Consumo calorico in bici: come funziona e quanto è preciso il calcolo dei Garmin

Simone Lanciotti
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Consumo calorico in bici: come funziona e quanto è preciso il calcolo dei Garmin

Simone Lanciotti
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Il consumo calorico in bici è un parametro strettamente connesso a fattori metabolici, ambientali e tecnici (di cui voglio parlarvi in questo articolo), ma è anche indirettamente correlato al divertimento in bici.
Avere consapevolezza di quante calorie abbiamo consumato significa capire quante ne dobbiamo integrare durante la nostra uscita per “non finire la benzina” prima del tempo.
Per essere ancora più efficaci è bene prevedere il consumo calorico in base all'impegno previsto durante la nostra uscita. Previsione, questa, che può essere molto diversa in base al tipo di impegno (ad esempio gara o allenamento) e non riesce sempre in maniera precisa a chi è poco esperto.

La precisione della previsione è influenzata da diversi parametri, il cui monitoraggio a volte può sfuggire anche ai ciclisti più navigati.
Ma non ai dispositivi di ultima generazione, come gli Edge e gli sportwatch di Garmin.
Ecco perché il parametro del consumo calorico è un valore molto importante da controllare durante le nostre uscite.

In questo articolo, con la collaborazione di Matteo Bortesi di Garmin Italia (foto in basso), capiremo come viene calcolato e in che modo possiamo renderlo più preciso e attendibile.

Consumo calorico in bici: i parametri

Quali sono i parametri che entrano in ballo nel calcolo del consumo calorico in bici?
Sono molti, ma prima di tutto è cruciale che il nostro dispositivo conosca dati basilari come età, sesso, altezza e peso.
Dopo di che, indossando una fascia cardio, il dispositivo Garmin è in grado di ricevere altre informazioni importanti come battito cardiaco, frequenza di respirazione e variabilità della frequenza cardiaca, detta anche HRV.
Questi sono dati che una fascia cardio come la Garmin HRM Dual (foto in basso) riesce a leggere.

La frequenza di respirazione viene calcolata grazie ad un accelerometro posto all'interno della fascia stessa, che consente di contare le dilatazioni della gabbia toracica al minuto.
La variabilità della frequenza cardiaca (HRV) è un parametro che fornisce utili indicazioni sul nostro livello di recupero e tramite il quale è possibile dedurre le attività che il nostro metabolismo sta effettuando: in estrema sintesi, una variabilità bassa è tipica delle situazioni di stress o di momenti di elevato carico di lavoro, mentre una variabilità alta indica un momento di riposo o di digestione. QUI trovate una spiegazione più approfondita del concetto di HRV.
La HRV, quindi, dovrebbe stare all'interno di un dato intervallo di valori, che i dispositivi Garmin riconoscono.

Battito cardiaco e frequenza di respirazione permettono di ricavare informazioni sul consumo di ossigeno e così il calcolo delle calorie consumate inizia a diventare sempre più preciso.

Durante un'uscita in bici, poi, ci sono anche altri parametri esterni da tenere in considerazione, come la durata dell'attività, la temperatura ambientale, l’altitudine (e il dislivello coperto durante l'uscita) e, specialmente in estate, l'acclimatazione al calore e alla quota.
Con il contributo di questi ultimi parametri un dispositivo Garmin riesce a definire in modo piuttosto preciso e attendibile il consumo calorico in bici.
Ma si può fare di meglio...

Consumo calorico in bici: maggiore precisione

Come si fa a rendere il calcolo delle calorie consumate in sella ancora più preciso?
Oltre alla fascia cardio è possibile utilizzare un misuratore di potenza, tramite il quale un dispositivo Garmin riesce a conteggiare in modo preciso i watt applicati sui pedali, dedurre il VO2Max e l'energia consumata espressa in Kjoule.

E’ vero che bisogna tenere conto dello scarto in termini di efficienza energetica che esiste tra un atleta e l’altro, ma con il misuratore di potenza il calcolo delle calorie consumate arriva al massimo della precisione.

Altro dettaglio importante da considerare è la nostra condizione al momento dell'inizio dell'attività in sella.
Anche il più raffinato Garmin Edge 1050 non sa in che condizioni di fitness mi trovo prima di iniziare a pedalare, per cui per avere ancora più precisione nel calcolo delle calorie in sella può essere utile indossare uno sportwatch Garmin (cioè un dispositivo in grado di dialogare con la piattaforma Garmin Connect), tramite il quale gli Edge di più recente produzione riescono a capire meglio il nostro stato di forma in un determinato giorno e in un determinato momento della giornata (foto in basso).

