Giant TCR 2024 contro TCR 2021: cosa cambia davvero in sella?

Daniele Concordia
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Giant TCR 2024 contro TCR 2021: cosa cambia davvero in sella?

Daniele Concordia
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La Giant TCR 2024 ve l'abbiamo presentata a marzo e in occasione del lancio ufficiale avevamo avuto modo di fare un giro con il modello Advanced Pro 0 Di2 e fornirvi i primissimi feedback sulle sensazioni di guida.

Al termine di quel breve giro, però, ci eravamo promessi di provarla meglio, per darvi più informazioni e anche per metterla a confronto con il modello 2021 che avevamo a casa.
Dopo diversi mesi, durante i quali abbiamo toccato con mano e provato a lungo anche la Giant TCR 2024, siamo pronti a dirvi cosa cambia davvero, nel design e nelle varie situazioni di guida.

Estetica e dettagli telaio

Dal punto di vista costruttivo i telai TCR differiscono molto in base al modello.
Il TCR Advanced SL è completamente nuovo, realizzato con un processo di produzione inedito e decisamente più leggero del precedente. Purtroppo, però, non è stato possibile provare una bici con questo nuovo telaio, quindi l'oggetto del test rimane il modello Pro 0, che in fin dei conti è quello più appetibile anche come rapporto qualità-prezzo.

Il telaio TCR Advanced Pro, così come l'Advanced, è realizzato con la stessa tecnica costruttiva del precedente modello (Modified Monocoque Construction) e il materiale è sempre l'Advanced Composite.

Per questo motivo, il peso del telaio nei modelli “non SL” è quasi identico, quello che cambia è il design dei tubi. Con l'obiettivo di offrire delle migliori prestazioni aerodinamiche, più stabilità e un passaggio dei cavi più moderno, Giant ha cambiato tutte le forme, senza però stravolgere la linea generale.

La zona anteriore ha una forma più affusolata, con una scatola di sterzo “D-shape” che segue le linee della nuova forcella e permette il passaggio dei cavi all'interno della serie sterzo: il cambiamento estetico (e funzionale) più importante riguarda proprio l'integrazione dei cavi, che gli appassionati di Giant aspettavano da tempo.

Procedendo verso il posteriore, si notano i tubi obliquo e orizzontale più squadrati e massicci. Anche la zona del movimento centrale ha questa caratteristica, che punta a migliorare la reattività e la stabilità complessiva del telaio.

Cambiano decisamente anche le forme del reggisella e del tubo piantone: sulla nuova TCR hanno un design a D, con parte piatta posizionata posteriormente, mentre piantone e reggisella della vecchia TCR sono più affusolati, con parte anteriore più larga e parte posteriore più spigolosa.

Un'altra differenza importante riguarda i foderi alti del carro, che nella zona di giunzione con il tubo piantone sono più sottili e non presentano il fazzoletto di rinforzo che c'era sul modello 2021.

L'alleggerimento della zona posteriore compensa l'aumento di peso irrisorio che c'è stato nella zona anteriore a causa dell'integrazione dei cavi, di conseguenza il peso del telaio TCR Advanced e Advanced Pro resta invariato (circa 800 grammi, come vedete dalla tabella in basso).

Come sui precedenti modelli, la forcella dei modelli Advanced è leggermente più pesante (circa 50 grammi), il resto è identico.
In sostanza, esteticamente la Giant TCR 2024 è più moderna e più aerodinamica, per via dei cavi integrati e delle forme rivisitate, ma i materiali e il peso del telaio sono gli stessi.



Geometrie e assetto in sella

Le geometrie della Giant TCR 2024 sono identiche a quelle della TCR 2021, per questo motivo ho chiesto a Giant di montare sulla bici test un attacco da 100 mm al posto di quello da 90 mm, presente di serie sulle bici taglia S, in modo da riproporre esattamente le misure della mia bici.

L'unica cosa diversa, che in parte influenza l'assetto in sella, è la nuova piega Contact (SLR o SL in base al modello) con flare di 11°, che sulla taglia S è larga 37 cm nella parte alta e 39 cm nella parte bassa.

Sul modello precedente era montata una piega tradizionale larga 40 cm, che offriva un appoggio delle braccia più ampio e quindi una posizione meno aerodinamica.
Qui entra in ballo anche il gusto personale, ma io ho apprezzato l'upgrade fatto da Giant sulla TCR 2024.

Qui sotto, le geometrie della Giant TCR 2024 e 2021:

In salita

In salita ho avvertito subito il peso inferiore e una maggiore reattività della Giant TCR 2024.
Ma bisogna fare una premessa: sebbene i telai della vecchia e della nuova TCR siano molto simili a livello di peso (a parte i 60 grammi in più sulla forcella), la mia bici ha un allestimento meno pregiato, che inevitabilmente incide sul peso totale.

La TCR Advanced Pro 0 2024 in taglia S pesa 7,2 kg senza pedali, mentre la mia TCR Advanced 1 2021 pesa circa 7,7 kg senza pedali nella sua configurazione originale. Ma a mio avviso non è solo questo a fare la differenza.

La maggiore reattività in salita è in gran parte legata alle nuove ruote Giant SLR 0 con raggi in carbonio, infatti, anche con altre ruote da gara che ho acquistato a parte (100 grammi più leggere delle SLR 0, che portano la mia TCR a 7,5 kg con pedali inclusi) non ho avvertito la stessa prontezza nei rilanci, dovuta prevalentemente ai raggi in carbonio che rendono la bici davvero scattante.

