata da VdP è stata di circa 3,5 bar. Alta, ma tutto sommato in linea con il suo peso (circa 75 kg) e con le caratteristiche del percorso.

Oltre alle gomme, un po’ di Italia la troviamo anche nei portaborraccia Elite Custom Race Plus e nella sella Selle Italia Flite Boost personalizzata per il fuoriclasse Belga.

La Canyon usata da Van der Poel al mondiale 2024, comprensiva di pedali, dovrebbe avere un peso di poco superiore agli 8 kg.

Foto instagram.com/canyon - @fellusch
Foto d'apertura UCI - Simon Wilkinson/SWpix.com