Scegliere la sella della bici: tre parametri oggettivi per trovare quella giusta
Nicola Checcarelli
Scegliere la sella della bici: tre parametri oggettivi per trovare quella giusta
Nicola Checcarelli
Come scegliere la sella della bici più adatta alle proprie esigenze?
Una domanda ricorrente tra la maggior parte dei ciclisti, a cui non è semplice dare una risposta, poiché non esiste una sella ideale che vada bene per tutti.
La sella costituisce uno dei tre punti di appoggio del ciclista sulla bici, insieme a manubrio e pedali, ma è quello più complicato da scegliere perché interessa zone molto delicate.
Sul mercato ci sono un’infinità di proposte che rendono ancora più difficile la decisione, soprattutto se non si hanno le idee chiare.
Per molti anni la prassi comune è stata quella di procedere per tentativi, sfruttando le selle test del rivenditore di fiducia, oppure provando quella di un amico o, nel peggiore dei casi, acquistando un modello di sella dietro l’altro finché non si trovava quella giusta.
Al giorno d'oggi, in realtà, grazie ai numerosi studi biomeccanici effettuati dalle aziende produttrici, abbiamo delle indicazioni scientifiche e delle regole più precise che possono aiutare nell'acquisto della sella giusta e limitare dolori e problemi al soprasella.
In questo articolo analizzeremo i tre parametri oggettivi che incidono maggiormente sulla scelta della sella, riducendo notevolmente il margine di errore.
Pima di proseguire nella lettura, vi consigliamo di guardare il video qui sotto in cui parliamo proprio dei concetti basilari su come scegliere la sella della bici più adatta alle vostre esigenze:
1- Larghezza della sella
Il primo aspetto da considerare riguarda la larghezza della sella, che è direttamente correlata alla larghezza delle proprie ossa ischiatiche.
Come si fa a conoscere questo valore?
Quasi tutte le aziende hanno messo a punto dei sistemi per facilitare l'utente finale nella scelta: i parametri presi in considerazione sono molteplici, tra cui c'è sempre quello relativo alla larghezza delle ossa ischiatiche.
Rivolgetevi, quindi, al vostro rivenditore di fiducia per ottenere questo dato.
Ossa ischiatiche strette (diciamo con larghezza inferiore a 11-11,5 cm) richiedono selle strette; ossa ischiatiche larghe (larghezza maggiore di 11,5-12 cm) necessitano di selle da 143 mm in su, per ottimizzare il comfort, evitare fastidi al soprasella e migliorare la biomeccanica del gesto.
Una larghezza sella errata provoca anche squilibri della pedalata, che possono generare dolori alla schiena, più frequentemente nella zona lombare.
2- Forma della sella
Il secondo parametro da analizzare è la forma della sella.
Avrete notato che ci sono selle con forme decisamente diverse tra loro: alcune molto arrotondate, altre piatte, alcune più imbottite, altre meno.
La scelta della forma è strettamente legata alla flessibilità del proprio bacino e, di conseguenza, alla posizione che si riesce a tenere in bici.
Chi ha un’elevata flessibilità e pedala in posizione aggressiva (dislivello sella-manubrio pronunciato), dovrebbe optare per una sella piatta, con un supporto maggiore sulla parte anteriore, dove scaricherà gran parte della pressione.
Al contrario, chi ha una scarsa mobilità del bacino e, di conseguenza, pedala in posizione piuttosto eretta, scaricherà la maggior parte del peso sulle ossa ischiatiche e dovrebbe optare per selle con forme più arrotondante, che migliorano la stabilità della pedalata.
Tra i due estremi ci sono soluzioni intermedie, che alcuni brand classificano come "semi-round".
Effettuare questa scelta non è così semplice, ma molti marchi hanno cercato di semplificare le cose, specificando qual è la natura di ogni sella proposta in catalogo e la destinazione d’uso più adatta.
Analizzando l'aspetto relativo alla forma della sella, non possiamo tralasciare le selle con punta smussata, quelle che vengono chiamate short fit e che ormai tutti i brand hanno in catalogo.
Le selle "corte" migliorano la biomeccanica della pedalata e ottimizzano la seduta, in particolare per coloro che ruotano molto il bacino in avanti e quindi pedalano in posizione parecchio protesa verso il manubrio.
3- Presenza e dimensione del foro
Il terzo aspetto da valutare riguarda la presenza del foro e la sua dimensione.
Non dimenticate che in alcuni casi il foro può essere sostituito da un canale di scarico centrale, che svolge la stessa funzione.
Anche questa scelta dipende dalla conformazione della zona del soprasella di ciascun soggetto, ma soprattutto dalla posizione in bici.
Chi pedala con un dislivello sella-maunbrio accentuato tende a scaricare gran parte del peso nella zona del pavimento pelvico e quindi avrà maggiore bisogno del foro per alleggerire la pressione.
Per svolgere correttamente la sua funzione, il foro (o canale di scarico) deve avere una dimensione sufficiente e, in particolare, interessare anche la parte più avanzata della sella.
La presenza del foro non ha controindicazioni particolari, quindi come forma di prevenzione si può consigliare a tutti, ad eccezione di chi soffre con frequenza di dolori alle zone laterali, cioè quelle di appoggio degli ischi, poiché accrescerebbe ulteriormente la pressione in queste aree.
Consigli utili
Concludiamo questo articolo relativo a come scegliere la sella della bici da corsa con tre consigli frutto del buon senso e dell'esperienza, che non devono mai essere tralasciati:
- Una volta trovata la sella giusta, cioè quella che vi permette di pedalare senza particolari fastidi anche per diverse ore, non fate molti altri esperimenti e continuate ad utilizzare quella anche in caso di cambio bici.
- Curate la posizione in sella, accertandovi di pedalare con altezza e arretramento corretti, poiché spesso i problemi al soprasella derivano da una posizione in bici errata, che genera pressioni e squilibri.
- La sella è un componente delicato, quindi se dovete effettuare una scelta privilegiate il comfort rispetto alla leggerezza. Risparmierete qualche grammo su altre parti della bici.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.