Ho provato Bkool: ecco cosa mi è piaciuto e cosa non mi ha convinto

Daniele Concordia
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Ho provato Bkool: ecco cosa mi è piaciuto e cosa non mi ha convinto

Daniele Concordia
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Bkool è un software per l'allenamento indoor molto interessante, del quale abbiamo parlato in modo approfondito in un articolo pubblicato qualche mese fa:

Rispetto a Zwift, forse è meno conosciuto, ma rappresenta una valida (e più economica) alternativa per chi vuole allenarsi sui rulli in modo proficuo e stimolante.
Le funzioni proposte da Bkool sono tante e il prezzo dell'abbonamento mensile è di 11,99€, che vengono scalati dopo i primi 30 giorni di utilizzo gratuito.
L'abbonamento annuale costa invece 110€ (due mesi sono gratis).

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Il prezzo e le numerose opportunità proposte dagli sviluppatori invogliano a provarlo, per capire di cosa si tratta e quali sono le reali differenze rispetto alle altre piattaforme di allenamento indoor.
È proprio quello che abbiamo fatto noi e in questo articolo vi raccontiamo la nostra esperienza...

Bkool

Accesso e configurazione

Per accedere a Bkool bisogna creare un account sul sito internet, la procedura è semplice e veloce.
Il software di allenamento indoor va scaricato a parte, poi si accede inserendo le proprie credenziali: nulla di diverso dalle altre piattaforme.

Bkool

Inizialmente, l'app consiglia di eseguire un test FTP per stabilire le zone di allenamento, ma se sapete già qual è la vostra FTP (soglia di potenza funzionale) potete inserirla manualmente sul sito di Bkool, come abbiamo fatto noi.

I test proposti da Bkool non sono di tipo incrementale, ma massimali, ovvero bisogna pedalare per 5' o per 20' alla massima intensità sostenibile per quella durata e dai watt medi il software calcolerà il valore di FTP.

In generale, per modificare i dati personali e quelli del profilo atletico bisogna accedere al sito, mentre le impostazioni del software di allenamento si modificano direttamente dall'App: bisogna ammettere che saltare da una piattaforma all'altra non è proprio comodissimo...

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Personalizzazione

La possibilità di personalizzazione del display è ampia, oltre all'aspetto dell'avatar e della bici si può cambiare la modalità di visualizzazione del percorso, con inquadrature a 360 gradi, più o meno zoommate (spingendo il tasto V sulla tastiera).

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I punti necessari per acquistare una bici o un equipaggiamento nuovo si accumulano al termine delle sessioni su Bkool.

Inoltre, si può cambiare la qualità dell'immagine in tre modalità: Ultra, Alta, Normale.

Le informazioni sullo schermo (chilometri, watt, frequenza cardiaca, cadenza, profilo altimetrico e così via) possono essere nascoste o visualizzate spingendo le frecce in giù o in su.

Bkool

Si può scegliere anche se pedalare in una realtà virtuale (percorso 3D), su un percorso reale (video), oppure spostandosi sulla mappa.
Da questo punto di vista, Bkool è uno dei software di allenamento più completi e curati.

Collegamento sensori

I sensori si appaiano come sulle altre app di allenamento indoor, basta collegare il rullo alla corrente elettrica, fare qualche giro di pedalata e il sistema riconoscerà sia il rullo, sia gli altri sensori (powermeter aggiuntivo, fascia cardio ecc).
La modalità di connessione è Bluetooth e Ant+, ma in fase di utilizzo vi consigliamo di sceglierne una e collegare tutto con quella.

Nel nostro caso abbiamo provato ad utilizzare sia la chiavetta Ant+ che il Bluetooth del computer (MacBook Air M1) e in qualche caso (ad esempio in modalità freeride) i due sistemi di connessione andavano in conflitto, rendendo la pedalata poco fluida.
Con il solo Bluetooth, invece, funziona molto bene.

Modalità freeride

La modalità freeride, ovvero la pedalata libera, è quella più curata e stimolante di Bkool.
Scegliendo le sessioni “video” si pedala su dei percorsi reali, dando l'opportunità di allenarsi e allo stesso tempo scoprire dei posti nuovi.
Anche la modalità 3D è molto curata, sia nei paesaggi che nello scenario circostante, che include i tifosi a bordo pista.
Poi si possono simulare le condizioni atmosferiche, ad esempio attivando la funzione "vento" si avvertirà l'effetto scia quando si pedala a ruota di un altro ciclista.

Bkool

Infatti, con Bkool è possibile anche organizzare delle uscite di gruppo o partecipare ad una di esse.

La pedalata è piuttosto fluida, ma il feeling con il percorso e la pendenza è anche modificabile in base ai propri gusti e necessità, variando il tipo di rapporti utilizzati.
Di base è impostata la modalità “Standard”, che utilizza lo sviluppo metrico della bicicletta montata sui rulli, mentre scegliendo le modalità “Endurance” o “Montagna” si hanno dei rapporti più ampi, che permettono di affrontare più agevolmente le salite e gli strappi duri.

