Scegliere la bici gravel: geometrie, materiali, rapporti, gomme…

Nicola Checcarelli
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Scegliere la bici gravel: geometrie, materiali, rapporti, gomme…

Nicola Checcarelli
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Come scegliere la bici gravel più adatta alle proprie esigenze?
Una faccenda non facile, soprattutto per chi non ha tanta esperienza con lo sterrato.

Anche perché il mondo gravel offre una varietà quasi infinita di opzioni, con prodotti molto diversi l’uno dall’altro.
E quindi, in teoria, con caratteristiche e destinazioni d’uso decisamente differenti.

scegliere la bici gravel

Dare una risposta definitiva su come scegliere la bici gravel non è facile, ma in questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza, analizzando alcuni degli aspetti più importanti da tenere in considerazione prima di effettuare l’acquisto: geometrie, materiali, rapporti, gomme.





PRIMA COSA: COME (E DOVE) USEREMO LA GRAVEL BIKE
Utilizzare la gravel per fare qualche breve tratto sterrato, da inserire all’interno di lunghi giri su asfalto è tutt’altra cosa rispetto a usarla su percorsi quasi da mtb (magari proprio in sostituzione della mtb, come ha fatto il sottoscritto).

Definire quale sarà l’utilizzo principale della nostra bici gravel è il primo (e più importante) passo da fare prima di procedere con l’acquisto.
A seguire, ovviamente, non si può tralasciare il rapporto qualità/prezzo e l’aspetto estetico.

scegliere la bici gravel

Tornando alle tipologie di utilizzo, ragionando in modo grossolano, possiamo individuare 3 categorie:
1- chi la usa prevalentemente su asfalto, ma la preferisce alla bici da corsa perché non è interessato alle prestazioni, ma la trova più comoda, sicura e versatile.

2- chi alterna sterrato e asfalto (con percentuali variabili dell’uno o dell’altro terreno in base al tipo di uscita) e che si indirizza verso la gravel bike per la sua versatilità e per la possibilità di pedalare senza confini.
Diciamo che questo può essere considerato l’uso gravel più "convenzionale".

3- chi la utilizza prevalentemente in fuoristrada, affrontando anche percorsi sconnessi, per divertirsi, stare lontano dal traffico e pedalare nella natura.
I tratti in asfalto, in questo caso, diventano solo momenti di transizione utili ad allungare i giri e a collegare tra loro gli sterrati più belli.

scegliere la bici gravel

LE GEOMETRIE
Le geometrie influenzano in modo importante il comportamento di una bici, soprattutto in fuoristrada, e dunque devono essere valutate con attenzione per capire se sono adatte alle proprie esigenze.

Molte delle gravel bike più recenti si stanno spostando verso geometrie mutuate dal mondo Mtb, dunque con un angolo sterzo molto aperto (dai 69 ai 71,5° circa), un interasse lungo e un reach maggiore rispetto al passato, compensato dall’utilizzo di attacchi manubrio dalle dimensioni più contenute.

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Questo tipo di impostazione (che può essere più o meno estrema in base al modello) garantisce maggiore stabilità e sicurezza sullo sconnesso, oltre che maggiore comfort, senza sacrificare troppo la maneggevolezza.
E’ la scelta giusta per chi pensa di utilizzare la gravel bike soprattutto in off-road.

Altre, invece, mantengono un’impostazione più simile a quelle delle bici da strada endurance, che in abbinamento alle gomme gravel garantiscono prestazioni buone su qualsiasi terreno, ma sono più adatte all’asfalto o allo sterrato veloce, piuttosto che ai tratti off-road più estremi.

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I MATERIALI
Se sul versante delle bici da strada il carbonio domina in modo quasi incontrastato, almeno dalla media gamma in su, nel mondo gravel abbiamo un mercato un po’ più eterogeneo.

