Come fare un buon tempo alla Nove Colli. Anche senza un super allenamento

Nicola Checcarelli
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Come fare un buon tempo alla Nove Colli. Anche senza un super allenamento

Nicola Checcarelli
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Mancano pochi giorni alla Nove Colli, uno degli appuntamenti più impegnativi di tutto il panorama granfondistico, sia per il dislivello che per la lunghezza del percorso.

Manifestazioni con questi chilometraggi, infatti, non possono essere improvvisate.
Almeno se si ha l’intenzione di concludere con un buon tempo o, comunque, di arrivare al traguardo in grado di riconoscere amici e familiari ?

Come fare un buon tempo alla Nove Colli

Foto facebook.com/pg/NoveColli/

Una parte dei 12.000 granfondisti che prenderanno il via si sono sicuramente preparati a puntino, allenandosi in modo specifico e curando la resistenza.
Ma immaginiamo che molti altri non si presenteranno a Cesenatico con la preparazione e con i chilometri nelle gambe che avrebbero voluto.

Nonostante ciò, però, con alcune accortezze è possibile cercare di “sopravvivere” alla Nove Colli, arrivando al traguardo con un tempo dignitoso.
Vediamo come fare…

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1- COLAZIONE LEGGERA
Di come organizzare l’alimentazione in gara e quella dei giorni precedenti la Nove Colli, vi abbiamo parlato in questo articolo specifico.
Ci limitiamo a ricordare che il carico di carboidrati necessario a riempire le scorte di glicogeno dovrebbe essere fatto nei giorni precedenti la gara.
La colazione deve servire solo come “rabbocco”.

Non esagerate, dunque, per evitare di avere problemi nelle prime fasi di gara, sempre molto intense e concitate.

2- GESTITE BENE L’ATTESA IN GRIGLIA
Se partecipate a molte Granfondo durante l’anno, sapete che il tempo finale è fortemente influenzato dalla griglia di partenza.
Anche se alla Nove colli ci sarà il real time, partire nelle retrovie può essere sicuramente limitante.

Come fare un buon tempo alla Nove Colli

Foto facebook.com/pg/NoveColli

Se siete in una delle prime griglie, può valere la pena recarsi alla partenza molto presto, in modo da trovarsi nella parte avanzata della vostra griglia di riferimento.
In questo caso è importante gestire bene il tempo di attesa, che può essere sfruttato anche per iniziare ad alimentarsi con prodotti a basso indice glicemico.

Il rischio più grosso, nell’ora che precede la partenza, è quello di farsi prendere dal freddo.
Se avete qualche familiare che verrà a fare il tifo per voi alla partenza, copritevi con gambali e una maglia manica lunga da togliere poco prima del via.
Altrimenti una soluzione pratica e funzionale è costituita dalle tute da imbianchino (costano 2-3 euro) che possono essere tolte e poggiate sulle transenne prima del via.

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La foto si riferisce alla partenza della Maratona delle Dolomiti, ma anche alla Nove Colli è importante non farsi prendere dal freddo in griglia.

3- PARTITE FORTE, MA NON FORTISSIMO
I primi chilometri della Nove Colli vengono affrontati sempre a ritmi folli, spesso sopra le proprie reali possibilità.
In questa fase è facile farsi “prendere la mano”, tentando di rimanere agganciati a gruppi che ci portano a pedalare sopra le proprie reali possibilità: un errore che può costare caro nel proseguo della gara.

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Foto facebook.com/pg/NoveColli

L’obiettivo di questi primi chilometri deve essere quello di trovare un buon equilibrio tra sforzo profuso e tempo guadagnato: cercate un gruppo che vi permetta di pedalare fino all’imbocco del Polenta con una buona velocità, senza però arrivare sfiniti.
Limare uno o due minuti in questa fase, spendendo più del dovuto, può significare andare in affanno e perdere 10-15 minuti nelle salite successive.

4- OCCHIO ALLE DISCESE
Ricordate che il tempo non si fa in discesa e che la sicurezza viene prima di tutto.
Se date un occhio al cronometro, la differenza tra una discesa fatta a rotta di collo e una affrontata in sicurezza è di pochi secondi.

Gli asfalti della Nove Colli, come gran parte di quelli italiani, sono messi male.
In alcuni tratti ci sono crepe e avvallamenti molto pericolosi.
Non vi diciamo di scendere piano, ma di usare la testa: tenete la giusta distanza da chi vi precede, "guardate lontano" per capire in anticipo come si sviluppa la discesa ed evitate di tagliare le curve cieche

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In discesa ci vuole attenzione, concentrazione e testa sulle spalle. Mi raccomando, sempre mani sulla parte bassa del manubrio, non come nella foto in alto. In questo articolo trovate qualche consiglio su come andare più forte, ma in sicurezza.