Si possono scegliere tanti tracciati, da quelli delle gare più iconiche come Milano-Sanremo, Amstel Gold Race, alcune tappe del Giro d'Italia, fino ai percorsi creati e condivisi dagli altri utenti o da noi stessi (ne parliamo dopo).

È possibile anche partecipare a delle gare, anche se la parte agonistica non è quella più coinvolgente di Bkool: a mio avviso, l'applicazione è studiata per un altro tipo di utente, ovvero quello che ama allenarsi con metodo e pedalare senza l'assillo della sfida a tutti i costi.

Creare un percorso

Come accennato precedentemente, Bkool permette anche di creare dei percorsi, per condividerli con gli altri utenti o semplicemente per affrontarli in modo individuale.
Si può fare in diversi modi, i più semplici sono due: usando l'attività Strava o caricando la traccia.
Se il software è connesso con Strava (tra poco vi spieghiamo come fare) ci ritroveremo tutte le nostre uscite all'aperto anche sul sito di Bkool, nella sezione “la mia attività”.

Cliccando sul tasto “Programma”, visualizzabile nella schermata riassuntiva di ogni attività si può salvare il percorso nella parte in basso della home page di Bkool, per poi affrontarlo quando si vuole: il software riconosce la pendenza e i chilometri del percorso, per poi adattare automaticamente la resistenza del rullo interattivo.

In questa modalità si ha una vista dal satellite che non è proprio stimolante.
Quindi, per rendere il tutto più interessante, Bkool dà anche la possibilità di creare un percorso 3D utilizzando la traccia riconosciuta dal software, a patto che questa sia “pulita”: non tutti i percorsi salvati su Strava sono lineari e riconosciuti dal sistema, ma in molti casi è possibile creare un percorso vero e proprio e pedalarci dentro. Fighissimo!

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Quando Bkool ha elaborato il percorso in 3D creato dall'utente invia una mail di conferma

La stessa cosa si può fare anche senza utilizzare Strava, cioè caricando la traccia di un determinato percorso sul sito di Bkool e continuare con la stessa procedura indicata precedentemente.
In realtà, si può creare un percorso anche manualmente, inserendo i chilometri e gli intervalli, ma le altre opzioni sono sicuramente più pratiche e utili.

Modalità allenamento

Oltre alle pedalate libere, Bkool offre anche un'ampia sezione dedicata agli allenamenti.
Si possono seguire quelli pre-impostati dal sistema, quelli disegnati da altri utenti che hanno deciso di condividerli, oppure si possono creare da soli (ne parliamo tra poco).
Il database include già tantissimi allenamenti, che si possono selezionare utilizzando i filtri specifici, in base all'obiettivo del nostro allenamento (durata, zona obiettivo, difficoltà ecc).

Bkool

Alcuni allenamenti, così come alcune pedalate libere, obbligano a fare 10' di riscaldamento, mentre in altri questa fase iniziale si può saltare ed andare subito alla sessione specifica.
Durante la fase di riscaldamento lo schermo sarà oscurato, con i dati in basso e un countdown in alto a destra.

Al termine del riscaldamento si inizia a pedalare in un percorso che il sistema genera automaticamente in base al tipo di allenamento che si sta svolgendo.
In trasparenza, sullo schermo, compare il grafico della potenza, che cambia colore in base alla zona in cui si sta pedalando.
Questa funzione di Bkool mi è piaciuta molto, perché mentre si pedala ad alta intensità è più facile vedere i dati e i colori danno un'indicazione immediata sullo sforzo che si sta effettuando.

Mi è piaciuto molto anche il modo in cui Bkool varia la resistenza tra le ripetute, perché non si avverte quello “stacco” netto che è fastidioso e poco realistico. Questo permette di seguire meglio le indicazioni proposte dal software.

Ovviamente, durante gli allenamenti si attiva automaticamente la modalità ERG, ovvero quella in cui è il sistema a variare la resistenza e non c'è bisogno di cambiare i rapporti.

Per attivare o disattivare la modalità ERG manualmente in qualsiasi sessione bisogna premere il tasto P sulla tastiera (sul computer), oppure toccare i dati di potenza (sul tablet).
Con i tasti + o – si può aumentare o diminuire la potenza di 5 watt.
Per disattivarlo si può premere nuovamente il tasto P, oppure toccare i dati di potenza. Il rullo si comporterà nuovamente in base alla pendenza del percorso.

Creare un allenamento

Per creare un allenamento (o un programma di allenamento) su Bkool bisogna accedere al sito internet, non si può fare direttamente dall'App: questo, a mio avviso è un punto a sfavore, perché avere tutto a portata di mano senza fare troppi passaggi rende la procedura più snella e veloce.
Sul sito bisogna accedere alla propria area personale, poi cliccare su “sessioni” e su “creatore di workout”.
A questo punto di può scegliere se creare un allenamento da zero, se utilizzare una base già esistente (allenamento di un altro utente) oppure caricare un file generato da TrainingPeaks.

