Il telaio ideale. Ecco tutti i segreti da conoscere

Nicola Checcarelli
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Il telaio ideale. Ecco tutti i segreti da conoscere

Nicola Checcarelli
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Il telaio rappresenta il cuore della nostra specialissima, l’elemento che più degli altri influenza il comportamento e la resa della bicicletta.
Tutti i componenti sono importanti e contribuiscono a caratterizzare una bici da corsa, ma la scelta del telaio ideale per le nostre esigenze costituisce il fattore di gran lunga più significativo.
Sul mercato oggi esiste una vastissima gamma di possibilità, diverse per prezzo, pesi, caratteristiche.
Non è facile orientarsi, soprattutto se si è alle prime armi.
In questo articolo cercheremo di sintetizzare gli aspetti tecnici più rilevanti da prendere in considerazione nella scelta del telaio ideale, che a nostro avviso sono:

  • la scelta della misura corretta;
  • l’analisi delle geometrie e della destinazione d’uso;
  • il materiale con cui è realizzato il telaio (che influenza in maniera significativa anche il prezzo).

Senza mai dimenticare la variabile qualità/prezzo e l’aspetto estetico.
La bici per gran parte di noi è una passione, un divertimento, quindi il telaio in primo luogo ci deve piacere.

telaio ideale




LA MISURA CORRETTA
Può sembrare una considerazione banale, ma il primo aspetto da valutare quando si acquista una nuova bicicletta riguarda la scelta della corretta taglia del telaio.
O per essere più precisi, la possibilità di riportare il proprio assetto in sella su una delle misure proposte dal costruttore.
A meno che non decidiate di farvi realizzare un telaio su misura, la maggior parte dei telai presenti sul mercato offre una gamma standard di misure.
Alcuni costruttori propongono una scelta piuttosto ampia, ma molti altri si limitano alle 5 taglie “classiche” che vanno dalla XS alla XL.

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Inoltre, dobbiamo tener presente che passando da un brand ad un altro lo sviluppo di angoli e misure può essere diverso anche a parità di taglia.
Per essere più chiari, di una marca potreste aver bisogno di una M, di un’altra potreste pedalare su una L.
Se avete già a disposizione le quote del vostro assetto ideale, rilevate da un biomeccanico oppure ricavate da anni di esperienza, non vi resta che spulciare con attenzione le quote fornite dalle aziende per capire qual è la taglia più adatta a voi.
Altrimenti dovrete affidarvi al vostro rivenditore di fiducia che cercherà di consigliarvi al meglio oppure ancora date uno sguardo a questo video tutorial.

TUTORIAL - Più veloci e più comodi? Serve la corretta posizione in sella...

 

Telaio ideale

Un estratto della tabella taglie della Trek Emonda. Ogni marchio ha dei propri riferimenti e quindi una stessa taglia può avere uno sviluppo diverso da azienda ad azienda.

Per scendere nei dettagli, le quote da controllare con maggiore attenzione sono le seguenti:

  • lunghezza tubo orizzontale
  • lunghezza tubo piantone
  • angolo sterzo
  • angolo piantone
  • lunghezza tubo sterzo
  • reach
  • stack

Una volta analizzate tutte queste misure potrete scegliere la taglia ideale del telaio che state sognando di acquistare già da diversi mesi.
Se la misura è corretta vi basteranno piccoli aggiustamenti relativi alla lunghezza dell’attacco manubrio e al posizionamento della sella per riportare il vostro assetto ideale.

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Se la misura del telaio scelto è corretta, saranno sufficienti piccoli aggiustamenti relativi alla lunghezza dell’attacco manubrio e al posizionamento della sella per riportare il vostro assetto ideale.

Nella più sfortunata delle ipotesi, invece, potrebbe accadere che il telaio di cui siete innamorati non faccia al caso vostro, perché le misure proposte dal costruttore non vi permetterebbero di riprodurre le quote della vostra posizione ideale.
A questo punto avete due possibilità: accettare compromessi poco ortodossi come attacchi manubrio molto lunghi/corti, un gran numero di spessori sotto l’attacco, una sella posizionata al limite del carrello.
Oppure, ed è quello che vi consigliamo, cercare un telaio con geometrie più adatte al vostro assetto in sella.

GEOMETRIE E DESTINAZIONE D’USO
Il mercato propone una grande varietà di prodotti, ma la distinzione più significativa è quella relativa alle geometrie e al tipo di utilizzo. Stiamo parlando della differenza tra telai “Endurance” e telai più corsaioli, fino ad arrivare a quelli considerati “Aero”.
Per scegliere tra queste diverse tipologie dovete prima di tutto essere consapevoli dell’utilizzo che ne volete fare (cicloturismo, gran fondo, gare in circuito). In secondo luogo dovete considerare il vostro livello di preparazione fisica, di flessibilità muscolare e la presenza di eventuali problematiche (mal di schiena, cervicale, ecc…).

