Deda Gera Carbon o Gera Alloy?
Abbiamo messo sotto torchio le due ruote gravel firmate Dedaelementi.
Si tratta di due prodotti con caratteristiche strutturali simili, ma che si differenziano per il materiale del cerchio e di conseguenza per peso, prezzo e sensazioni di guida.
E, dunque, anche per tipologia di utente a cui si rivolgono.
Ormai lo sapete, perché ne abbiamo parlato spesso: le ruote sono il componente che più di tutti può influenzare le prestazioni di una bicicletta. Su strada quanto nel gravel.
In ambito gravel si è un po’ meno attenti alla prestazione fine a se stessa, ma c’è da tenere conto di altri fattori come la scorrevolezza, il comfort, la guidabilità. E una buona ruota può incidere positivamente su tutti questi aspetti.
Nel video qui sotto abbiamo parlato di tutto questo, dalle differenze tecniche, di peso alle impressioni in sella, sfruttando il confronto tra i prodotti Deda anche per trarre qualche conclusione valida a livello generale.
Se invece preferite la lettura, continuate sotto il video.
Il format del test
Per rendere più oggettivo possibile il confronto tra Deda Gera Carbon e Gera Alloy le abbiamo utilizzate entrambe con la stessa bici, ossia una Cannondale Topstone Carbon 2 L, e con stesse gomme, cioè le Schwalbe G-One R 700x40.
Le abbiamo usate a pressioni diverse e su percorsi molto eterogenei, dall’asfalto allo sterrato più estremo, al limite della Mtb.
Deda Gera Carbon o Gera Alloy: caratteristiche tecniche
Le Gera Carbon e le Gera Alloy condividono gli stessi mozzi e la stessa raggiatura.
I mozzi sono firmati Deda e realizzati in alluminio 6061 lavorato al CNC.
Il corpo ruota libera è dotato di 4 cricchetti indipendenti (leaf system) ed è disponibile in 4 differenti versioni (Shimano, Campagnolo, Campagnolo EKAR, Sram XDR).
I raggi sono 24 sia all’anteriore che al posteriore, realizzati in acciaio e con profilo leggermente aerodinamico. I nippli sono dotati di sistema ABS autobloccante, per garantire maggiore durata nel tempo.
La differenza sostanziale tra le due ruote sta nel cerchio.
Le Gera Carbon hanno un cerchio in carbonio che combina fibre ad alto modulo 3k e UD.
Il canale interno è da 23 mm, la larghezza esterna è di 29 mm, mentre il profilo è alto 32 mm. Può ospitare gomme tubeless o copertoncino di sezione compresa tra 28 e 50 mm.
Le Gero Alloy (novità 2022) hanno un cerchio in alluminio della serie 6000.
Il canale interno è sempre da 23 mm, mentre la larghezza esterna è di 28 mm.
Il profilo è da 25 mm, quindi molto basso, in modo da ridurre leggermente il peso. Proprio l’altezza contenuta del profilo ha suggerito ai tecnici Deda di adottare un profilo asimmetrico per ottimizzarne prestazioni e affidabilità, bilanciando le torsioni che si generano durante la pedalata e la frenata.
Può ospitare pneumatici tubeless o copertoncino di sezione compresa tra 28 e 57 mm.
Entrambe le ruote sono assemblate in Italia.
Qualche numero: pesi e prezzo
Le Deda Gera Carbon hanno un peso rilevato di 1.460 grammi, comprensive di nastro e valvole tubeless.
Le Deda Gera Alloy pesano 1.710 grammi, sempre comprensive di nastro e valvole tubeless.
Il delta, dunque, è di 250 grammi, quasi tutti collocati sul cerchio.
Le Gera Carbon costano 1.850 euro, le Gera Alloy 820 euro.
Sensazioni in sella e differenze principali
Le ruote hanno una struttura costruttiva simile e si differenziano sostanzialmente per forma e materiale del cerchio, anche se il canale interno è il medesimo.
Le principali differenze come abbiamo spiegato in modo più approfondito nel video, riguardano soprattutto il delta di peso, quasi tutto collocato sul cerchio, quindi in una zona periferica molto importante.
In soldoni, come era facile aspettarsi, le Gera Carbon aiutano tanto sui tratti particolarmente ripidi, ma anche quando occorre variare ritmo rapidamente. Nel gravel, di solito, non si è così attenti alle prestazioni (vedremo se le gare gravel prenderanno piede anche in Italia…), ma avere una ruota più performante può significare anche affrontare un viaggio o un'uscita con tanto dislivello faticando meno.
La maggiore leggerezza del cerchio, ad esempio, si apprezza parecchio in quei momenti in cui occorre rallentare tanto per superare ostacoli o tratti molto sconnessi e poi ripartire quasi da fermi, magari sul ripido.
In termini di comfort e guidabilità, invece, le differenze percepite non sono poi così significative.
Praticamente identica è anche la scorrevolezza, visto che i mozzi sono gli stessi, così come simile è la forma del cerchio. Proprio sulla scorrevolezza vale la pena spendere qualche parola in più, poiché si tratta di uno dei punti forti di entrambe le ruote.
I mozzi sono davvero ben fatti e ce ne siamo accorti appena montati in sella.
Per quanto riguarda la robustezza, le abbiamo messe a dura prova anche su percorsi molto sconnessi e con pressioni d’esercizio particolarmente basse. Durante il test non abbiamo rilevato nessun danno, se non dei piccoli segni estetici.
I moderni cerchi in carbonio ormai sono veramente robusti, ma è ovvio che per chi fa abitualmente gravel “estremo” una ruota da 1.850 euro potrebbe dare qualche patema d’animo. Come minimo, per salvaguardare di più il cerchio, sarebbe opportuno utilizzare delle mousse.
Dopo oltre un mese di utilizzo intenso non abbiamo riscontrato problemi nemmeno in termini di centratura.
E’ giusto ricordare che io peso 67 kg e che sotto questo aspetto anche il peso di rider e bici+bagaglio possono giocare un ruolo importante.
A chi le Gera Carbon e a chi le Gera Alloy
La Gera Alloy, a nostro avviso, è una ruota che può soddisfare le esigenze di un’ampia fetta di appassionati di gravel. E’ robusta, leggera quanto basta, adatta ad ogni utilizzo e con un buon rapporto qualità/prezzo. E quest'ultimo punto, obiettivamente, è uno di quelli che fa più la differenza.
Rappresenta l’upgrade ideale per le bici gravel di bassa e media gamma, diciamo fino ai 3.000 euro più o meno, ossia una buona parte di quelle vendute in Italia.
In questa fascia di mercato, infatti, troviamo spesso telai di qualità e una buona componentistica, ma ruote piuttosto economiche (con rare eccezioni).
Le Gera Alloy sono l’esempio concreto che per fare un salto in avanti in termini di prestazioni e divertimento non per forza occorre orientarsi su ruote in carbonio.
Le Gera Carbon si rivolgono ad un pubblico più di nicchia, anche in virtù del prezzo.
Sono ideali per chi vuole avvicinarsi alle gare gravel, e dunque deve guardare con più attenzione alle performance, oppure per chi desidera alleggerire in modo ancor più significativo una bici gravel di medio-alto livello. Tutto questo senza sacrificare l’affidabilità.
Il canale da 23 ne fa una ruota perfetta anche per l’uso all-road, ossia da montare su bici endurance con cui alternare asfalto e tanti chilometri di sterrato leggero, magari con una gomma stradale da 30 o 32 mm.
Per maggiori informazioni: dedaelementi.com/it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.