I componenti Shimano non si trovano e per avere gruppi o ricambi c’è da aspettare mesi?
Si tratta di una situazione che sta interessando molti brand del mercato delle due ruote (e non solo), ma pare che il colosso giapponese sia tra i più in difficoltà nel far fronte alle richieste del mercato, nonostante stabilimenti operativi a pieno regime e aumenti della produttività.
Quali sono i motivi?
Sicuramente ce ne sono molteplici, ma i dati di vendita relativi ai primi 9 mesi del 2021, pubblicati dalla stessa Shimano, spiegano quello principale e più banale: la continua crescita della domanda.
Le vendite della divisione ciclo nel periodo concluso il 30 settembre sono state pari a 319.007 milioni di yen (2,8 miliardi di dollari), con un aumento del 56% rispetto allo stesso periodo del 2020.
L’utile operativo è aumentato addirittura del 103,4%.
In base a questi dati Shimano ha rivisto le previsioni per l'intero anno fiscale, prevedendo un ricavo di 515.000 milioni di yen, in crescita del 3% rispetto alle previsioni precedenti.
Ha rivisto al rialzo anche le previsioni di utile operativo dell'8,8%, a 135.500 milioni di yen.
“In queste condizioni di mercato - si legge nel comunicato di Shimano - la produzione è stata ulteriormente aumentata, ma le scorte di mercato sono rimaste basse in quasi tutto il mondo a causa della domanda di biciclette e prodotti correlati che ha continuato ad essere molto alta”.
“Anche i due nuovi prodotti di fascia alta, Dura Ace e Ultegra a 12 velocità, sono stati incredibilmente ben accolti dai clienti”.
Insomma, stando così le cose, senza una riduzione della domanda, il mercato non tornerà alla normalità prima di fine 2022, quando Shimano dovrebbe portare a termine la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo a Singapore (ne avevamo parlato QUI).
Qui invece trovate tutte le info sui dati di vendita di Shimano: shimano.com
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Redazione BiciDaStrada.it
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