La formazione norvegese Uno-X Pro Cycling Team sarà al via del Tour de France 2023 e correrà la Grande Boucle su bici Dare VSRu.
Dare Bikes è un marchio taiwanese fondato nel 2012 da Jerry Chen con l'intento di mettere a frutto anni d'esperienza maturata nelle vesti di terzista (OEM) per noti marchi europei ed americani.
L'obiettivo di Dare è quello di puntare all'eccellenza proponendo biciclette d'alta gamma caratterizzate da uno stilo accattivante e da soluzioni tecniche all'avanguardia.
C'è un retroscena piuttosto interessante che lega Dare Bikes al team Uno-X...
Dare ed il progetto Uno-X
La squadra norvegese che ha debuttato nel 2017 come formazione Continental non ha mai fatto mistero delle proprie ambizioni, ovvero, la conquista del World Tour. Il team ha presentato per il 2023 regolare richiesta all'UCI, ma tutte le 18 licenze erano già assegnate.
Il progetto scandinavo ha raggiunto il rango di UCI ProTeam nel 2020.
Un salto di categoria ha portato nel 2021 alla creazione dell'Uno-X Dare Development Team dedicato alla crescita ed all'accompagnamento nella massima serie del ciclismo di giovani talenti norvegesi e danesi.
Senza dimenticare la formazione femminile Uno-X Pro Cycling Team (il nome è il medesimo della squadra maschile) reduce dalla prima stagione nel Women's World Tour.
Dal 2018 Dare accompagna e fornisce le biciclette a tutte le formazioni. Qui si innesta un meccanismo "a matriosca".
Uno-X è un marchio di stazioni di servizio e rifornimento low cost presente in Norvegia ed in Danimarca.
Uno-X fa capo a Reitan Retail (divisione commerciale del gruppo Reitan AS) che gestisce 3.800 punti vendita attivi in diversi settori. Sono oltre 42mila i dipendenti tra Scandinavia e paesi baltici.
Uno-X è distributore esclusivo per l'Europa di Dare Bikes e qui il cerchio si chiude.
Facile a questo punto capire potenzialità, ambizioni e disponibilità economiche del progetto Uno-X con Dare (marchio fino ad oggi quasi del tutto sconosciuto) che intende conquistare la propria fetta di mercato nell'alto di gamma.
Dare VSRu in arrivo a fine gennaio
Dietro al sito darebikes.eu ci sono, dunque, uomini e donne Uno-X: vere e proprie teste di ponte tra Casa Madre (la sede è a New Taipei City), squadre e le richieste provenienti del mercato.
Al momento gli unici esemplari di bici Dare sono stati distribuiti per lo più in Norvegia, ma l'intenzione è quella di mettere a regime il canale di vendita (già attivo, ma con disponibilità pressoché nulle) entro il termine del mese di gennaio.
Lo impone il regolamento UCI: tutte le bici utilizzate in competizioni ufficiali devono essere disponibili per l'acquisto.
Acquisto che è e sarà esclusivamente diretto, via internet (B2C) anche in Norvegia, al contrario di quanto succede in Asia ed in Oceania dove sono presenti diversi punti vendita.
Gli ordini del mercato europeo continueranno ad essere gestiti direttamente dalla sede di Oslo di Dare Bikes EU.
Ancora da definire la strategia post vendita: non ci sono, ad oggi, accordi con negozi e centri assistenza. Dalla Norvegia tengono però a precisare che questo nodo verrà sciolto a breve.
Quella novità in mano a Kristoff...
Sono ben 112 le gli esemplari Dare destinati al ProTeam maschile composto da 28 corridori.
Solo uno di loro, al momento, ha in dotazione la novità 2023: la Dare VSRu 2.0. Stiamo parlando di Alexander Kristoff.
Il campione norvegese (foto sotto) in questi giorni si sta allenando a Gran Canaria con l'evoluzione della bici aero del marchio taiwanese.
Rispetto al modello VSRu ad oggi in gamma la versione 2.0 presenta:
- un nuovo manubrio integrato in fibra di carbonio (fino ad oggi il manubrio Vetox Ace era l'unica opzione disponibile, foto sotto);
- un tubo sterzo completamente rivisto;
- passaggi ruota più generosi.
Le premesse per far bene su ogni terreno (sportivo e commerciale) sembrano esserci.
Rimanete sintonizzati...
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Per maggiori informazioni: darebikes.eu
Foto in apertura: @darebikes
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.