Avete domande o curiosità sulla bici da strada?
Non riuscite a capire quale sia la taglia giusta del telaio?
Oppure non sapete quale tipo di ruota faccia per voi?
Ecco, questo è il posto giusto per iniziare a trovare le risposte.
Un esempio delle domande che pubblicheremo sul nostro magazine lo trovate di seguito e se volete porci le vostre di domande, scrivete a: redazione@bicidastrada.it
Freni a disco oppure freni tradizionali?
Quale sistema è meglio?
Chi dovrebbe scegliere i freni a disco e chi, invece, i freni “rim brake”?
Risponde Simone Lanciotti
I freni tradizionali sono anche chiamati in inglese “rim brake” perché i pattini freno agiscono direttamente sul cerchio e fino a qualche anno fa hanno rappresentato l’unica soluzione possibile in fatto di dispositivi frenanti sulle bici da strada.
Da qualche anno, come saprete, sono comparsi i freni a disco che, sfruttando l’esperienza maturata in campo Mtb e adeguando potenza e facilità d’uso al mondo road, stanno diventando sempre più popolari.
Quale sistema è meglio?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, perché occorre prima di tutto identificare la tipologia di uso che se ne fa.
Ad esempio, vi capita spesso di affrontare discese lunghe e veloci?
Di pedalare su terreni sporchi o bagnati?
Avete già confidenza con il freno a disco (Mtb o moto) e vi piace quel feeling in frenata?
Siete di corporatura robusta?
Oppure, cercate una bici super leggera?
Avete necessità di un cambio ruote super veloce?
Siete molto leggeri per cui non occorre troppa potenza frenante?
Non vi piace il modo in cui i freni a disco cambiano l’estetica della bici?
Tutte queste domande identificano delle situazioni ben particolari e che legittimano l’adozione del freno a disco oppure del freno tradizionale.
Al momento non si può dire che uno sia meglio dell’altro in assoluto.
Però è possibile identificare degli scenari, situazioni, utilizzi che portino a preferire l’uno piuttosto che l’altro.
QUANDO E' MEGLIO IL FRENO A DISCO?
La maggiore potenza frenante diventa sempre più facilmente gestibile e a confermarlo è anche l’ultima edizione dello Shimano Dura-Ace che nella sua ultima generazione si candida a diventare uno dei riferimenti in ambito road.
Il freno a disco idraulico a doppio pistoncino richiede meno sforzo sulla leva, facilita la guida della bici, riduce gli spazi di arresto (in tal caso, però, è cruciale avere gomme di ottima fattura), non teme il bagnato, resiste meglio al surriscaldamento (e non genera stress termici per gomme o tubolari), se si rompe un raggio il cerchio non sfrega sui pattini e, infine, il sistema frenante a disco è diventato anche molto leggero.
Rimane ancora un margine di 200-300 gr complessivi a favore del freno tradizionale, ma c’è da aspettarsi migliorie e poi non va dimenticato che il freno a disco appesantisce la parte centrale della ruota (cioè il mozzo), ma alleggerisce la parte periferica (il cerchio non ha la pista frenante), ossia quella che più incide nei cambiamenti di traiettoria e velocità.
Quindi, c’è anche un vantaggio di carattere dinamico.
Un’ultima considerazione riguarda l’abbinamento, molto frequente, fra freno a disco e perno passante: ciò genera sia un vantaggio di rigidità strutturale dell’insieme ruota-telaio (già introdotto e apprezzato in ambito Mtb), sia una complicazione in più in fase di cambio della ruota.
QUANDO E' MEGLIO IL FRENO RIM BRAKE?
Il freno tradizionale è ancora il più apprezzato in ambito agonistico (e parliamo di agonismo professionistico) perché l’assistenza in corsa è tarata, ad oggi, per ruote, freni e telai compatibili con questa tipologia di freno.
Insomma, i pro’ in gara non lo usano sempre anche per questa ragione, anche se c’è da attendersi dei cambiamenti in tal senso.
I vantaggi che il freno tradizionale dà si riscontrano soprattutto in termini di leggerezza, maggiore rapidità nello smontaggio-montaggio delle ruote e assenza di micro sfregamenti fra pattino e pista frenante.
Sebbene questi ultimi due punti, in realtà, siano opinabili, il freno tradizionale rimane ancora la scelta preferita da parte di chi è attento alle prestazioni (perlopiù) in gara e alla leggerezza complessiva della bici.
Le prestazioni in frenata del rim brake sono migliorate molto con l’arrivo dei caliper a doppio pivot, ossia quelli con attacco diretto, e questo rende i rim brake ancora validi sulle bici da strada.
E se sto per comprare una bici nuova?
Il trend attuale è molto orientato verso i freni a disco, al punto che la gamma di ruote, mozzi e cerchi specifici sta aumentando costantemente.
Oggi, infatti, è possibile allestire una ruota superleggera sia per freni a disco, sia per rim brake, con differenze di peso davvero minime.
Oggi, quindi, se state valutando di cambiare bici è bene quanto meno valutare questo nuovo sistema frenante che implica cambiamenti sostanziali anche per telaio, ruote e comandi cambio-freno.
Esistono alcune bici, come la Wilier Cento10NDR, che prevedono la duplice opzione disco-tradizionale, proprio per facilitare il passaggio da un sistema frenante all’altro.
Di sicuro, però, il freno a disco è destinato ad una evoluzione maggiore rispetto a quella del rim brake, anche in ottica di assistenza in gara, facilità di smontaggio-montaggio ruote, prestazioni in frenata e leggerezza.
Chi ne scopre i benefici, difficilmente lo abbandona, così come è vero che non tutti i ciclisti hanno realmente bisogno della potenza di un freno a disco.
Insomma, il dibattito è ancora aperto e su questo argomento torneremo senz’altro.
Nel frattempo vi invitiamo a leggere i nostri approfondimenti sulle varie tematiche tecniche della bici da strada
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Dalla Mtb, alla bici da strada, passando per una e-Mtb e se capita anche una gravel bike. La bicicletta è splendida in tutte le sue forme e su BiciDaStrada.it, di cui sono il fondatore e il direttore, ci concentriamo sulla tecnica, sulle emozioni, sui modi per migliorarsi e soprattutto sul divertimento. Quello che fa bene al cuore, alle gambe e alla mente. Pedali agganciati!