Ieri sull’arrivo di Villafranca Tirrena abbiamo assistito ad una delle volate più avvincenti degli ultimi mesi, con Demare e Sagan praticamente sulla stessa linea e Ballerini solo pochi centimetri più indietro.
Nonostante il fotofinish e le tecnologie a disposizione, anche i cronometristi hanno impiegato molto tempo ad ufficializzare l’ordine d’arrivo, a testimonianza che tra Demare e Sagan la differenza è stata davvero di pochi millimetri.
Alla fine primo il francese e secondo, ancora una volta Sagan.
Per lo slovacco ormai sembra quasi una maledizione…
Al di là del risultato torniamo ad analizzare i dati della volata, ancora una volta grazie alle informazioni fornite da Velon.cc.
Purtroppo Velon ha messo a disposizione solo i dati di Sagan e Ballerini, e non quelli di Demare.
Ma vista la differenza minimale tra Sagan e il francese della Groupama-FDJ possiamo immaginare valori molto simili tra loro.
I dati più interessanti sono 3: la velocità di percorrenza degli ultimi 12 secondi, i watt medi espressi negli ultimi 12 secondi ed i watt di punta.
Partiamo dalla velocità, che pur essendo un dato relativo, è forse quello che più impressiona e più è facile da confrontare con le proprie performance personali.
Sagan ha percorso gli ultimi 12 secondi della tappa alla velocità media di 68,3 km/h, con un picco a 68,8 km/h.
Ballerini ha fatto registrare una velocità media di 69,1 km/h e un picco a 70,2 Km/h, probabilmente negli ultimi metri, quando è uscito dalla ruota di Sagan e ha rimontato sullo slovacco e sul francese.
Sagan e Demare sono partiti quasi sulla stessa linea, quindi possiamo immaginare una velocità media molto simile tra i due.
Nonostante la velocità più alta, Ballerini è giunto terzo perché si deve tener conto che è partito dalla ruota di Sagan, quindi ha dovuto percorrere qualche metro in più.
Quello che è interessante notare, è che nel ciclismo moderno, per giocarsi la vittoria in una volata di gruppo, è indispensabile avere velocità di punta intorno ai 70 km/h, a volte anche di più.
Il tutto dovendo guidare la bici spalla a spalla con gli avversari.
Non proprio roba da tutti.
Passiamo ai watt.
Sagan ha espresso una potenza media negli ultimi 12 secondi di 1.000 watt, con un picco di 1.300 watt (probabilmente al momento dell’accelerazione iniziale).
Demare, presumibilmente, ha sviluppato un wattaggio simile: forse ha avuto un picco più basso (è stato meno esplosivo all’inizio dello sprint), ma è riuscito a mantenere la potenza costante fino alla linea di arrivo.
Ballerini ha fatto registrare 940 watt medi e 1.200 watt di punta (ma ne corso detta tappa, osservando il suo profilo Strava, abbiamo notato che ha toccato anche i 1.327 watt).
Avete notato che Ballerini ha sviluppato meno watt, ma è stato più veloce di Sagan? Perché?
Ovviamente è merito della scia.
L’italiano ha percorso la prima parte della volata a ruota di Sagan e per fare la stessa velocità ha dovuto esprimere meno watt.
Questo gli ha permesso di rimontare negli ultimi metri e la vittoria gli è sfuggita davvero per poco.
L’ultima analisi riguarda il wattaggio di picco, che per velocisti di livello mondiale ci sembra un po’ basso.
Per intenderci, Van Aert, al termine della Sanremo, ha fatto registrare 1.520 watt di picco.
Tuttavia, c’è da considerare che dalla salita di Portella Mandrazzi in poi, la tappa è stata molto tirata, con l’obiettivo principale di non far rientrare Gaviria, uno dei grandi favoriti.
L'alto ritmo avrà sicuramente portato i velocisti a sprintare con le gambe stanche e non nelle migliori condizioni.
I dati sono estrapolati da: velon.cc
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.