Nuovo casco POC Cytal Carbon: l'ala in carbonio adotta un'anima attiva in Koridion
Giovanni Bettini
Nuovo casco POC Cytal Carbon: l'ala in carbonio adotta un'anima attiva in Koridion
Giovanni Bettini
Come da tradizione, in occasione del Tour de France, il pacchetto novità si arricchisce di nuove bici e accessori. L'ultimo arrivo è il casco POC Cytal Carbon indossato dai ciclisti del team EF Education-EasyPost (foto sotto).
Si tratta di un modello d'alta gamma ventilato dotato di forme più squadrate rispetto all'iconico Ventral Air.
Oltre al un design inedito, il Cytal Carbon propone una nuova costruzione.
Tra la calotta in EPS (polistirene espanso sinterizzato) e la struttura esterna in policarbonato formata da tre gusci, l'azienda svedese ha posizionato un'ala in fibra di carbonio prodotta da un'azienda italiana (Alia Mentis) che impiega il Koridion.
Un polimero ultraleggero che si espande con il calore e che traccia un nuovo confine per la lavorazione dei materiali plastici rinforzati in fibra di carbonio (CFRP).
Per la prima volta il Koridion viene applicato ad un oggetto destinato al ciclismo.
Un'ala, tre funzioni
"Sfidare i canoni tradizionali, utilizzare materiali unici e sviluppare nuove forme".
Sono state queste tre pennellate a guidare lo sviluppo del nuovo Cytal che ha iniziato a prendere vita grazie alle simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale) e all'analisi degli elementi finiti (FEM).
Alla luce della missione sopracitata POC si è chiesta poi come intrecciare aerodinamica, ventilazione e sicurezza.
Da qui il ruolo strategico dell'ala in carbonio che assieme alle prese d'aria frontali cattura ed aspira l'aria riducendo la zona di alta pressione lungo la porzione anteriore.
Forme che secondo POC, permettono di rendere più lineari i flussi residui che scorrono sopra e attorno la struttura riducendo di conseguenza l'impatto delle turbolenze.
Considerazioni maturate a seguito dei test in galleria del vento e in vita reale grazie agli Atleti EF.
Il ruolo del Koridion
L'ala "affogata" nella calotta di questo nuovo casco ci dà la possibilità di conoscere un materiale innovativo ed una nuova tecnica di lavorazione.
Koridion è la prima anima attiva destinata all’autoformazione dei compositi termoplastici. La sua struttura ultraleggera si espande con il calore applicando una pressione uniforme lungo tutta la superficie del laminato in carbonio che va costituire lo strato esterno (foto sotto).
Questo polimero permette di ottenere forme fini, ultraleggere ed a spessore differenziato impiegando meno fibra di carbonio ed una minore quantità di energia.
Non è un caso se Lamborghini, Ferrari, AlphaTauri assieme ad altre realtà attive nel comparto aerospaziale e nautico stanno utilizzando da un po' di tempo il Koridion.
L'applicazione su un casco diventa interessante perché il materiale oltre alla duttilità delle forme è più elastico a fronte di un impatto rispetto alla fibra di carbonio tradizionale. Ciò permette alle forze di essere assorbite e dissipate con maggior efficacia.
Questo è uno dei fattori che ha permesso al casco di ottenere una valutazione cinque stelle dal rinomato laboratorio Virginia Tech.
Ulteriori dettagli nel video qui sotto.
POC Cytal Carbon: specifiche tecniche
Il casco è dotato di un sistema di ritenzione e regolazione micrometrico che lavora in sinergia con un cinturino che intreccia divisori sotto orecchio regolabili e una classica fibbia a scatto.
Le porte frontali sono in grado di ospitare gli occhiali da sole in modalità analoga al Ventral Air.
Sono in tutto tre le taglie disponibili:
- S (50-56 cm);
- M (54-59 cm);
- L (56-61 cm).
Il casco è disponibile per l'acquisto sul sito poc.com e presso rivenditori selezionati in un'unica opzione colore (Uranium Black).
Il Cytal Carbon risponde a tutti gli standard d'omologazione internazionali: CE, CPSC e AS/NZS.
Peso
250 gr (tg. M, omologazione CE EN 1078 per il mercato europeo).
Prezzo
POC Cytal Carbon: 400 euro
Per maggiori informazioni: poc.com/product
Foto in apertura: Getty Images / @efprocycling
Il Cytal Carbon è solo l'ultima novità della gamma caschi da ciclismo del marchio svedese fondato nel 2004. Ad inizio stagione avevamo visto in azione un nuovo casco aero. Nell'articolo qui sotto tutti i dettagli.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.