Bici da strada Endurance
I telai con geometrie endurance, di norma, si caratterizzano per un reach ridotto e uno stack più pronunciato, che permettono di mantenere una posizione in sella più rilassata. Detta in parole povere avrete un dislivello sella/manubrio inferiore e potrete permettervi una posizione del busto più “alta” senza usare molti spessori sotto l’attacco, brutti da un punto di vista estetico e non proprio consigliati da un punto di vista tecnico.

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I telai endurance, di solito, si caratterizzano per un reach ridotto e uno stack elevato. Ciò si traduce in una posizione del busto più rilassata.

I telai endurance, inoltre, si caratterizzano per una guida più “facile” e per la capacità di smorzare le vibrazioni e le sollecitazioni che provengono dall’asfalto.
Ciò è possibile grazie all’azione combinata di diverse soluzioni tecniche:

  • Geometrie specifiche, che prevedono un carro posteriore con foderi lunghi, angolo sterzo e piantone più aperti rispetto alle versioni racing.
  • Disposizione delle fibre di carbonio, studiata appositamente per offrire una buona rigidità torsionale, ma soprattutto per assorbire le sollecitazioni verticali.
  • Utilizzo di soluzioni di ammortizzazione sul telaio, che contribuiscono ad assorbire ancora di più gli urti provenienti dalla strada.
    Negli ultimi anni, infatti, sono sempre più le aziende che hanno inserito specifici sistemi di assorbimento sui propri telai endurance. Per fare alcuni esempi, pensiamo al sistema Future Shock proposto da Specialized sulla Roubaix, o al sistema Actiflex introdotto da Wilier con la 110NDR.
    L’assorbimento delle vibrazioni, a volte, non avviene attraverso sistemi di ammortizzazione, ma grazie a materiali innovativi che vengono mixati con la fibra di carbonio.
    Citiamo, a questo proposito, il Countervail usato da Bianchi.
  • Altre soluzioni, come la riduzione della sezione dei foderi superiori del carro e del tubo sella. Un accorgimento che garantisce un migliore assorbimento delle vibrazioni.
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Il sistema Actiflex di Wilier è studiato per assorbire al meglio le vibrazioni provenienti dall'asfalto.

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Il sistema Future Shock, usato da Specialized sulla Diverge e sulla Roubaix, funziona da piccolo ammortizzatore e rende la bici molto più comoda.

Questa tipologia di telai offre un alto livello di comfort, pur senza sacrificare eccessivamente la prestazione.
I moderni telai endurance, infatti, non hanno nulla a che vedere con quelli di qualche anno fa, decisamente più “lenti” e meno performanti.
Si tratta, dunque, di una soluzione ideale per gli amanti delle Gran Fondo e delle lunghe distanze, ma anche per chi sta abitualmente molte ore in sella senza l’assillo della classifica e per chi ha qualche acciacco e quindi necessità di una posizione più rilassata.
Date uno sguardo a tutte le bici da strada Endurance trattate su BiciDaStrada.it



Bici da strada Racing
I telai in versione racing derivano direttamente da quelli usati dai Pro’, e quindi hanno un’impostazione più aggressiva, pensata in primo luogo per il raggiungimento della massima performance.
In questo caso, ovviamente, si sacrifica un po’ il comfort, soprattutto sulle lunghe distanze.
Anche se la sfida che i costruttori stanno affrontando negli ultimi anni è proprio quella di riuscire a garantire un ottimo livello di comfort anche su bici votate all’agonismo. L’adozione di alcune piccole accortezze (come tubazioni di sezione ridotta) e il miglioramento ulteriore dei materiali utilizzati sta portando degli ottimi risultati in questo senso.

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Le bici con impostazione più racing hanno reach pronuciato e stack ridotto, per ottenere una posizione più allungata e aerodinamica. Ovviamente questo significa sacrificare qualcosa in termini di comfort.

I telai racing, di norma, si caratterizza per un reach pronunciato e uno stack ridotto, che permettono una posizione in bici più allungata e aerodinamica.
Le geometrie prevedono carri compatti (da un paio d’anni a questa parte anche compattissimi…) per offrire la massima resa, zone sterzo e movimento centrale molto rigide per non disperdere nemmeno un watt di potenza.

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Nella ricerca della massima perfomance si sta affermando l'uso di carri molto compatti, per ottimizzare la reattività del telaio.

