Il freddo alle mani in bici è una delle maggiori problematiche vissute dal ciclista nella stagione invernale.
I guanti invernali diventano uno degli accessori più importanti per far fronte a questo problema e affrontare temperature rigide, umidità e vento gelido.
In questo articolo vogliamo approfondire proprio questo argomento, parlando di come sono fatti i guanti invernali, ma soprattutto di come sceglierli.
Per fare la scelta giusta, però, vi sono almeno un paio di fattori soggettivi da tenere in considerazione:
- il clima nella zona di residenza, poiché il nostro paese ha temperature e condizioni meteo molto diverse;
- la nostra sensibilità al freddo, dovuta in particolare dalla circolazione sanguigna.
COME SONO FATTI
I guanti invernali da ciclismo, come un po’ tutto l’abbigliamento tecnico per la bici, si sono evoluti notevolmente negli ultimi anni.
Tessuti tecnici come Gore-Tex, Polartec e pelle sintetica per la parte esterna.
Imbottiture sempre più esigue per essere meno ingombranti, mantenendo calde la mani.
Cerniere con zip per facilitare la calzata, e inserti in silicone per aumentare il grip con il manubrio.
Senza dimenticare l’attenzione riposta nel rendere fruibile lo smartphone senza togliere il guanto.
Le caratteristiche principali che un buon guanto invernale deve avere sono essenzialmente queste:
- protezione dal vento
- impermeabilità all’acqua
- isolamento termico
- traspirabilità
- leggerezza
- ingombro non eccessivo e facilità nell’indossare e togliere
QUALI SCEGLIERE
E’ arrivato il momento di scegliere il guanto che fa per noi.
Per semplicità, dividiamo i guanti invernali in 4 categorie, classificate in base al range di temperature di utilizzo. Su questa base proviamo a consigliarvi qual è il guanto più adatto.
12/20 GRADI
Guanto traspirante e leggero per giornate miti, che non è raro trovare d'inverno nel Sud Italia.
Deve essere leggero, traspirante e confortevole, insomma quasi una seconda pelle.
Possiamo andare dagli intramontabili guanti in maglia sintetica a quelli realizzati in fibre sintetiche, sottili ed elasticizzati.
Sono pratici da indossare e togliere ed occupano poco spazio nelle tasche posteriori.
Molto indicati anche se si partecipa a gare o allenamenti ad alta intensità.
Come vedremo più avanti, è un capo utile da avere nel guardaroba, poiché può essere utilizzato anche come sottoguanto nelle giornate più fredde.
5/12 GRADI
Guanto con protezione al vento e all’acqua, ma anche con buona vestibilità, per giornate con temperature dal fresco al freddo, magari con forte sbalzo termico.
In pratica, le condizioni più frequenti durante i "nostri" inverni.
In questo caso ci sentiamo di consigliare dei guanti in neoprene in caso di pioggia o umidità, o con rivestimento esterno in materiali tecnici e imbottitura interna leggera se non vi è rischio pioggia.
Quelli in neoprene sono poco ingombranti e offrono un'ottima sensibilità.
Di contro, sono più difficili da indossare e fanno sudare un po', specie quando la temperatura si alza.
Questi guanti funzionano come una muta subacquea, il calore delle mani scalda quella leggera condensa che si forma all’interno per mantenere le mani calde.
Il guanto tecnico con interno garzato o felpato è più spesso, ma generalmente si riesce ad indossare e togliere con più facilità perché dotato di cerniere per aprirli e chiuderli.
Da preferire per giornate serene e forte sbalzo termico.
-5/5 GRADI
Il gioco si fa duro e in queste condizioni la scelta migliore è il guanto anti-vento e anti-pioggia con buon isolamento termico per giornate fredde e umide
Parliamo dei guanti tipicamente invernali, quindi rivestiti con membrane tecniche e imbottiti con tessuti termici.
In genere, questi guanti sono più ingombranti a causa dell’imbottitura necessaria per garantire l'isolamento, ma diventano necessari per temperature a cavallo dello zero.
-5/-10 GRADI
Sono condizioni estreme, che per fortuna non dobbiamo affrontare spesso durante l'inverno. Chi non vuole rinunciare a uscire neanche in queste giornate dovrà optare per un guanto con spiccato isolamento termico e buone capacità di impermeabilità, anche a costo di sacrificare la vestibilità e la sensibilità.
Si tratta di guanti che permettono di andare in bici con climi estremi o adatti a chi soffre particolarmente il freddo alle mani.
DI QUANTI GUANTI ABBIAMO BISOGNO?
Purtroppo non esiste un guanto "tuttofare" adatto per ogni situazione.
Il guanto leggero e traspirante non potrà mai tenerci le mani al caldo in pieno inverno, così come il guanto più strutturato e tecnico ci farà sudare eccessivamente se le temperature non sono abbastanza basse.
Per combattere il freddo alle mani in bici il nostro consiglio è di avere almeno 2 tipologie diverse di guanto, da indossare in base al clima e alla nostra sensibilità al freddo.
Una buona base di partenza potrebbe essere il guanto 5°/12°.
E’ il guanto intermedio, un buon mix tra tutte le caratteristiche principali sopra esposte, che può essere "rinforzato" con l'utilizzo di un sottoguanto sottile (meglio se in lana merino) quando le temperature sono ancora più basse.
Se invece nella nostra zona il clima è particolarmente umido si può optare per il guanto in neoprene, che lascia libertà di movimento e riesce ad essere efficace con temperature di poco superiori allo zero.
La scelta del secondo guanto è più difficile.
Se viviamo in una zona con clima mite, il guanto 12°/20° non può mancare nel nostro armadio.
E' pratico e leggero e, come dicevamo qui sopra, può essere utilizzato anche come sottoguanto, garantendo protezione e versatilità. In salita, ad esempio, si può togliere il guanto pesante per evitare di sudare, per poi indossarlo prima di iniziare la discesa.
Diciamo che in gran parte d'Italia, con un guanto di questo tipo e uno 5°/12° si può affrontare bene quasi tutto l'inverno.
Se invece pedaliamo in zone molto fredde e ventose dovremo optare per il guanto -5°/5° o -5°/-10°.
Sono i guanti economicamente più dispendiosi, ma ci permetteranno di godere appieno delle nostre pedalate invernali...
Se oltre al freddo alle mani, soffrite anche di freddo ai piedi, date un'occhiata all'articolo qui sotto:
Scarpe invernali o copriscarpe con calzino pesante? Quale scegliere...
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Sull'autore
Emanuele Marianeschi
Pedalo dall’età di 9 anni e ho fatto della bici la mia passione. La mia prima gara in BMX, poi tanti anni passati inseguendo il sogno del professionismo su strada. Negli ultimi anni nelle categorie amatoriali ho trovato il mio equilibrio tra lavoro, famiglia e passione. Sono alla costante ricerca di nuove esperienze perché la bici mi piace interpretarla a 360 gradi. Con bicidastrada.it vorrei portarvi in sella con me e trasmettervi il mio amore per il ciclismo