I Tubolight Evo Gravel sono stati presentati a maggio 2024 insieme ai Tubolight Evo Road, specifici per bici da strada. Si tratta di inserti per gomme tubeless, comunemente chiamati anche salsicciotti o mousse. Usatissimi nel mondo Mtb, sono ancora poco diffusi in ambito gravel, ma in realtà offrono diversi vantaggi interessanti, con un aggravio di peso veramente contenuto.
In Italia sono distribuiti da CicloPromoComponents.
Li abbiamo provati per diverse settimane su ruote con canale interno da 25 mm e gomme 700x45. Di seguito le nostre impressioni.
Dati tecnici: come sono fatti e quanto pesano
Gli inserti Tubolight Evo Gravel sono realizzati in Polietilene.
Hanno una mescola diversa rispetto a quelli da strada per adattarsi alle pressioni più basse tipiche dell’uso off-road. Diversa è anche la forma, che nel caso dei Tubolight Evo Gravel prevede il canale d’aria inferiore. Il nuovo disegno è pensato per ridurre la porzione di inserto a contatto con la gomma e quindi aumentare la scorrevolezza.
Sono progettati per pneumatici compresi tra 37c e 45c e cerchi con larghezze interne da 19 a 25 mm.
Il peso rilevato è di 35 grammi a inserto.
Il prezzo è di 59 euro a coppia.
A cosa servono
Sul mercato ci sono inserti molto diversi tra loro per forma, materiali e pesi, di conseguenza possono cambiare (leggermente) anche prestazioni e finalità.
I Tubolight Evo Gravel principalmente sono utili per:
- - usare pressioni più basse del solito senza aumentare il rischio di pizzicare. Pressioni più basse garantisco maggiore comfort, più trazione e soprattutto più controllo nei tratti sconnessi;
- - ridurre il rischio di danneggiare il cerchio a causa di impatti violenti, anche con pressioni basse, poiché l’inserto lavora in modo simile a un cuscinetto di protezione;
- - pedalare “run flat”, cioè anche con gomma forata senza danneggiare il cerchio. Questo consente di tornare a casa senza dover smontare il tubeless e inserire la camera d’aria, ma richiede un po’ di attenzione, come vi spiegheremo tra poco.
- - limitare la possibilità di stallonamento dello pneumatico in caso di perdita d’aria improvvisa dovuta a un taglio o un foro di grandi dimensioni.
Il montaggio
Il montaggio degli inserti Tubolight Evo Gravel non si è rivelato particolarmente complicato, anche perché li ho usati con gomme 700x45 e ruote con canale interno da 25 mm e, per esperienza, più sono larghi pneumatici e canale, più diventa semplice montarli.
In ogni caso serve un minimo di manualità e se vi sembra complicato può essere utile farsi aiutare dal proprio meccanico di fiducia.
Ho fatto anche una prova di smontaggio: stallonare la gomma e togliere l’inserto non è stato difficile. Il segreto è spingere l’inserto verso l’alto, in modo da lasciare spazio per inserire i levagomma sotto il tallone dello pneumatico.
Attenzione, ricordiamo che con gli inserti sarebbe opportuno utilizzare le valvole specifiche dotate di fori laterali, in modo che l’aria possa entrare all’interno della gomma nonostante la presenza dell’inserto.
Tubolight ne propone di 3 diverse lunghezze (40, 50 e 70 mm), con prezzi che variano da 19,90 a 24,90 euro a coppia, ma gli inserti sono compatibili anche con altre valvole, purché con fori laterali.
Come vanno: le sensazioni in bici
L’azienda consiglia di non variare la pressione di utilizzo abituale, anche se a mio avviso uno dei vantaggi principali degli inserti è proprio quello di poter scendere di qualche decimo di bar senza rischi.
In condizioni normali l’aria comprime l’inserto, riducendo l’area che sta a contatto con lo pneumatico. In questo modo non si compromette la scorrevolezza del sistema. L’inserto inizia a lavorare, cioè svolge la sua funzione di assorbimento e protezione, quando lo pneumatico “affonda” sotto il peso di urti importanti.
Ascoltando il suggerimento di Tubolight ho iniziato il test con le pressioni che tengo di solito, che sono già abbastanza basse, cioè poco sopra i 2 bar (peso 67 kg).
Anche a parità di pressione con l’inserto le sensazioni trasmesse dalla bici sono diverse. La gomma risulta più “progressiva” nell’assorbimento degli urti, vale a dire che rimbalza meno. Si riesce a scendere più forte in tratti molto scassati, ma si ha anche maggiore trazione su salite sterrate. Il tutto senza inficiare, almeno non in maniera evidente, la resa su asfalto o ad alte velocità.
Tecnicamente è una cosa normale, poiché con l’utilizzo dell’inserto (che occupa spazio all’interno della gomma) a parità di pressione si ha un diverso volume d’aria nello pneumatico e questo inevitabilmente cambia il feeling col mezzo.
Ho continuato il test riducendo la pressione abituale anche di 0,2-0,3 bar, ottenendo un miglioramento considerevole in termini di comfort e stabilità in fuoristrada.
Attenzione, però, a non farsi prendere la mano sgonfiando in modo esagerato, sia perché le capacità di protezione dell’inserto non sono infinite, sia perché con pressioni troppo basse si perde scorrevolezza su asfalto. La pressione ideale va ricercata facendo alcune prove e, ovviamente, cambia in base al tipo di percorso.
Chiudiamo parlando di “run flat”. Per fare una prova ho sgonfiato completamente la gomma anteriore, simulando una foratura.
Confermo che con il Tubolight Evo Gravel si riesce a pedalare anche run flat, ma forse per questa funzione ci sono inserti un po’ più “sostenuti” e specifici. Affrontare qualche chilometro in queste condizioni non è un problema, basta prestare attenzione a non piegare troppo in curva, perché la stabilità è compromessa, e ad evitare fondi scassati o con sottofondo sassoso.
Per quanti chilometri si può viaggiare in queste condizioni? Dipende dalla “pazienza” che avete e dal tipo di percorso che dovete affrontare. A mio avviso se la distanza da casa/auto è superiore ai 10-15 km forse conviene fermarsi e mettere la camera d’aria.
Tubolight Evo Gravel: a chi li consigliamo
Personalmente credo che i Tuboligh Evo Gravel migliorino l’esperienza in gravel, con un prezzo tutto sommato accettabile e senza particolari controindicazioni.
Li consiglierei vivamente a chi fa tanto off-road, anche con tratti scassati. A mio avviso in queste condizioni d'uso sono quasi più utili in gravel (dove non c'è quasi mai una forcella ammortizzata) che in Mtb.
Sono meno utili, invece, a chi usa la gravel esclusivamente su asfalto o sterrati molto scorrevoli. In questo caso l’unico vero vantaggio è relativo alla possibilità di pedalare per qualche chilometro anche con gomma forata...
Per maggiori informazioni: ciclopromo.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.