Quindi, la Giant TCR 2024 nei modelli allestiti con ruote più economiche è meno performante in salita?
Non è proprio così, perché un miglioramento sul fronte della reattività c'è stato anche sul telaio, ma il vantaggio più avvertibile “a sensazione” è quello offerto dalle nuove ruote, che sono di un livello decisamente più alto.

In discesa

Anche in discesa le ruote incidono molto sul comportamento della bici, ma in senso meno positivo, perlomeno per i miei gusti.
I raggi in carbonio rendono la ruota più rigida lateralmente e meno capace di assecondare la pendenza dell'asfalto in curva, quindi bisogna guidare la bici in modo più preciso e deciso. Dopo qualche uscita ci ho preso la mano e non ho fatto più caso a questa differenza, ma devo ammettere che all'inizio ero un po' spiazzato.

In compenso, la Giant TCR 2024 mi è sembrata più stabile alle alte velocità, soprattutto sul dritto. Credo che questa sensazione sia dovuta al design e alle caratteristiche della zona di sterzo, che rendono l'anteriore più aerodinamico e meno “ballerino”.
La mia TCR 2021 tende a perdere un po' di stabilità quando si scarica il peso dal manubrio, mentre quella nuova la mantiene anche togliendo le mani per prendere qualcosa in tasca.

Nelle altre situazioni, ovvero sul misto e nelle curve non troppo tecniche, le prestazioni tra le due bici sono molto simili.
Un cenno finale va fatto sulle nuove gomme Cadex Race GC da 28 mm, che essendo molto flessibili (carcassa da 240 TPI) ed avendo una mescola piuttosto morbida offrono tanto grip e un ottimo assorbimento delle vibrazioni.

In pianura

La Giant TCR 2024 non è una bici da passistoni, ma le migliorie sul fronte dell'integrazione e dell'aerodinamica la rendono più “silenziosa” e performante in pianura.
Inoltre, il nuovo manubrio Contact SLR con parte superiore più stretta permette di assumere una posizione più efficiente alle alte velocità (a patto di riuscire a stare bassi).
Non credo ci sia altro da dire sulle prestazioni in pianura, anche perché io (63 kg) non sarei il tester ideale 😬

Prezzo

Nel 2021 la Giant TCR Advanced Pro 0 (che avevamo testato) costava 4.999 euro, che era un prezzo veramente eccezionale per una bici già dotata di cerchi in carbonio e misuratore di potenza Power Pro.

Con gli anni i prezzi sono saliti e lo scorso anno lo stesso modello (con cavi a vista, per intenderci) costava 6.499 euro. C'era però un gruppo Ultegra Di2 a 12 velocità e non a 11 velocità come sul modello 2021.

La Giant TCR Advanced Pro 0 Di2 2024 costa 6.599 euro (solo 100 euro in più) ed include tutte le migliorie su telaio e integrazione, nuove ruote di altissimo livello e altri dettagli sull'allestimento che la rendono più moderna.
Nel complesso, quindi, anche se negli anni i prezzi dei vari modelli sono tendenzialmente più alti, il rapporto qualità-prezzo della Giant TCR resta sempre un riferimento.

Qui sotto, i tre modelli con il miglior rapporto qualità-prezzo:

Cosa era meglio prima?

Con il passaggio interno dei cavi la bici è più bella e più aerodinamica, ma a livello di praticità e facilità di regolazione è innegabile che erano meglio i cavi a vista.

Okay, questo è un compromesso che bisogna accettare su quasi tutte le bici da strada di ultima generazione, ma è impossibile non pensarci quando si mette mano alla zona del manubrio alla ricerca dell'assetto ideale: spessori e sedi per le guaine obbligano ad accettare un compromesso, mentre in passato si poteva personalizzare tutto al millimetro.

Da questo punto di vista bisogna apprezzare la soluzione “semi-integrata” di Giant, che perlomeno dà una certa libertà di movimento sulla scelta/modifica dell'attacco manubrio...

Giant TCR 2024 contro TCR 2021: in conclusione

Passano gli anni, ma la Giant TCR è sempre una delle bici da strada più complete, leggere, performanti, divertenti e con un rapporto qualità-prezzo di riferimento.
L'ultimo modello è stato perfezionato senza stravolgere la sua identità, va meglio in alcune situazioni, ma gran parte dei vantaggi sono legati all'allestimento.
Esteticamente, però, è molto più bello, grazie ai cavi integrati, alle linee più moderne e anche alle colorazioni che sono sobrie ma per niente banali.

Vale la pena acquistarlo?
Se possedete già la TCR precedente ed è ancora in buono stato, portatela a fine vita e poi valutate l'acquisto di quella nuova: la vostra bici ha ancora tanto da dire e le differenze non sono poi così abissali.
Se invece avete già deciso di cambiare la bici, per sfizio o necessità, allora la Giant TCR 2024 potrebbe essere un'ottima alternativa: costa il giusto, va bene un po' ovunque, è garantita a vita e ora è anche più bella da vedere.

Per altre informazioni Giant.com

Qui sotto, il test della Giant TCR Advanced Pro 0 2021:

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Sull'autore
Daniele Concordia

Ciao, sono Daniele Concordia, biker di nascita ma occasionalmente anche stradista. Corro in Mtb da molti anni, ma ho corso anche su strada da Juniores e U23. Scrivo prevalentemente su MtbCult.it, ma qui sotto troverete anche i miei articoli su BiciDaStrada.it. Qui tutti i miei articoli pubblicati su MtbCult: https://www.bicidastrada.it/chi-siamo/daniele-concordia/

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