Viaggiare con la propria bici al seguito è una pratica sempre più diffusa, per allenamento, sport o turismo. Ma trasportare la bici in aereo, o su altri mezzi, è spesso motivo di preoccupazione per il timore che possa andare persa o, peggio, subire dei danni.
In questo articolo, realizzato con l’aiuto di Elite, abbiamo raccolto una serie di consigli per ridurre al mimino questi rischi, ma anche per viaggiare senza stress e per farsi trovare pronti ad ogni evenienza.
Consigli che possono essere utili a chi in inverno o autunno ha la possibilità di allenarsi al caldo, ma anche per chi ha programmato eventi all’estero e non vuole noleggiare una bici sul posto, oppure per chi ha pianificato dei viaggi in bici in luoghi lontani.
Regole da rispettare
Viaggiare in aereo impone il rigoroso rispetto di una serie di regole, specie quando si deve trasportare la bici.
Per la maggior parte delle compagnie la bicicletta è considerata bagaglio sportivo o ingombrante da prenotare al momento dell’acquisto del biglietto e deve rispettare pesi e dimensioni precise. In alcuni casi il trasporto della bicicletta può essere aggiunto anche in un secondo momento, ma controllate sempre in anticipo se ciò è realmente possibile.
Purtroppo le regole sul trasporto dei bagagli speciali possono variare da compagnia a compagnia (e tra l’altro subire dei cambiamenti anche da un anno all’altro), dunque vi suggeriamo di verificare con attenzione quali sono le condizioni di viaggio del vettore che avete scelto.
In linea generale queste sono sempre accortezze da ricordare:
- Sgonfiare le gomme per eliminare il rischio che possano scoppiare a causa della pressione esterna molto bassa. Per chi usa coperture tubeless suggeriamo di non sgonfiarle completamente, in modo da evitare che lo pneumatico si stalloni o il liquido sigillante possa uscire. Una pressione tra 0,5 e 1 bar scongiura questo rischio e non crea problemi in fase di volo.
- Attenzione alle bombolette di CO2, perché non tutte le compagnie le ammettono. In linea generale se ne possono trasportare un massimo di 2, ma se trovate addetti pignoli potrebbero chiedervi di toglierle e aprire l’imballo della bici per cercarle poco prima dell’imbarco potrebbe essere fastidioso. In caso di dubbio provate a contattare la compagnia prima del volo tramite mail e portate con voi la stampa della risposta.
- Dimensioni e peso massimo. E’ scontato, ma ricordiamo che le compagnie permettono il trasporto della bici solo se confezionata in un cartone o in una sacca. Pesi e dimensioni massime consentite variano in base al vettore, perciò non siamo in grado di darvi un’indicazione generale. In linea di massima, per la maggior parte delle compagnie il peso massimo consentito è di 30 o 32 kg.
- Niente e-bike. In aereo non si possono trasportare batterie con una capacità superiore a 160Wh. Questa regola mette fuori gioco praticamente quasi tutte le e-bike. Non ci sono problemi, invece, per le batterie di cambi elettronici, radar o ciclocomputer.
Non arrivare all’ultimo momento
Anche se avete rispettato tutte le regole richieste dalla compagnia aerea, potreste comunque imbattervi in qualche operatore vi chiede di eseguire un controllo.
Inoltre, per chi non è abituato a viaggiare con bici al seguito, ricordiamo che questa di solito non viene imbarcata al momento del check in, ma in una zona diversa dell’aeroporto e ciò vi richiederà del tempo extra.
Insomma, se trasportate la bici vi suggeriamo di arrivare in aeroporto in anticipo rispetto a quanto fate di solito, in modo da affrontare senza stress anche eventuali inconvenienti.
Assicurazione personale e per la bici
Shit happens, come dicono gli americani. Fate tutti gli scongiuri del caso, ma quando si viaggia (e non solo) gli inconvenienti possono accadere.
Se la bici è di valore può essere utile stipulare un’assicurazione sul bagaglio.
Inoltre, soprattutto se viaggiate fuori dall’UE, il consiglio è di attivare anche un’assicurazione sanitaria di viaggio, per evitare di trovarsi a pagare cifre esorbitanti in caso di piccoli infortuni o ricoveri in ospedale.
Il costo varia in base alle coperture, ai massimali, alla durata. Quando andiamo a testare bici all’estero la nostra redazione attiva l’assicurazione viaggio di Europe Assistance, ma le opzioni sono tantissime e dunque vi consigliamo di consultare il vostro assicuratore.
Metodi di trasporto
In linea di massima ci sono tre modi per trasportare la bici: borsa rigida, borsa semirigida, scatolone di cartone. Tutti hanno pro e contro.
La borsa rigida è probabilmente la soluzione più sicura, ma anche la più costosa. E’ molto pesante e a volte si rischia di superare il peso massimo previsto dalla compagnia, dovendo pagare un extra. Inoltre, e questo è forse l’aspetto più fastidioso, la bici va smontata quasi completamente. Ci vuole tempo e un po’ di manualità, soprattutto nel rimontarla una volta a destinazione, senza considerare che con i moderni manubri integrati la faccenda si complica ulteriormente.
La borsa semirigida, che vede in queste foto, è l’opzione intermedia.
E’ costosa, ma è molto più leggera della borsa rigida, garantisce un’ottima protezione e nella maggior parte dei casi richiede di smontare solo le ruote.
Lo scatolone di cartone è chiaramente l’opzione più economica, ma richiede di smontare la bici e spesso di ritagliare il cartone per rientrare nelle dimensioni massime della compagnia. Inoltre, è necessario conservarlo da qualche parte una volta arrivati a destinazione oppure organizzarsi per procurarsene un altro in loco. Può essere una soluzione se pensate di viaggiare con la bici una volta nella vita, o poco più.
