Casco Met Manta o Rivale, entrambi in versione Mips.
Ovvero, un casco aero top di gamma messo a confronto con un casco di media gamma.
Il primo ha un prezzo di 250 euro, il secondo di 150 euro.
Quali sono i dettagli e le caratteristiche che giustificano 100 euro di differenza?
Quante volte vi sarete fatti questa domanda confrontando due prodotti di gamma diversa, ma comunque di ottima qualità?
In questo articolo entriamo nel dettaglio del Manta Mips e del Rivale Mips, analizzando le principali differenze.
Alla fine proviamo a tirare anche delle conclusioni, ragionando se vale la pena o meno spendere di più per avere il prodotto al top della gamma.
Conclusioni che riguardano i due prodotti specifici, ma che, in linea di massima, potrebbero interessare un’ampia gamma di accessori da bici.
PESO
Il peso rilevato dei due caschi in taglia M è esattamente identico, ovvero 245 grammi.
Il fatto che non ci sia differenza di peso tra due prodotti di gamma diversa, nel caso in oggetto, non è un sorpresa.
Il Manta appartiene alla categoria dei caschi aero che, mediamente, sono un po’ più pesanti di quelli “tradizionali”.
Anzi, considerando la presenza del sistema Mips C2 il peso complessivo risulta molto competitivo.
CALZATA
La calzata è molto simile, ma qui abbiamo rilevato una delle prime differenze.
Il Manta, infatti, a parità di ritenzione è leggermente più comodo e dà l’idea di una migliore distribuzione della ritenzione.
A ben guardare, sul Manta il sistema di chiusura che avvolge il casco a 360° è più articolato ed è sicuramente questo a fare la differenza.
Non c’è un abisso, ma per chi indossa il casco per tante ore può risultare un aspetto determinante.
REGOLAZIONI CONSENTITE
Il Met Manta Mips adotta il sistema di chiusura Safe-T Orbital, mentre il Rivale il Safe-T Upsilon, leggermente meno sofisticato e rifinito.
Se questo influisce un po’ sulla distribuzione della ritenzione, non incide sulle regolazioni consentite.
Entrambi i caschi hanno un sistema di regolazione verticale, ma quello del Manta è decisamente più facile da azionare.
Infine, sul Manta troviamo anche una doppia possibilità di regolazione occipitale (non presente sul Rivale), che permette di rendere ancora più personalizzata la calzata.
In termini di regolazioni, dunque, le differenze non sono poi così ridotte.
AERAZIONE
E’ difficile fare un confronto diretto tra i due prodotti, poiché si tratta di due segmenti diversi.
Sebbene il Manta garantisca un’ottima aerazione per essere un prodotto aero, per le giornate più calde sceglieremmo comunque il Rivale.
Il confronto più corretto sarebbe tra Rivale e Trenta, e in questo caso il secondo ha una marcia in più.
DETTAGLI
Come succede spesso, anche su prodotti diversi dai caschi, a fare la differenza e a giustificare (almeno per molti utenti) il delta di prezzo, sono i piccoli dettagli.
Sul Manta, ad esempio, troviamo la fibbia di chiusura magnetica Fidlock, che rende più veloce e intuitivo il fissaggio del casco e può risultare particolarmente utile per i triatleti, che devono compiere questa operazione rapidamente.
Anche gli inserti in gomma posizionati nella parte interna del sistema di chiusura per migliorare il comfort sono diversi. La sostanza non cambia di tanto, ma quelli del Manta sono più piccoli ed esteticamente gradevoli.
Aspetti minimi, ma importanti, che incidono sulla qualità del prodotto e sulla funzionalità, soprattutto quando li si indossa per tante ore.
Invece, il sistema di regolazione sotto le orecchie, il materiale dei cinghietti e il sistema Mips sono gli stessi su entrambi i prodotti, e questo è un punto a favore del Rivale.
In effetti, se proprio dobbiamo trovare una piccola pecca al Manta, su un casco di questo livello sarebbe lecito aspettarsi l’utilizzo del sistema Mips SL (cioè il più recente e leggero) al posto della versione C2.
IN CONCLUSIONE
Insomma, vale la pena spendere 100 euro in più per avere un casco top di gamma?
La risposta è: dipende!
Per un utente evoluto, che sta in bici tante ore a settimana, probabilmente sì, perché può apprezzare di più i piccoli plus offerti dal Manta in termini di calzata e funzionalità.
Per un utente medio, invece, un casco di qualità come il Rivale può essere più che sufficiente, anche perché parliamo di un prodotto già di alto livello.
Non vanno dimenticati, infine, gli aspetti relativi al design e all’appagamento del proprio ego, che giocano un ruolo decisivo nella scelta. Il Met Manta, così come il Trenta, sono i caschi utilizzati dai Pro’, con colori e design super curati, cosa che per tanti appassionati giustifica abbondantemente la differenza di prezzo.
Infine, rispondiamo ad un’altra domanda che ci viene posta spesso.
Quanto incide il marketing sul prezzo dei prodotti di punta? Sicuramente ha un suo peso, che può amplificare il delta di prezzo tra un prodotto top di gamma e uno di gamma media.
Senza dimenticare i costi relativi alla Ricerca e Sviluppo, di cui beneficiano tutti i prodotti di un brand, ma che spesso vengono "caricati" solo su quelli top di gamma.
Nel caso specifico di Met, però, come abbiamo visto, la differenza di prezzo va di pari passo con alcune differenze tecniche.
Ognuno può valutare liberamente se il delta è congruo e scegliere poi di conseguenza in base alle proprie esigenze…
Per maggiori informazioni: met-helmets.com
Qui sotto, invece, il nostro test del Met Rivale:
TEST - Casco MET Rivale Mips: ha poco da invidiare ai top di gamma...
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.