Gli appassionati più attenti avranno sicuramente notato la differenza di forma e dimensioni che c’è tra i comandi Shimano Di2 e quelli meccanici, specie nella versione per freno a disco.
I comandi meccanici per freno a disco, infatti, hanno dimensioni dell’impugnatura più generose di tutti gli altri, perché hanno bisogno di spazio per ospitare sia il meccanismo della cambiata, sia il serbatoio dell’olio dell’impianto frenante.
La differenza si è ridotta con le ultime generazioni di gruppi introdotti sul mercato (i comandi di ultima generazione sono un po' più lunghi), ma continua ad esserci.
La lunghezza del punto di appoggio, in realtà, è simile. Ad essere più profonda e larga è la parte alta del comando, che dunque richiede una diversa posizione della mano. Come è facile immaginare, questa differenza non impatta solo sull’estetica, ma può avere effetti anche sull’ergonomia della presa e sull’impostazione in sella, soprattutto nei ciclisti particolarmente sensibili alle piccole differenze.
Per chi ha una posizione un po’ al limite, la differenza tra le tipologie di impugnatura potrebbe richiedere di ragionare su diverse lunghezze di attacco manubrio o, addirittura, ripensare la misura della bici (anche in base al modello).
Visto che siamo ancora in piena fase di transizione tra le bici con freno tradizionale e quelle con freno a disco ci è sembrato utile fare qualche riflessione in merito alle situazioni che si potrebbero verificare con più frequenza.
Di seguito trovate delle considerazioni generali, ma il nostro consiglio è quello di analizzare ogni situazione specifica in modo approfondito con il vostro rivenditore o biomeccanico di fiducia.
Da gruppo con freno tradizionale a gruppo disc meccanico
Si tratta di uno dei casi potenzialmente più comuni.
Le generazioni più recenti di componenti Shimano sono tutte Di2, ma in commercio ci sono ancora tante bici con gruppi per freno a disco meccanico. Bici che tra l’altro sono particolarmente interessanti per il rapporto qualità/prezzo.
In questo caso c’è da tenere conto che i comandi meccanici per freno a disco sono più grandi e lunghi rispetto a quelli per freno tradizionale (sia meccanici che elettronici) e questo potrebbe richiedere qualche adattamento.
In pratica, a parità di arretramento sella e distanza sella/manubrio, potreste avere un aumento della distanza sella/manopole e comunque un diverso feeling in presa alta.
Tenetene conto nella scelta della misura di una eventuale bici nuova, ma soprattutto della lunghezza dell’attacco e della profondità del manubrio.
Da gruppo con freno tradizionale a gruppo disc elettronico
Si tratta di un’altra situazione potenzialmente molto comune, visto che i nuovi gruppi per freno a disco Shimano sono tutti Di2.
Se parliamo di gruppi Di2 a 11 velocità, dal punto di vista biomeccanico non ci sono grandi differenze con quelli per freno tradizionale, poiché la forma dei comandi è un po’ diversa, ma le dimensioni sono molto simili.
La nuova generazione a 12v, invece, presenta un'impugnatura leggermente più allungata (+4,6 mm) e con parte alta del comando più generosa. Ha un'ergonomia eccezionale, ma occorre comunque tenerne conto.
Da gruppo disc meccanico a gruppo disc elettronico
L’ultimo caso che prendiamo in considerazione potrebbe interessare chi è già passato al freno a disco da qualche tempo e ora vuole fare un upgrade, aggiornando la propria bici con un gruppo Di2 oppure acquistandone una nuova di livello superiore.
Qui la situazione è opposta a quella analizzata al punto 1, poiché vi troverete a passare da un comando grande a uno di dimensioni più contenute. Oltre ad una migliore ergonomia (specie per chi ha mani piccole), a parità di impostazione in sella i comandi Shimano DI2 potrebbero darvi l’impressione di essere più raccolti, soprattutto se parliamo di quelli a 11v.
Se ora vi sentite un po' lunghi, i nuovi comandi potrebbero rappresentare la soluzione perfetta.
Al contrario, se siete molto raccolti, potrebbe essere necessario optare per un attacco più lungo o un manubrio più profondo.
Per maggiori informazioni: bike.shimano.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.