Come va la combinazione di rapporti Sram 48-35x10-36?
Quali sono pregi e difetti? Per chi può essere la soluzione giusta?
Con l’introduzione dei gruppi eTap AXS Sram ha rivoluzionato il concetto di rapporti.
Niente più 52 o 53, ma una corona massima anteriore da 50, abbinata ad un 10 posteriore.
Col tempo, poi, le combinazioni possibili sono aumentate, per soddisfare le esigenze di una fetta sempre più ampia di ciclisti. Su richiesta dei professionisti, ma anche di molti appassionati, è stata introdotta la corona anteriore da 52 denti.
Allo stesso tempo su Force e Rival è arrivata anche un’opzione ancora più agile (Wide), ossia la 43-30, ed è stato ampliato anche il range della cassetta posteriore con l’introduzione del 10-36.
Di recente abbiamo avuto la possibilità di provare la combinazione 48-35 x 10-36.
Non la più agile in assoluto, ma sicuramente molto agile per una bici da corsa. A detta dei puristi fin troppo agile…
Ecco le nostre considerazioni a riguardo.
Sviluppo metrico
Partiamo da un po’ di numeri.
Lo sviluppo metrico del rapporto più agile, cioè il 35x36 è di 2,050 metri.
Lo sviluppo metrico di un 36x30, una delle combinazioni fino ad oggi più diffuse per affrontare le grandi salite, è di 2,532 metri.
Passando al rapporto massimo, il 48x10 sviluppa 10,128 metri. Poco meno dei 10,166 metri di un classico 53x11.
Insomma, è chiaro che il range complessivo di questa combinazione è molto più ampio.
Va un po’ a discapito della gradualità della scala, ma neppure troppo grazie all’introduzione delle 12 velocità.
Nello specifico i rapporti della cassetta 10-36 sono questi: 10, 11, 12, 13, 15, 17, 19, 21, 24, 28, 32, 36.
48-35x10-36: impressioni in sella
Non avevo mai utilizzato una scala di rapporti inferiore all’1:1 e onestamente ero piuttosto curioso.
Si sentirà tanto il salto sui rapporti centrali posteriori? Quanto cambia la sensazione di pedalata con il 48? Serve davvero un 35x36? Erano queste le principali domande che avevo prima di iniziare ad usarlo.
E immagino che siano anche quelle che vi state ponendo voi.
Iniziamo a rispondere.
Chi è abituato a pedalare con il 52 o il 53, in effetti, nel corso delle prime uscite sentirà un colpo di pedale differente, forse un po’ meno rotondo. In realtà, però, è soprattutto una questione di abitudine e bastano pochi allenamenti per non fare più caso alla differenza.
Per chi ha una buona gamba, inoltre, l’uso di questa combinazione permette di mantenere più a lungo la corona grande anteriore, anche in salita, visto che si può lavorare con il 48x24 senza incrociare troppo la catena.
Veniamo al 48x10.
Se volete vincere una volata di gruppo a oltre 65 km/h, allora non fa per voi.
In tutti gli altri casi consente di raggiungere velocità molto elevate, anche in discesa.
Per dare un dato, a circa 100 rpm si viaggia tra i 58 ed i 60 km/h.
E’ vero che la catena gira con una curvatura più stretta e questo genera qualche attrito aggiuntivo, ma si parla di 2 o 3 watt. Considerazione importante per i Pro’, di poco conto per la maggior parte degli appassionati.
Concludiamo con la gradualità della scala, che forse rappresenta il punto più delicato su una cassetta con un range così ampio.
Il rapporto di cui si sente di più la mancanza è il 14. Il salto tra 13 e 15 non è banale, anche se l’uso del 48 anteriore lo rende meno evidente rispetto ad un 52 o 53.
Anche il salto di 4 denti tra gli ultimi 4 pignoni è importante, ma tutto sommato non particolarmente fastidioso.
Diciamo che per chi fa agonismo ad un certo livello la mancanza di qualche rapporto intermedio potrebbe costituire un problema, soprattutto quando si è al massimo dello sforzo e il passaggio da un dente all’altro porta ad un cambio significativo della cadenza di pedalata.
Per chi pedala per puro piacere la gradualità di questa scala è più che accettabile. Anche se molto dipende dalla sensibilità di ogni ciclista.
Bassa velocità, alta cadenza
Quando si ha a disposizione una combinazione di rapporti così agile la si usa molto di più di quanto si pensi. Anzi, a volte mi è capitato di ragionare su come in passato sono riuscito ad affrontare certe pendenze senza averla.
Il vantaggio più grande del 35x36 è quello di poter mantenere una cadenza elevata anche su pendenze importanti, a velocità davvero basse.
Per darvi un’idea:
- a 80 rpm si viaggia a circa 9,5 km/h;
- a 70 rpm si viaggia a 8,2-8,3 km/h;
- a 60 rpm si viaggia a 7-7,2 km/h.
Per i più allenati questo si traduce nella possibilità di “salvare la gamba” nei tratti più ripidi.
Per i meno allenati e pesanti permette di superare pendenze arcigne senza scendere troppo con il numero di pedalate. Quindi senza fare una fatica assurda e soprattutto senza spaccarsi gambe e schiena. Non una cosa da poco…
A chi lo consigliamo
L’agonista evoluto e ben allenato difficilmente prenderà in considerazione questa combinazione di rapporti. Sia perché raramente avrà bisogno del 35x36, se non su salite estreme, sia perché il salto tra alcuni pignoni posteriori può risultare fastidioso in gara.
Anche se la cassetta 10-36 potrebbe essere una valida alternativa a quella “classica”, da montare per affrontare le Granfondo in montagna, magari in combinazione al 50-37.
Il 48-35x10-36, invece, rappresenta una soluzione ideale per tutti gli amanti delle grandi salite, che in questo modo possono affrontare pendenze a doppia cifra sempre ad elevata cadenza o senza troppo allenamento.
Ma anche per coloro che vogliono continuare a pedalare in salita, ma che per vari motivi (età, salute, ecc) non possono più sostenere sforzi importanti. In passato non sarebbe stato possibile ed ecco perché oggi si parla di ciclismo più inclusivo.
Infine, si tratta di una combinazione perfetta per le cosiddette bici all-road, cioè per coloro che alternano asfalto e sterrato leggero e hanno bisogno della massima versatilità. Con questi rapporti, ad esempio, si può salire seduti in sella anche sui tratti sterrati più ripidi, riducendo il rischio che la ruota posteriore possa scartare.
Compatibilità
La cassetta 10-36 è disponibile nelle versioni Rival e Force (non Red) ed è compatibile con tutte le guarniture (1x e 2x, Wide o normali) e con tutti i deragliatori AXS.
Serve, invece, un cambio specifico a gabbia lunga (36t-max), cioè in grado di tirare fino al 36 posteriore, ma che può lavorare anche con le cassette 10-33, 10-30 e 10-28.
Il cambio 36t-max è disponibile in versione Red, Force e Rival.
Attenzione, per chi passa da una cassetta 10-33 ad una 10-36 sarà necessaria anche una catena più lunga.
Prezzi
Cassetta Force 10-36: 200 euro
Cassetta Rival 10-36: 132 euro
Cambio Red 36t-max: 759 euro
Cambio Force 36t-max: 360 euro
Cambio Rival 36t-max: 280 euro
Per maggiori informazioni: sram.com
Condividi con
Tags
Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.