Il carbonio è comunque il materiale preferito per i prodotti di media-alta gamma e le ragioni non sono solo commerciali.
Anzi, le caratteristiche della fibra si esaltano ancora di più quando c’è da realizzare un telaio versatile, che sia sufficientemente leggero e rigido lateralmente, ma anche capace di assorbire le asperità del terreno.
E anche resistente agli urti, almeno nei punti più esposti.

Laminazioni differenti, unite alla possibilità di mixare fibre di diversa qualità, permettono di ottenere risultati strabilianti.

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L’alternativa principale al carbonio è rappresentata dall’alluminio, che nel segmento gravel si guadagna ancora una fetta di mercato importante (sicuramente più ampia rispetto alle bici da strada).

E’ più pesante e ha una capacità di assorbire le vibrazioni inferiore se paragonate al carbonio, ma lavorando sulle forme dei tubi e sugli spessori, oggi è possibile ottenere dei telai molto validi.

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Inoltre, la possibilità di utilizzare gomme di sezione molto ampia, a pressioni basse, mitigano parecchio la rigidità tipica di questo materiale.

E’ sicuramente la scelta consigliata a tutti coloro che vogliono una bici gravel di buon livello, senza spendere cifre superiori ai 1.500 euro (probabilmente, ad oggi, questa è la fascia più ampia del mercato gravel).

Nel mondo gravel, dove la ricerca esasperata della prestazione e della leggerezza non rivestono un ruolo di primo piano, continuano a giocare un ruolo importante materiali come l’acciaio e il titanio. 

scegliere la bici gravel

Sono più pesanti rispetto al carbonio, ma si distinguono per caratteristiche meccaniche, comfort e capacità di assorbire le vibrazioni.
Inoltre, ed è questo a fare la differenza, permettono la realizzazione di prodotti personalizzati e su misura da parte di esperti telaisti.

Raramente si tratta di oggetti economici, ma rappresentano in pieno la “filosofia gravel” e costituiscono la scelta ideale per chi desidera qualcosa di esclusivo, unico.
Insomma, non un prodotto di massa.

I RAPPORTI, MONO O DOPPIA?
Mono o doppia corona?
E’ probabilmente la domanda più gettonata da chi sta per acquistare una bici gravel.

Il trend del mercato è quello di andare verso le trasmissioni monocorona, ma non è detto che questa sia la soluzione migliore per tutti.
A fare la differenza, ancora una volta, è la tipologia d'utilizzo.
Oltre che il livello di allenamento dell’utente.

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Non è facile generalizzare, ma cerchiamo di fornire delle indicazioni che abbiamo maturato con l'esperienza.

L’opzione mono è più intuitiva e immediata, elimina ogni problema legato al deragliatore e, a nostro avviso, è ideale per chi usa la gravel prevalentemente off-road, anche su percorsi tecnici e sconnessi.
In queste situazioni la gradualità della scala posteriore non è di fondamentale importanza e la praticità del mono offre vantaggi importanti.

Attenzione, però, a scegliere con attenzione la corona anteriore in base al vostro livello di allenamento e alle pendenze che pensate di affrontare.

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Tenete presente che Sram offre l’interessante possibilità di mixare i componenti Force e Red AXS, con cambi e cassette da Mtb (fino al 10-50), garantendo quindi un range molto ampio, ma con una scala posteriore meno graduale.
Shimano, con il gruppo specifico Grx, si ferma al 42, privilegiando la gradualità della scala.
La proposta di Sram è forse più adatta ad un uso estremo, quasi da mtb, quella di Shimano ad un uso più convenzionale.
Di recente si è aggiunto anche Campagnolo, con il gruppo monocorona Ekar, a 13 velocità e molto leggero, che offre ben tre opzioni di cassetta: 9-36, 9-42, 10-44.

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La doppia corona, sebbene meno di “moda”, garantisce un maggior numero di combinazioni possibili e questo rende più semplice trovare il giusto colpo di pedale in ogni situazione.

