Gare di ciclismo sempre più pericolose? Sentite cosa dice Froome

Nicola Checcarelli
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Gare di ciclismo sempre più pericolose? Sentite cosa dice Froome

Nicola Checcarelli
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Gare di ciclismo sempre più pericolose?

Dopo le prime tappe del Tour de France 2021 si è riaperto il dibattito su questo argomento e i corridori hanno organizzato anche una piccola protesta (pur sembrando che non tutti fossero davvero d’accordo).
A cosa sono dovute tutte queste cadute? Si cade più di una volta?

Sull’argomento è intervenuto anche Chris Froome attraverso un video pubblicato sul suo canale YouTube, che vi postiamo qui sotto.




Il britannico della Israel Start-Up Nation, suo malgrado, è stato uno dei corridori coinvolti in una delle maxi cadute della prima tappa.
Niente di rotto, ma tante botte che lo stanno facendo soffrire, anche se nel video racconta di sentirsi ogni giorno leggermente meglio.

Froome lascia intendere che le gare di ciclismo, specie il Tour de France, stanno effettivamente diventando sempre più pericolose, ma non è così semplice porre rimedio alla situazione.

Gare di ciclismo sempre più pericolose

Gare di ciclismo sempre più pericolose

In alto Roglic completamente incerottato dopo la caduta. Qui sopra il fianco di Chris Froome

Sottolinea che si fa un gran parlare di sicurezza in gara di questi tempi, sia da parte dei corridori che da parte dell’UCI, ma le cadute sono parte di questo sport.

Le responsabilità, secondo Froome, sono da dividere tra organizzatori e corridori.

“Tutti vogliono stare davanti e spingono forte per portarsi in testa al gruppo.
"I corridori di classifica cercano di rimanere nelle prime posizioni, altri team vogliono la loro occasione per vincere una tappa o prendere la maglia gialla. La tensione sale e le cadute sono inevitabili”.

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Per Froome, ovviamente, anche il percorso gioca un ruolo determinante nel far salire la tensione: “I percorsi tecnici e complicati, ricchi di curve e punti pericolosi, aggravano la situazione e fanno salire ancora di più la pressione, poiché tutti sanno che in quei frangenti è determinante lottare per rimanere nelle prime posizioni”.

“Il 50% dei corridori di classifica si è dovuto ritirare o comunque non può più lottare per la maglia gialla. E’ un peccato per chi si è fatto male, ma anche per lo spettacolo e per il pubblico”.

Qui sotto trovate un altro articolo in cui abbiamo parlato del perché al Tour si cade così tanto: 

Ma perché al Tour si cade così tanto?



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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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