5- MANGIATE E IDRATATEVI CON REGOLARITA’
Ne abbiamo parlato in questo articolo, ma è sempre bene ricordarlo.
Per concludere una Granfondo così lunga nel modo migliore, alimentazione e idratazione sono fondamentali.

Mangiate e bevete spesso, in tutti i tratti in cui il percorso lo consente.
Per tenere a tutti i costi le ruote del gruppo in cui ci trova, il rischio è quello di “dimenticarsi” di bere e mangiare.
Niente di più sbagliato.

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Per quanto riguarda il mangiare, meglio mettere nelle tasche qualcosa in più che qualcosa in meno.
Per l’idratazione, è impensabile affrontare il lungo solo con due borracce.
Quando necessario fermatavi ai ristori per riempirle velocemente.

Infine, è bene ricordare sempre di non buttare cartacce lungo il percorso, perché non vi farà guadagnare secondi.

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6- USATE IL CAMBIO
Per affrontare la seconda parte di gara con un ritmo buono è importante riuscire a salvare la gamba sulle prime salite.
E’ una regola che vale per i professionisti. Figurarsi per noi amatori, magari con una preparazione precaria.

Per farlo è fondamentale pedalare in agilità, anche sulle pendenze più estreme.
Perciò, se come immaginiamo, avete allestito la vostra bici con rapporti agili e adatti al vostro stato di forma, non dimenticate di utilizzarli.
Il rapportone inizialmente vi dà l’impressione di poter andare più forte, ma su un percorso di questo tipo dopo metà gara vi chiederà il conto con gli interessi.

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7- NON VI SFINITE SUL BARBOTTO
Il Barbotto è il colle più famoso e iconico della Nove Colli.
Uno spauracchio con pendenze superiori al 18%.
Ma ricordate che la Granfondo non finisce qui.

Il rischio è quello di affrontarlo oltre il proprio limite, trasportati dall’adrenalina, dal pubblico ai lati della strada, dall’incitamento dello speaker.
Fare un grosso fuori giri su questa salita, soprattutto se la condizione non è ottimale, può avere effetti “drammatici” sul resto della gara.

Il consiglio è di prendere il vostro ritmo e di non andare oltre la soglia (per quanto possibile su una salita così dura).
E’ molto più importante avere la forza di accelerare appena finita la salita, magari prendendo le ruote di un gruppo buono che poi vi “porterà in carrozza” fino al bivio tra percorso medio e lungo.
E' in questo tratto che si possono guadagnare minuti preziosi, non sulle durissime pendenze del Bartotto.

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8- GESTITE LE ENERGIE SU PUGLIANO E PERTICARA
Dopo il Tiffi, corto ma impegnativo, si affrontano le due salite più lunghe del percorso: il Perticara e il Pugliano.
Le pendenze non sono elevate, ma dopo aver già percorso 5 colli e più di 115 chilometri, tutto diventa più difficile.

Pugliano e Perticara richiederanno un tempo di scalata piuttosto lungo, con un notevole dispendio energetico.
Cercate di tenere un passo regolare, ma non dimenticate di bere e alimentarvi con regolarità in questo tratto, in modo da avere energie sufficienti per scalare bene il Gorolo e spingere il lungo rapporto nel tratto di pianura che va verso l’arrivo, dove si possono guadagnare posizioni e minuti rispetto a chi è in crisi.

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Foto facebook.com/pg/NoveColli

9- DATE TUTTO SUL GOROLO
Il Gorolo è un po’ meno duro del Barbotto, ma presenta comunque pendenze fino al 17%.
Considerando che lo si affronta dopo 170 km, a nostro avviso diventa la salita più impegnativa del percorso.

Se siete in un gruppo numeroso, date tutto per rimanere agganciati, poiché dalla fine della salita all’arrivo ci sarà solo pianura, spesso con il vento contrario, e per fare un buon tempo è fondamentale non rimanere soli.
Trovarsi all’interno di un gruppo capace di fare ancora una buona velocità può significare togliere molti minuti dal tempo finale.

Come fare un buon tempo alla Nove Colli

Foto facebook.com/pg/NoveColli

Se invece siete in pochi, o addirittura soli, affrontatelo con un po’ di riserva, aspettando che un gruppo più folto vi rientri da dietro.
In ogni caso, dal Gorolo all’arrivo, evitate in tutti i modi di rimanere da soli.

Qui trovate un interessante prospetto con tutti dati delle 9 salite della Nove Colli.

Qui sotto, invece, un articolo su alimentazione e integrazione per la Nove Colli.

Alimentazione e integrazione per la Nove Colli. Ecco come fare



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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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