Gli allenamenti di Bernal in Colombia: chilometri su chilometri per tornare quello di prima
Nicola Checcarelli
Gli allenamenti di Bernal in Colombia: chilometri su chilometri per tornare quello di prima
Nicola Checcarelli
In questi giorni avrete sicuramente visto il video in cui pedala sotto una pioggia torrenziale (in basso), ma gli allenamenti di Bernal vanno ben oltre quei pochi secondi. Basta dare un’occhiata al suo profilo Strava, infatti, per scoprire la mole di lavoro che sta accumulando sulle strade della sua Colombia, a oltre 2.500 metri di quota.
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Lo scalatore della Ineos-Grenadiers si sta allenando duramente da settimane, spesso insieme al compagno di squadra Brandon Rivera e assistito dal padre, che si occupa di fargli dietro moto e “proteggerlo” dal traffico. Il tutto per cercare di tornare il fuoriclasse che conoscevamo prima dell’incidente del gennaio 2022, in cui ha rischiato addirittura la vita.
Il mese di novembre è stato incentrato sulla resistenza, con tante uscite sopra i 150 km, per un totale di 2.453 km, seppure senza tantissimo dislivello. Alle uscite in bici, come lasciano intendere i suoi post su Instagram, si aggiunge il lavoro in palestra, indispensabile per recuperare forza e tono muscolare.
A dicembre ha già percorso quasi 700 km, dunque con una proiezione di oltre 2.500 km. E, rispetto a novembre, sono aumentati anche dislivello e intensità degli allenamenti.
Il 4 dicembre, ad esempio, ha portato a termine un’uscita di 137 km con 2.700 metri di dislivello, inserendo un’ora di salita a 5 watt/kg. Non male per uno che si sta riprendendo da un terribile infortunio.
Il 6 dicembre ha pedalato per oltre 7 ore, coprendo 270 km ad una media di ben 38,5 km/h, che ci fa pensare che molti chilometri siano stati affrontati dietro moto, un allenamento che Bernal sta proponendo con frequenza, probabilmente alla ricerca del ritmo perduto a causa del lungo stop.
Bernal riuscirà a tornare sui livelli che ci aveva mostrato prima dell’incidente?
Non sarà facile, ma di sicuro in questi mesi ha mostrato che la determinazione non gli manca. Anche se questa, da sola, non è sufficiente.
Basti pensare a Chris Froome, che nonostante l’enorme lavoro svolto in questi anni non è più riuscito a ritornare sui suoi livelli dopo la caduta del 2019.
Tra i due, però, c’è una sostanziale differenza che potrebbe giocare a favore di Bernal: l’età!
Froome ha avuto il suo incidente a 34 anni.
Bernal lo ha avuto a 25 anni.
Se siete interessati a seguire gli allenamenti di Egan Bernal, QUI trovate il suo profilo Strava e QUI quello Instagram, dove è sempre molto attivo.
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.