Durante un’uscita in bici l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Una foratura, un piccolo guasto meccanico, una crisi di fame.
In questi casi è importante avere con sé tutto l’occorrente per poter effettuare un intervento d’emergenza e riprendere la pedalata.

Ovviamente stiamo parlando di inconvenienti piuttosto semplici, che si possono risolvere senza avere delle competenze particolari. Per faccende più complesse, purtroppo, non resta che telefonare e farsi venire a “recuperare”.

Gli oggetti utili da avere con sé sarebbero parecchi, ma ovviamente in bici dobbiamo fare i conti con la praticità e con l’ingombro.
Quindi è importante scegliere ciò che serve davvero e nelle dimensioni più ridotte possibili, purché questo non significhi una diminuzione della funzionalità.
Prima di procedere con la lista degli oggetti indispensabili, occorre ragionare su dove e come portali con sé.

Alcune cose possono essere infilate nelle tasche della maglia da bici, dividendo con ordine gli oggetti in base alla loro funzionalità tra le tre tasche posteriori.
Il sottoscritto, ad esempio, dedica una tasca al cibo, una a telefono, soldi e chiavi di casa, un’altra all’occorrente per le forature e ad eventuali capi d’abbigliamento d’emergenza.
Il resto degli accessori trovano posto nel borsellino sottosella o nella borraccia portattrezzi da collocare nel secondo portaborraccia.
Quest’ultima è una soluzione molto comoda, ma quando le giornate iniziano a farsi più calde lo spazio per una seconda borraccia d’acqua deve diventare una priorità.

Borsellino sottosella o borraccia portattrezzi permettono di "stivare" camera d'aria e piccoli attrezzi utili. Il resto può trovare posto nelle tasche posteriori della maglia.

A questo punto veniamo al nostro elenco:

1- Camera d’aria di scorta.
Indispensabile in caso di foratura. La consigliamo anche se utilizzate un sistema tubeless, poiché in caso di tagli o fori molto grossi il liquido o il “gonfia e ripara” potrebbero non essere sufficienti.
Controllate periodicamente le condizioni della camera di scorta e verificate di avere una lunghezza della valvola sufficiente rispetto all’altezza del cerchio che state usando.
Per proteggerla meglio e farla durare più a lungo vi consigliamo di avvolgerla all’interno di un sacchetto di nylon.

2- Pezze di riparazione per camera d’aria. In caso di giri molto lunghi il rischio di forature aumenta. Se avete spazio potete portare con voi anche una seconda camera d’aria di scorta, altrimenti un kit di pezze è più che sufficiente in caso di emergenza.
Se volete risparmiare spazio, potete scegliere le più “moderne” pezze autoadesive, che cioè non hanno bisogno di colla.
Per ogni evenienza potreste dotarvi anche di un pezzo di vecchia camera d’aria, da applicare all’interno del copertone in caso di veri e propri squarci.

3- Erogatore e Bombolette Co2. Costituiscono il modo più veloce e meno ingombrante per rigonfiare dopo una foratura. Vi consigliamo di avere sempre due bombolette (magari una nella borsetta sottosella e una in tasca) in caso di più di una foratura o di errore nell’utilizzo (eventualità non così infrequente).

4- Levagomma. Indispensabili per togliere il copertone. Alcuni pneumatici si riescono a montare e smontare “a mano”, ma  soprattutto nel caso di cerchi e gomme tubeless ready possono risultare davvero indispensabili. Ne esistono kit da due o tre, di ingombro minimo.

5- Pompetta. Di solito è un’alternativa alle bombolette di Co2, un po’ più ingombrante, ma più “sicura”, nel senso che è inesauribile. In caso di allenamenti molto lunghi, a parecchi chilometri da casa, vi consigliamo di averla con voi.
Per ridurre al minimo l’ingombro può essere applicata con gli appositi supporti sotto al portaborraccia.