Se si decide di creare un allenamento da zero si apre una schermata che permette di creare l'allenamento inserendo i blocchi di potenza o le progressioni desiderate, manualmente o utilizzando i suggerimenti del sistema.

Rispetto a quella di altri software (tipo Zwift) questa funzione è meno intuitiva e più macchinosa da utilizzare, io stesso ci ho messo un po' a capire come funzionasse, ma alla fine si raggiunge comunque un buon risultato. Al termine della creazione, l'allenamento si può programmare e/o salvare tra i preferiti, ritrovandolo poi in basso sulla home page.
Volendo, si può scegliere anche di condividerlo con gli altri utenti di Bkool.

App di terzi

Bkool dialoga con Strava, TrainingPeaks e Garmin Connect.
Entrando sul proprio profilo di Bkool, sulla destra in basso si trovano i loghi delle tre applicazioni in questione, spuntandole e inserendo le credenziali di ognuna si possono sincronizzare.

Bkool

Al termine degli allenamenti o delle pedalate libere, queste verranno salvate su tutte le piattaforme collegate. Inoltre, da Garmin Connect e da Training Peaks si possono creare degli allenamenti e inviarli a Bkool per eseguirli sui rulli.
Da questo punto di vista, il software è abbastanza completo.

Cosa mi è piaciuto di più

Innanzitutto il prezzo, perché il pacchetto Premium mensile costa 11,99€, quasi la metà di Zwift, ad esempio. E il primo mese è gratuito, che non è male...
Poi c'è la connessione Bluetooth, che è molto più stabile di quella presente su altri software della concorrenza e permette di non utilizzare per forza una pennetta ANT+ o altri accessori esterni.

Inoltre, il fatto che si pedali su percorsi reali o virtuali ma che simulano degli scenari specifici rende gli allenamenti più stimolanti e divertenti, questo è uno dei vantaggi principali di Bkool.
Stesso discorso per i percorsi delle gare più famose, che rendono l'esperienza più piacevole.
La schermata della modalità allenamento è diversa da tutte le altre, è più intuitiva e visibile anche quando si pedala a tutta, niente male!

La creazione di un percorso reale, in 3D o con visualizzazione satellitare è una funzione che i software tipo Zwift non hanno ed aggiunge al “gioco” un tocco più professionale. Questo è permesso dalla sincronizzazione a due vie con Strava, che è sicuramente un valore aggiunto.

Cosa non mi ha convinto

I troppi passaggi tra sito e applicazione: sarebbe molto più utile e veloce poter creare gli allenamenti e modificare le impostazioni dall'App. Anche perché, di solito chi utilizza i rulli ha poco tempo da dedicare alla propria passione, quindi ha bisogno di praticità...
Inoltre, il software è pesante, quindi è necessario attaccare il computer o il tablet alla corrente, inoltre il passaggio da una schermata all'altra è un po' macchinoso.

La sezione di creazione allenamento non è molto intuitiva, inizialmente scoraggia un po' e richiede un filo di impegno in più per comprendere come funziona.

Bkool

Non è possibile eseguire un ramp test (test incrementale): chi non conosce la propria FTP dovrà scegliere il test massimale sui 20', che non è proprio facile da eseguire sui rulli, oppure creare una sessione incrementale in modo autonomo, ma in questo caso serve un bel po' di esperienza nell'elaborazione dei dati finali.

Non esiste un'App di supporto tipo Zwift Companion, che permette di interagire con gli altri utenti dal proprio smartphone e di utilizzare lo stesso come joystick durante gli allenamenti, per skippare le ripetute, svoltare sul percorso, variare la modalità di resistenza e così via.
Quest'ultima è forse la mancanza che ho avvertito di più durante l'utilizzo di Bkool.

A chi consiglio Bkool?

Lo consiglio a chi si allena molto sui rulli, in inverno e non solo, quindi cerca degli stimoli diversi senza spendere una cifra esagerata.
Per sfruttare al meglio le sue potenzialità bisogna comprendere bene come funziona e impostare le informazioni richieste in modo accurato, quindi lo consiglio ai ciclisti più esigenti, pratici con il computer e che possono dedicare abbastanza tempo alla propria passione.
Se cercate un'applicazione per l'allenamento indoor che vi porti via il minor tempo possibile, Bkool non fa al caso vostro, ma se siete dei “ciclisti nerd” potreste innamorarvi questa piattaforma.

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Sull'autore
Daniele Concordia

Ciao, sono Daniele Concordia, biker di nascita ma occasionalmente anche stradista. Corro in Mtb da molti anni, ma ho corso anche su strada da Juniores e U23. Scrivo prevalentemente su MtbCult.it, ma qui sotto troverete anche i miei articoli su BiciDaStrada.it. Qui tutti i miei articoli pubblicati su MtbCult: https://www.bicidastrada.it/chi-siamo/daniele-concordia/

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