Ma tutte queste informazioni sono davvero utili?
E, soprattutto, per chi lo sono davvero?
L'obiettivo di Garmin, e di questo articolo, è far sì che gli utenti imparino più velocemente a conoscersi. Perché conoscersi significa migliorare e commettere meno errori.

In fin dei conti conoscere il proprio consumo calorico in bici è importante proprio per non commettere l'errore di restare a secco di energia durante un'uscita o una gara.
Quindi, più dati si hanno a disposizione sulle proprie prestazioni e sul proprio stato di salute-benessere, più è difficile commettere l'errore di sopravvalutarsi e di incappare nella temuta "crisi di fame" (o crisi ipoglicemia).
I ciclisti più esperti sanno quanto possano costare cari alcuni errori di sopravvalutazione in bici...

Consumo calorico in bici: l'utilità degli alert

Le calorie consumate in bici vengono calcolate da un algoritmo proprietario di Garmin, per cui quando iniziamo un'attività in bici il nostro dispositivo sa che stiamo usando una bici azionata dalle nostre gambe.
Addirittura in Garmin Connect è possibile indicare il peso della bici in questione per rendere il calcolo delle nostre prestazioni ancora più preciso.

Ma cosa succede se sto usando una bici a pedalata assistita, che sia da strada, gravel o Mtb?
In questo caso è opportuno che il dispositivo Garmin sappia che stiamo facendo un'uscita con una bici elettrica: in questo modo l'algoritmo triplica la nostra resistenza e diluisce le nostre necessità di re-integrare calorie e liquidi.

In tutti i casi, il consiglio di Matteo Bortesi di Garmin Italia è quello di attivare sempre sul proprio dispositivo gli alert di idratazione e di alimentazione.
I pop-up che compaiono sul display sono molto precisi e, soprattutto, considerano i nostri dati, le condizioni ambientali e i parametri tecnici dell'uscita.
Un ottimo aiuto, specie per i ciclisti meno esperti, per non rimanere a secco di energie...

Sui dispositivi compatibili gli avvisi di alimentazione e idratazione possono essere attivati dal menù Impostazioni, all'interno di ogni singolo profilo attività sotto la voce Avvisi.

Ma in quale modo re-integrare le calorie?

Ovviamente c'è modo e modo di re-integrare le calorie e, specie nel caso di uscite impegnative o granfondo, è bene avere chiara in mente una strategia alimentare per la giornata.
Un conto è un'uscita di un'ora e mezza e un conto è stare in sella 5 o 6 ore, magari a ritmi elevati.
Un conto è optare per le "risorse del posto" (cioè un panino o un pranzo al ristorante) e un conto è re-integrare con prodotti specifici per l'attività sportiva.
Questo, però, sarà l'argomento di uno dei prossimi articoli...

Calorie e divertimento: come sono correlate?

L'obiettivo primario di questo articolo è sensibilizzare i ciclisti (compresi i più esperti) sull'importanza della strategia alimentare prima e durante un'uscita in bici.
Anche il dopo è importante, ma esula dallo scopo di questo articolo.

Avere energie adeguate per ciò che stiamo facendo dipende prima di tutto dalla nostra fisiologia e dal nostro livello di fitness e, poi, dall'attenzione con cui riforniamo il nostro organismo di calorie e di liquidi.
E' in questo senso che calorie (e anche acqua, certamente) e divertimento sono strettamente connessi fra loro: se siamo a corto di energie non riusciremo più a goderci a pieno l’uscita o, se siamo in gara, ad esprimere il massimo del nostro potenziale, con effetti negativi sul risultato. Senza considerare che una crisi di fame incide negativamente anche sulla lucidità e, dunque, sui rischi che si corrono in strada, specie in discesa. 

Tutte situazioni spiacevoli in cui il divertimento cala in modo netto.

Meglio quindi iniziare a considerare e a comprendere davvero cosa i dispositivi che abbiamo con noi (tanti o pochi che siano) ci dicono durante un'uscita e come possono aiutarci.
E magari, con un po' di curiosità, scoprire che questi display colorati sono in grado di darci anche altre informazioni utili.

Prima di chiudere vi invito a dare uno sguardo all'area del sito Garmin dove vengono spiegati tutti i parametri che i dispositivi Edge mostrano e il loro fondamento scientifico.

QUI tutti i nostri articoli, video e approfondimenti sul mondo Garmin. QUI invece quelli dedicati all'integrazione.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Dalla Mtb, alla bici da strada, passando per una e-Mtb e se capita anche una gravel bike. La bicicletta è splendida in tutte le sue forme e su BiciDaStrada.it, di cui sono il fondatore e il direttore, ci concentriamo sulla tecnica, sulle emozioni, sui modi per migliorarsi e soprattutto sul divertimento. Quello che fa bene al cuore, alle gambe e alla mente. Pedali agganciati!

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