6- Bomboletta “gonfia e ripara”. Un oggetto d’emergenza aggiuntivo utile per chi utilizza il sistema tubeless o il tubolare (in quest’ultimo caso è l’unico intervento possibile, prima della sostituzione del tubolare stesso). Per la camera d’aria la possibilità di riparazione è minimale e si riduce a fori di dimensioni davvero microscopici.
Anche in questo caso, se non volete un ingombro aggiuntivo nelle tasche, esistono degli speciali supporti per fissarla sul tubo reggisella.

7-Kit multitool. Un piccolo kit di attrezzi, o comunque una serie di chiavi a brugola, deve essere sempre con voi, soprattutto nel caso di allenamenti lunghi.
Evitate, se possibile, di tenerlo nelle tasche, poiché in caso di caduta (fate tutti gli scongiuri del caso) potrebbe diventare un oggetto pericoloso.
Cercate di inserirlo nel borsello sottosella o nella borraccia portattrezzi.
Oppure tenete conto di soluzioni interessanti come quella Syncros di cui vi abbiamo parlato nel video (e che vedete nella foto sotto), che permette di agganciare il kit multitool al secondo portaborraccia, con un aggravio di peso ridotto.
IMPORTANTE: sulle bici da corsa con freno a disco il perno passante è ormai diventato lo standard di riferimento. In alcuni casi il perno si può comunque smontare tramite quick release, ma in altri (come nella foto in basso) è indispensabile avere una chiave a brugola.
Per non restare a piedi in caso di foratura accertatevi di avere con voi la chiave giusta.

8- Smagliacatena. Passiamo già ad uno strumento che richiede un minimo di capacità di utilizzo. Il rischio di rompere la catena in bici da corsa è ridotto, quindi se non siete più che sicuri di saperlo usare ne potete fare a meno.
Da avere assolutamente, invece, in caso di uscite Gravel o viaggi in bici.

In allenamento, per avere tutti gli attrezzi a portata di mano, si può optare per un kit più completo, da tenere in una delle tasche posteriori. Ingombro e peso sono molto ridotti.

9- Soldi. Un sacchettino, meglio se impermeabile, con almeno 15-20 euro va sempre portato durante un’uscita in bici, soprattutto se di lunga durata. Oltre che per le soste al bar, qualche euro in più può tornare utile in caso di emergenze o interventi urgenti da fare alla bici, magari nel negozio che si incontra per strada.

10- Numeri utili e informazioni sanitarie. Oggi esistono degli specifici dispositivi elettronici in cui “stoccare” queste importanti informazioni. Altrimenti un foglietto di carta, da tenere ben protetto in una bustina impermeabile, svolge perfettamente il suo lavoro.
Il consiglio è di riportare i numeri di emergenza e alcune informazioni sanitarie che possono essere di fondamentale importanza per eventuali soccorritori (fate ancora tutti gli scongiuri del caso): malattie, allergie a farmaci, vaccini effettuati, ecc.

11- Stick per le punture degli insetti. Si tratta di un altro oggetto poco ingombrante e molto utile, soprattutto a partire dai mesi primaverili in poi.
Se sapete di essere allergici alle punture di alcuni insetti, non dimenticate mai i farmaci che possono salvarvi la vita.

12- Cibo. Per le uscite sotto le due ore, di solito, non è necessario portare niente.
In caso di giri più lunghi, invece, barrette, panini, frutta secca, un gel per la parte finale dell’allenamento non devono mancare.
Nei mesi invernali, in cui si bruciano molte più calorie del solito, meglio avere qualcosa in più, perché le crisi di fame sono sempre dietro l’angolo.
In alternativa, c’è sempre la sosta al bar…

13- Cellulare. Croce e delizia dei nostri tempi. Per goderci davvero l’uscita lo dovremmo lasciare a casa, ma può essere uno strumento molto utile in caso di emergenza.
Si potrebbe tenere spento, ma in quel caso non saremmo rintracciabili dai nostri familiari e amici in caso di comunicazioni urgenti.
La tecnologia, però, ci viene in aiuto: associando lo smartphone ai moderni ciclocomputer Gps (quasi tutti hanno questa funzione), possiamo vedere le notifiche di sms e chiamate sul display del ciclocomputer anche tenendo il telefono silenzioso.
In questo modo potremo decidere se, e a chi, rispondere oppure no…

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