E’ la scelta da preferire per chi è meno allenato e per chi utilizza la gravel su asfalto o sterrati scorrevoli, dove la gradualità della scala posteriore garantisce una migliore esperienza d’uso.
Molto interessanti, a nostro avviso, le guarniture con dentature specifiche proposte da Shimano con i gruppi GRX, ovvero la 48-31 e la 46-30.

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PNEUMATICI
Le gomme possono incidere parecchio sull’anima di una bici, assecondando la versatilità delle gravel bike.
Di serie, sulle bici troviamo sempre più frequentemente pneumatici 700x37 o 700x38, abbinati a ruote con canale almeno da 25 mm (ideale, a nostro avviso, per l’uso gravel).

Una scelta che mette d’accordo tutti e che garantisce ottime prestazioni ovunque, senza brillare in modo particolare su un terreno specifico.

scegliere la bici gravel

Però, chi utilizza la gravel su percorsi sterrati un po’ più estremi potrebbe trarre giovamento dall’utilizzo di gomme più tassellate e più larghe (700x40-42;
si può andare anche oltre, ma a nostro avviso in quel caso ha più senso optare per una mtb).
Si perde qualcosa in scorrevolezza, ma si guadagna parecchio in trazione e tenuta.
Oltre che in comfort.

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Al contrario, chi sfrutta la gravel su percorsi molto scorrevoli, può optare per dimensioni un po’ più contenute (700x33 o 700x35), fino ad arrivare addirittura a gomme stradali da 700x30 o 32 nei casi più estremi.

Tenete conto, ovviamente, che diminuendo le sezioni deve aumentare un po’ la pressione di gonfiaggio e questo può ripercuotersi negativamente sul comfort.
Aspetto da valutare soprattutto per chi si accinge ad affrontare lunghi viaggi, magari con borse e bagagli al seguito.

scegliere la bici gravel

Infine, a prescindere dalla dimensione e dal battistrada, il nostro consiglio è di optare sempre per ruote e gomme tubeless o tubeless ready, poiché eliminano il rischio di pizzicature (molto diffuse in fuoristrada) e possono essere gonfiate a pressioni più basse, migliorando comfort e tenuta.
Di questo aspetto abbiamo parlato in modo specifico nell’articolo che trovate qui sotto.

DOMANDE: Camera d'aria o tubeless sulla bici gravel?

IN CONCLUSIONE
Per concludere, tiriamo le fila del discorso andando a riprendere le tre tipologie di utilizzo individuate a inizio articolo, con la consapevolezza che non si tratta di una verità assoluta.

Chi utilizza la gravel prevalentemente su asfalto dovrebbe scegliere geometrie più simili ad una bici stradale, con trasmissione doppia e gomme tubeless tra i 700x30 ed i 700x35.

Chi la usa prevalentemente in fuoristrada, anche su sterrati un po' "estremi", dovrebbe optare per geometrie più off-road (reach, foderi bassi e interasse molto lunghi, attacco corto, sterzo aperto), una trasmissione monocorona e gomme tubeless da 38 mm in su.
Upgrade come il reggisella telescopico e sistemi di ammortizzazione (il KingPin della Cannondale Topstone, il Future Shock della Specialized Diverge, la MTT della Bmc Urs, solo per fare alcuni esempi), possono sicuramente migliorare l'esperienza di guida in fuoristrada.

scegliere la bici gravel

Infine, chi fa un uso misto, può prendersi una maggiore libertà di scelta, ricordando che "lavorando"sugli pneumatici potrà rendere la propria bici più stradale o più adatta allo sterrato.
Attenzione alla scelta dei rapporti, soprattutto se si opta per il monocorona e non si ha un grande livello di allenamento.

Se avete trovato interessante questo articolo su come scegliere la bici gravel, QUI trovate tanti altri contenuti dedicati al mondo gravel.



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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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