La scritta TWI sulle gomme indica la presenza di un indicatore di usura del battistrada, che aiuta a capire quando è ora di cambiare lo pneumatico.

TWI, infatti, è l’acronimo di Tread Wear Indicator, che in italiano può appunto essere tradotto in Indicatore di Usura del Battistrada.
Presente sulla maggioranza delle gomme delle auto, è sempre più diffuso anche sui copertoncini da bici, anche se non tutti i brand lo adottano.

In genere, l’indicatore è rappresentato da un piccolo foro posto sul battistrada, proprio in corrispondenza della scritta TWI che si trova sulla spalla.
Finché il foro è visibile, significa che il battistrada è ancora utilizzabile.
Più si va avanti con i chilometri, meno il foro sarà evidente, in virtù dell’usura della mescola. Quando inizia a diventare difficile distinguere con chiarezza l’indicatore, è ora di cambiare lo pneumatico.

Quel foro, dunque, non è un difetto o un danno, ma un dispositivo utile per sfruttare al meglio una gomma.
Attenzione, però, perché a volte può rendersi necessario sostituire uno pneumatico anche se l’indicatore è ancora visibile...

Quanti chilometri dura una gomma da bici?

Stabilire a priori la durata chilometrica di una gomma da bici è praticamente impossibile, poiché influenzata da moltissimi fattori.
Primo tra tutti la struttura dello pneumatico stesso: le gomme da allenamento, ad esempio, sono dotate di un battistrada più generoso e quindi, in media, durano di più di quelle da competizione.

A questo si devono aggiungere altre variabili, come il peso del ciclista, la sezione della gomma, lo stile di guida, le condizioni della strada, ma anche il tipo di utilizzo (gara o allenamento). Lo stesso pneumatico, infatti, in gara sarà soggetto ad un’usura più rapida che in allenamento, poiché sottoposto a maggiore stress a causa di accelerazioni continue e frenate più brusche.

Al netto di tutte queste considerazioni, alcuni pneumatici da competizione possono arrivare a fine vita già dopo 1.000 chilometri, altri possono durare ben oltre 5.000 chilometri.

E se non c’è l’indicatore di usura?

Non tutti gli pneumatici da bici sono dotati dell’indicatore di usura.
In questi casi, per valutare quando è necessario sostituirlo, occorre controllare la forma del battistrada: quando comincia a diventare squadrata, significa che il livello di usura è alto e dunque è ora di cambiarli.

Pedalare con una gomma troppo consumata, infatti, non solo aumenta notevolmente il rischio di forature, ma può diventare anche poco sicuro. Una gomma squadrata non lavora come dovrebbe, garantisce meno impronta a terra in curva e quindi meno aderenza.

Nel caso di pneumatici con battistrada centrale non completamente slick (come ad esempio il Vittoria Corsa), è la stessa profondità degli intagli ad aiutare nel capire quando la gomma è usurata (un po' come succede nelle auto).

Attenzione a tagli e conservazione

I pneumatici moderni sono molto più robusti che in passato ed è sempre più frequente riuscire a portarli “a fine vita”. Tuttavia, a volte può rivelarsi necessario sostituirli prima che il battistrada sia completamente usurato, in modo da non comprometterne la sicurezza.

La prima cosa da controllare periodicamente è che non ci siano tagli o danni importanti (come bolle dovute a rottura delle tele) su battistrada o spalla. In caso contrario, soprattutto se la gomma è destinata ad un utilizzo in gara, è bene sostituirli. 

Ricordiamo che nel caso di gomme tubeless, se il taglio non è troppo grande, è possibile ripararlo.

Attenzione anche alla "conservazione" della gomma, sia che si trovi già montata sulla bici oppure ancora in garage.
Con il tempo, infatti, gli agenti atmosferici possono danneggiare la mescola, rendendola più dura e meno performante, anche se il battistrada non è ancora usurato.

Per garantirne la massima durata nel tempo, è importante tenere gli pneumatici lontani da calore e luce solare.
Ma ci sono anche altri aspetti da ricordare, di cui abbiamo parlato in modo approfondito in questo articolo:

Le gomme della bici hanno una data di scadenza?