Luca, tramite mail
Buongiorno a tutti,
Ho comprato da poco una gravel, una Trek Checkpoint. Al momento la sto usando con camera d’aria, ma cerchi e gomme sono già Tubeless Ready.
Visto che sto sentendo pareri discordanti, volevo chiedere qual è la vostra opinione in merito.
Meglio continuare con la camera d’aria o usarla in versione tubeless.
Premetto che faccio giri con fondo misto, in cui alterno piuttosto spesso asfalto e sterrato.
Grazie.
Risponde Nicola Checcarelli
Ciao Luca e grazie della domanda, che vista la diffusione del gravel riding può sicuramente interessare altri lettori.
L’uso della gomma tubeless, che è ormai consolidato da tempo nel mondo della mtb, si sta diffondendo velocemente anche sulle altre tipologie di bici.
Su strada il dibattito è ancora aperto, perché nonostante gli innegabili vantaggi del tubeless, la praticità della camera d’aria dice ancora la sua (abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo).
Nel mondo gravel, invece, ci sentiamo di consigliarti l’utilizzo della configurazione tubeless, poiché i vantaggi sono importanti e ben più numerosi degli svantaggi.
Li analizziamo velocemente qui sotto, ricordando che anche sulle bici gravel ha iniziato ad affacciarsi una terza soluzione (già diffusa in ambito mtb), cioè la mousse.
Forse è ancora presto per parlarne, ma sicuramente sarà un argomento su cui tornare.
PERCHE’ MONTARE IL TUBELESS SULLA BICI GRAVEL
- Riduzione esponenziale del rischio di pizzicature
A nostro avviso è il vantaggio più grande del tubeless in ambito gravel.
Per affrontare tratti sterrati, soprattutto se con fondo duro o sconnesso, senza avere la sensazione di stare dentro un frullatore, è necessario utilizzare pressioni basse.
Con la camera d’aria, pur rimanendo nei range di gonfiaggio previsti dal produttore degli pneumatici, il rischio di pizzicatura nei tratti sterrati e veloci è altissimo.
Con il tubeless il problema è azzerato.
- Riduzione del rischio di forature
Quando si lascia l’asfalto il rischio di forature microscopiche dovute a piccoli sassi o a spine aumenta parecchio.
Il tubeless non elimina del tutto il problema, ma lo riduce in modo significativo, poiché i piccoli fori, in genere, si "autoriparano" grazie al liquido sigillante.
Ovviamente il tubeless non vi mette al riparo da tagli o squarci, perciò non dimenticate mai di portare con voi una camera d’aria di riserva e un kit di emergenza.
- Possibilità di usare pressioni più basse
La gomma tubeless permette pressioni di esercizio molto più basse della camera d’aria, senza sacrificare troppo la scorrevolezza quando si pedala su tratti di asfalto.
Questo garantisce un maggiore comfort sullo sconnesso (apprezzato soprattutto da chi fa lunghe uscite o viaggi in bici), oltre che un miglioramento della trazione e della tenuta in curva.
PERCHE’ NON MONTARE IL TUBELESS SULLA BICI GRAVEL
- Praticità in caso di foratura
Il tubeless riduce il rischio di forature, ma non lo elimina del tutto.
Nel malaugurato caso in cui vi troviate a dover utilizzare la camera d’aria per tornare a casa, l’operazione può rivelarsi un po’ più complessa rispetto all’uso di una gomma e di un cerchio “tradizionale”.
E’ necessario, infatti, togliere la valvola e soprattutto conoscere la tecnica per montare e smontare lo pneumatico dal cerchio. Oltre che un po’ di forza in più.
Anche se in realtà l’operazione può rivelarsi più o meno difficile in base al tipo di pneumatico e all’abbinamento cerchio/pneumatico utilizzati.
- Perdono pressione se usati raramente
Il tubeless non è la scelta ideale per chi usa la bici raramente.
Con la bici ferma in garage, infatti, nonostante l'uso del liquido sigillante si può verificare una costante perdita di pressione che, alla lunga, può far stallonare la gomma dal cerchio.
In questo caso sarà necessario effettuare dall'inizio tutta la procedura di montaggio (ve l'abbiamo mostrata in questo video), che necessariamente richiede un compressore o una pompa con camera di accumulo pressurizzata (come quella nella foto in basso) per far tallonare il tubeless.
Se avete trovato interessante questo articoli, QUI trovate altri contenuti che parlano del tubeless pubblicati su BiciDaStrada.it
La foto in apertura è di Matt Wragg
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.