Questa tipologia di telaio si rivolge a chi cerca una bici scattante e dal peso ridotto in grado di garantire la massima performance, sia in salita che in pianura.
Un prodotto ideale per gli agonisti più spinti, per chi ama le gare in circuito, ma anche per chi semplicemente desidera un mezzo performante senza compromessi.
Sacrificherete in parte il comfort e questo si potrebbe far sentire soprattutto sulle lunghe distanze.
Qui la categoria bici da strada racing (o bici da salita).

Bici da strada Aero
L’ultima frontiera dei telai racing è quella costituita dal genere “Aero”.
Stiamo parlando di telai molto aggressivi, che in più si caratterizzano per una sezione dei tubi generosa e studiata in galleria del vento per l’ottimizzazione della performance aerodinamica.
Non è un caso che i Pro’ li utilizzino soprattutto nelle gare in pianura.
Anche le geometrie, in genere, sono pensate per offrire la massima resa sul passo, tanto che alcuni prodotti si avvicinano a vere e proprie bici da crono.

Scott Foil 10 Disc

La performance aerodinamica è ovviamente difficile da valutare per un ciclista di medio livello, ma la forma dei tubi garantisce sicuramente una linea molto accattivante.
Con questa famiglia di telai, spesso, si sacrificano la leggerezza e il comfort, oltre che la facilità di guida in discesa, a causa della maggiore rigidità.
E’ il telaio ideale per gli amanti delle gare in circuito o per i triathleti e, in generale, per chi pedala molto in pianura. Non è il massimo, invece, se vi piace pedalare soprattutto sulle lunghe salite.
Qui la categoria bici da strada aero




MATERIALE
Il tipo di materiale utilizzato incide molto sulle caratteristiche della bicicletta e, ovviamente, anche sul prezzo.
Oggi possiamo affermare che circa l’80% dei telai in circolazione è realizzato in carbonio, ma la fibra non è l’unico materiale disponibile sul mercato. Cerchiamo di capire brevemente le differenze tra un materiale e l’altro.

La fibra di carbonio
Come vi abbiamo anticipato la fibra di carbonio rappresenta, ad oggi, il materiale di gran lunga più utilizzato dai produttori di telai, in particolare per quanto riguarda la media-alta gamma.
Ciò è in parte dovuto a motivi commerciali e all’abbattimento dei costi che le aziende possono ottenere da una produzione in serie, realizzata spesso (ma non sempre) nei paesi asiatici.

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La fibra di carbonio è molto versatile. E' possibile ottenere qualsiasi tipo di forma dei tubi, con un peso ridotto e ottenendo un buon compromesso tra rigidità e comfort.

L’affermazione della fibra di carbonio, tuttavia, è dovuta soprattutto a motivazioni tecniche e alla sua grande versatilità rispetto ad altri materiali.
Infatti, la differente tipologia di fibre utilizzate, il mix con resine e altri materiali, la modalità e la direzione con cui le fibre stesse vengono disposte negli stampi, permettono di ottenere prodotti molto complessi e con caratteristiche apparentemente contrapposte tra loro.
Il tutto con un peso molto contenuto.
Per capire meglio come possano variare le caratteristiche del carbonio basti pensare a quanti diversi prodotti si possono realizzare. Si va dalle canne da pesca, che devono essere flessibili ed elastiche, alle scocche delle monoposto di Formula 1.
Questa enorme versatilità, grazie alle moderne tecniche costruttive, permette di realizzare telai che siano rigidi dove serve, ma allo stesso tempo garantiscano l’assorbimento verticale delle vibrazioni.
Insomma, con il carbonio è possibile far convivere rigidità e comfort, due caratteristiche in apparenza opposte, con pesi molto contenuti.
Senza considerare la varietà, praticamente infinita, di forme che è possibile dare ai tubi e ai telai.
Ovviamente la qualità della fibra, la complessità della lavorazione e la qualità del processo produttivo incidono molto sul prodotto finito, e questo spiega le notevoli differenze di prezzo tra un prodotto e un altro (insieme all’attività di ricerca e sviluppo e all’attività di marketing di ciascuna azienda).

Alluminio
Il telai in lega di alluminio hanno vissuto la loro età dell’oro tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio, periodo in cui occupavano una notevole fetta di mercato.
Per intenderci, le bici di Marco Pantani e di molti gli altri Pro’ del gruppo, in quegli anni, erano in alluminio.
L’alluminio aveva preso velocemente il posto dell’acciaio perché aumentando la sezione delle tubazioni era possibile ottenere un telaio ugualmente rigido, ma molto più leggero. Senza considerare costi di lavorazione decisamente più bassi.

