Il Fiandre 2023 è stato il più veloce di sempre con una media finale di 44,083 km/h.
Il precedente record era del 2001, quando Bortolami vinse alla media di 43,576 km/h. Quella volta, però, il percorso era asciutto, ieri il fondo era molto più scivoloso.
A contribuire a questo risultato sono stati i primi 100 km di gara percorsi sul filo dei 50 km/h (49,7 km/h, per l’esattezza). Ma anche gli straordinari ultimi 55 km di Pogačar al Fiandre 2023 sono roba da antologia.
Diciamo la verità, un’azione del genere non si era mai vista, o quasi.
Pogačar, Van Aert e Van der Poel si erano controllati e ormai sembravano essere fuori dalla lotta per la vittoria, con la fuga (di corridori importanti) che a 60 km dall’arrivo aveva raggiunto i 3 minuti di vantaggio.
In condizioni normali, cioè senza questi tre fenomeni, il vincitore del Fiandre sarebbe stato uno dei corridori all’attacco.
Ma Pogačar voleva fortemente questo Giro delle Fiandre, così ha fatto lavorare qualche chilometro la squadra e poi a 55 km dall’arrivo, sull’Oude Kwaremont, ha dato il via al suo spettacolo.
Un’azione violenta con cui è rimasto subito solo e che gli è valsa il KOM sulla parte più dura dell'Oude Kwaremont, con oltre 10” di vantaggio (su poco più di 2’ di salita totale) rispetto al precedente record di Kasper Asgreen. Non possiamo mostrarvi la schermata perché qualche buontempone ha segnalato l’attività di Tadej. E’ vero che è andato come se avesse la bici in macchina, ma dai…
Pogačar è stato ripreso dopo qualche chilometro, ma è ripartito sul Koppenberg insieme a Van Aert e Van der Poel, per poi andarsene definitivamente sull’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont. Insomma, gli ultimi 55 km non li ha fatti tutti da solo, ma per buona parte è stato al vento.
Gli ultimi 55 km di Pogačar al Fiandre 2023: quasi 42 di media
La velocità media degli ultimi 55 km di Pogačar al Fiandre è stata impressionante: 41,7 km/h. Un dato non eccezionale in sé, ma straordinario se consideriamo che in questo tratto ha dovuto affrontare ben 8 muri, ha pedalato in gran parte da solo e nelle gambe aveva già 215 km percorsi a 44,9 km/h di media.
A questo proposito, un altro degli aspetti che impressiona è l'esplosività che è riuscito a mantenere dopo uno sforzo del genere e che gli ha permesso di staccare su uno strappo di 1 km uno come Van der Poel, che fa del cambio di ritmo e dell'esplosività il suo punto di forza. E' il segno che lo sloveno fino a quel momento aveva accumulato molta meno stanchezza rispetto a tutti gli altri.
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Gli ultimi 13 km, dal Paterberg all’arrivo, li ha volati a 45,3 km/h di media, nonostante il vento laterale.
Van der Poel ha dichiarato che dal Paterberg in poi non è mai sceso sotto i 400 watt e nonostante questo non ha guadagnato nemmeno un secondo. Pogačar è più piccolino e quindi ha una resistenza aerodinamica inferiore, ma immaginiamo che abbia viaggiato tra i 350 ed i 400 watt, che per un peso di 67 kg fanno in media 5,5 watt/kg per circa 17 minuti. Dopo 6 ore di corsa… Veramente ingiocabile!
QUI la classifica completa del Giro delle Fiandre 2023.
Qui sotto tutti i dettagli tecnici della bici che ha usato al Fiandre 2023:
I dettagli della Colnago con cui Pogačar ha vinto il Fiandre: rapporti, pressione gomme e...
Foto d'apertura instagram.com/colnagoworld/
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.