Come preparare e imballare la bici
Veniamo al cuore dell’articolo, cioè l’imballo della bici.
Le foto che vedete fanno riferimento all’Elite Borson, un’opzione molto versatile, utilizzata anche da tanti team professionistici. Anzi, è stata sviluppata proprio ascoltando le esigenze dei Pro’.
E’ leggera (9,5 kg) e protettiva anche se non del tutto rigida, si adatta a ogni tipologia di bicicletta (strada e mtb), poiché accetta sia quick release che perni passanti da 15 o 20 mm e i punti di fissaggio possono essere spostati e adattati alla taglia della bici. Le dimensioni contenute ne fanno una valida opzione anche per i trasporti in van o autobus, specie quando va caricata insieme ad altre biciclette.
Inoltre c’è spazio per due coppie di ruote nelle apposite sacche da posizionare sui lati esterni.
Altro aspetto da non sottovalutare: quando non si usa si può ripiegare e occupa meno spazio di una borsa rigida.
Per le corrette modalità di utilizzo vi rimandiamo al video Elite che trovate qui sotto, ma vi possiamo dire che, a fare le cose con calma, non serve più di un quarto d’ora.
Al di là delle indicazioni specifiche relative a Elite Borson, qui sotto vi diamo qualche consiglio extra per un imballaggio ottima quando occorre trasportare la bici:
- Smontare i pedali è una delle prime cose da fare. Successivamente avvolgeteli in un panno o un po’ di pluriball e riponeteli nelle tasche interne o esterne che quasi sempre sono presenti nelle sacche, in modo da evitare che nelle fasi di carico e scarico possano sbattere sul telaio. Nel caso del Borson, se viaggiate con una sola coppia di ruote, potete usare la seconda sacca per riporre pedali, chiavi, scarpe e oggetti extra.
- Sull’Elite Borson non serve, ma se fosse necessario smontare la sella, segnate l’altezza precisa con del nastro isolante e poi procedete come per i pedali. Smontatela sempre e non abbassatela, perchè altrimenti rischiate di rigare il reggisella.
- Proteggete le parti delicate con cura, come manubrio, foderi della forcella, tubo orizzontale e obliquo. Vanno bene sia la gomma piuma che il pluriball. Prestate particolare attenzione ai foderi alti del carro, che sono delicati e sono i più esposti a urti.
- L’Elite Borson prevede già una protezione rigida per il cambio (foto sotto), ma proteggerlo ulteriormente con del pluriball non è una cattiva idea.
- Se avete una bici con freno a disco ricordate di mettere gli appositi distanziatori in plastica tra le pinze per evitare l’eccessiva fuoriuscita dei pistoncini. Se non li avete può andare bene anche un pezzo di cartone di spessore adeguato.
- Non è strettamente necessario, ma allentare leggermente le viti di fissaggio del manubrio e dell’attacco è un ulteriore accortezza per ridurre il rischio di danno. In caso di urto laterale violento, infatti, il manubrio o l’attacco si muoveranno leggermente attutendo il colpo.
- Se siete particolarmente precisi potreste fissare la catena sul fodero basso con una fascetta o del nastro adesivo in carta per evitare che sbatta durante il viaggio.
- Visto che la sacca non è pesante e c’è spazio extra, potete aggiungere del cartone ai lati, all’esterno delle ruote, per rendere la sacca ancora più rigida e protetta.
- Assicurate le cerniere di chiusura con dei lucchetti. La prudenza non è mai troppa…
- Verificate di avere tutte le chiavi necessarie per rimontare la bici e riponetele in una sacca o in una tasca per evitare che possano fare danni al telaio.
Consigli extra dai meccanici dei Pro’
Vi abbiamo già detto che Elite Borson è utilizzato da tanti team professionistici. Abbiamo contattato Matteo Cornacchione, meccanico della INEOS-Grenadiers, per avere qualche consiglio aggiuntivo da chi le bici le trasporta spesso:
“Utilizziamo questa sacca da ormai tre anni e non abbiamo mai avuto problemi durante i viaggi. L’unico accorgimento aggiuntivo rispetto a quanto previsto da Elite è quello di smontare il cambio, avvolgerlo in una protezione e fissarlo con del nastro adesivo o una fascetta sulla bici. E’ un’accortezza in più, che adottiamo solo se siamo presenti noi meccanici, non se i corridori viaggiano da soli.
Inoltre, bisogna fare attenzione agli oggetti extra che si mettono dentro la sacca, come scatole di barrette, casco, scarpe, che nelle fasi di carico potrebbero sbattere sul telaio provocando dei danni. In linea di massima andrebbe evitato, ma se non se può fare a meno è bene riporli in delle sacche morbide e proteggerle con gomma piuma o pluriball".
Prima di partire, fate qualche foto e pesate il tutto
Prima di iniziare a imballare la bici vi suggeriamo di fare alcune foto (o un video) alla vostra bicicletta, magari proprio di fronte al borsa da viaggio, per certificarne le condizioni. Potrebbero tornarvi utili in caso di danni durante il trasporto.
Infine, pesate la sacca in modo da essere sicuri di rientrare nei limiti previsti dalla compagnia. Se non avete una bilancia apposita, usate una classica bilancia: registrate il vostro peso e poi il vostro peso mentre sollevate la sacca. Per la cronaca, il peso finale della nostra sacca con dentro una Trek Emonda SLR, con l’aggiunta di pluriball e protezioni, è stato di 18 kg.
QUI trovate dimensioni e informazioni dettagliate dell'Elite Borson.
Il prezzo di listino è di 699 euro.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.