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Cannondale, con il modello Caad, ha sempre creduto nelle potenzialità dei telai in alluminio. Oggi, dopo tanti anni di evoluzioni, siamo arrivati al Caad12.

L’avvento della fibra di carbonio ha quasi completamente soppiantato l’utilizzo dell’alluminio, almeno per quanto riguarda la media-alta gamma.
Negli ultimi anni, tuttavia, alcuni produttori hanno rilanciato sul mercato anche telai in alluminio di qualità.
Parliamo di prodotti sotto il chilo di peso, che si distinguono per reattività e rigidità, con un prezzo che difficilmente supera i 1.000 euro.
Si tratta quindi di una valida alternativa a telai in fibra di carbonio economica.
Anzi, a nostro avviso, se il vostro budget è limitato prendete in seria considerazione di scegliere un buon telaio in alluminio piuttosto che un carbonio di bassa qualità.
Soprattutto se vi piace fare gare in circuito e desiderate una bici scattante e reattiva.
I limiti sono rappresentati da una diminuzione del comfort e da una minore resistenza alla fatica, che a lungo andare comporta una riduzione delle caratteristiche meccaniche (il telaio si "snerva", come si dice in gergo) e ha una vita più breve.

Titanio
Il titanio è un materiale estremamente prezioso che a livello commerciale viene quasi sempre utilizzato sotto forma di lega, cioè legato ad altri elementi, come vanadio e palladio. Ciò lo rende più facile da saldare e da lavorare e ne modifica in parte le sue caratteristiche. Le tipologie di titanio più usate in ambito ciclistico sono il Grado 9, il Grado 7 e il Grado 5.
Anche sottoforma di lega, in ogni caso, il titanio è un materiale difficile da lavorare. In particolare è complessa la fase di saldatura, che deve essere realizzata in un’atmosfera protetta. Questo spiega il prezzo molto alto dei telai realizzati in titanio.

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Uno dei prodotti di Crisp Titanium. Oggi uno dei valori aggiunti dei telai in titanio è dato dalla possibilità di personalizzare ogni dettaglio, dalle geometrie alle finiture.

Venendo alle caratteristiche tecniche, il titano ha una densità decisamente inferiore all’acciaio, ma superiore a quella dell’alluminio. Possiede una buona rigidità e ha una grande resistenza alla fatica e alla corrosione.
Per questo i telai in titanio vengono considerati eterni.
In sintesi, un telaio in titanio ha un peso normalmente inferiore a quello dell’acciaio e simile a quello dell’alluminio, anche se è più pesante del carbonio. Ha un’ottima capacità di assorbire le vibrazioni e una buona rigidità.
Insomma, rappresenta un compromesso molto valido tra le caratteristiche che un ciclista può cercare in un telaio. Per di più, quasi sempre, si può richiedere la realizzazione del telaio su misura, ottenendo praticamente un pezzo unico.
Come mai allora se ne vedono così pochi in giro?
La risposta è semplice e sta nel prezzo. Un buon telaio in titanio costa come uno in carbonio di altissima gamma, se non addirittura di più.
Il marketing poi fa il resto.
Oggi è un prodotto destinato quasi esclusivamente agli appassionati di questo materiale.

Acciaio
L’acciaio è una lega metallica composta da ferro e carbonio.
E’ il materiale con cui sono stati realizzati quasi tutti i telai da bici almeno fino agli anni ’80, quando è stato gradualmente sostituito da alluminio e titanio e oggi dalla fibra di carbonio.
L’acciaio, rispetto agli altri materiali, ha una densità maggiore, in pratica è più pesante. Però possiede caratteristiche meccaniche veramente interessanti, in particolare per quanto riguarda rigidità e resistenza alla fatica.
Al netto della possibile corrosione da agenti atmosferici, a cui l’acciaio può essere soggetto se non è stata realizzata una buona verniciatura (la corrosione non riguarda l’acciaio inossidabile), il telaio in acciaio è quasi eterno.

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I telai in acciaio rappresentano un ottimo compromesso tra comfort e prestazione. Possono essere realizzati su misura e oggi sono molto apprezzati anche nel mondo Gravel.

Perché allora è stato sostituito da altri materiali?
Tralasciando le scelte commerciali e di marketing, la motivazione principale è quella legata al peso.
Tuttavia oggi è possibile ottenere dei telai dal peso contenuto, che garantisco un buon comfort e non hanno un costo eccessivo. Inoltre, rivolgendosi ad artigiani qualificati, è possibile richiedere un telaio fatto completamente su misura, scegliendo angoli e tubazioni.

Rimane sempre una nicchia di mercato per appassionati, ma ha il suo fascino e si sta ritagliando uno spazio importante soprattutto nel mondo Gravel.



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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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