Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) sbarca su YouTube. Nel suo primo video racconta come si prepara il Mondiale crono. O meglio, come lui ha preparato l'appuntamento iridato di Stirling (Scozia).
Si punta sempre di più a mostrare il dietro le quinte (con le dovute accortezze) dei Campioni.
Il cortometraggio è un viaggio dentro una sessione test eseguita all'Eddy Merckx Flemish Cycling Centre (foto sotto), un impianto sportivo che ingloba un velodromo coperto omologato UCI che all'occorrenza riesce ad ospitare anche altre discipline sportive: badminton, pallamano, pallavolo e korfball. Senza contare la pista da BMX esterna lunga 375 metri.
In quello che sembra essere a tutti gli effetti un impianto incubatore d'eccellenza l'ex Campione del Mondo mette a punto ogni dettaglio girando in pista a ritmo costante (45, 50 e 55 km/h) con diverse configurazioni.
L'obiettivo è quello d'individuare la miglior combinazione atleta-materiali in vista del Mondiale. Il comfort non è del tutto una priorità...
Tutto conta
Nel video Evenepoel prepara il Mondiale crono con l'aiuto del suo allenatore Koen Pelgrim.
Il protocollo test prevede l'incrocio dati dopo aver utilizzato tre diversi body (Castelli e Bioracer) e due caschi S-Works TT 5 Team con visiera e senza visiera.
L'efficienza del sistema viene ricavata da un incrocio di calcoli che tengono in considerazione non solo la potenza espressa, ma anche il peso complessivo (bici+ciclista) e i dati relativi alla densità dell'aria (pressione, temperatura e umidità).
Un parametro che solo in apparenza potrebbe essere di secondo piano: più densa è l'aria più watt vengono richiesti per mantenere un determinata velocità alle medesime condizioni. Valori che vengono rilevati grazie ad un anemometro.
Qui sotto il Kestrel 0852HVG - 5200 usato nel video da Koen Pelgrim.
Oltre a body Castelli a confronto due body Bioracer: il modello usato nella crono del Mondiale 2022 a Wollongong ed una nuova versione.
Ad emergere è un regime che tende alla perfezione: provare, fermarsi, cambiarsi, leggere i dati, ripartire.
Una condizione che sembra richiedere un tenuta mentale di gran lunga superiore a quella fisica...
Foto in apertura: @remco.ev / Getty Sport
Al Giro d'Italia avevamo toccato con mano la S-Works Shiv TT di Evenepoel. Qui sotto tutti i dettagli.
Rapporto monstre e niente tubeless: i dettagli della Specialized Shiv TT di Evenepoel per il Giro
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.