Kask Nirvana: è questo il nome del casco che da qualche mese stanno usando gli atleti del Team Ineos Grenadiers nelle gare su strada più veloci del circuito World Tour.
Parliamo di un casco aero di ultimissima generazione, indicato anche per il triathlon e la pista, che oltre alla massima performance garantisce anche una certa comodità e una buona ventilazione.
Iniziamo a parlarvi delle caratteristiche tecniche e poi vi diciamo come ci siamo trovati, visto che abbiamo avuto la possibilità di provarlo su strada.
Resistenza aerodinamica
Il Kask Nirvana garantisce una resistenza all'aria inferiore del 35% rispetto ai migliori caschi aero della sua categoria.
Questo risultato è stato ottenuto grazie al design specifico, studiato anche grazie all'ausilio di un innovativo software che permette di effettuare delle simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale) per testare le performance aerodinamiche, la ventilazione e la termoregolazione del casco.
Il dettaglio più particolare, che influisce in particolar modo sul fronte dell'aerodinamica riguarda la parte laterale, che copre le orecchie e riduce significativamente la resistenza all'aria: esteticamente discutibile, ma funzionale allo scopo.
Ventilazione
Nonostante il Kask Nirvana sia un casco aero, l'azienda ha prestato molta attenzione alla ventilazione, per garantisce il flusso d'aria sufficiente a dissipare il calore prodotto dalla testa quando si pedala a ritmi intensi, magari nelle giornate estive.
La ventilazione del Kask Nirvana è superiore del 19% rispetto a quella dei caschi aero più tradizionali, come ad esempio il Kask Utopia Y, che resta comunque un ottimo prodotto dal punto di vista delle performance.
Questo è stato possibile grazie ai fori centrali che spingono l'aria verso le canalizzazioni interne, garantendo una termoregolazione ottimale nella parte frontale e superiore della testa.
Ovviamente, più la velocità aumenta, più questo sistema di ventilazione è efficace.
Comfort e protezione
Il sistema di imbottitura interno del Kask Nirvana si avvale della tecnologia Multipod, utilizzata già sul Kask Elemento presentato lo scorso anno.
Si tratta una struttura stampata in 3D e utilizzata come imbottitura interna, che consente una migliore gestione dell’energia derivante dagli impatti lineari e rotazionali.
Ha un comportamento isotropico, ovvero si comporta nello stesso modo a prescindere dalla direzione in cui viene applicata la forza e permette quindi di assorbire l'energia in modo ottimale (+10% rispetto agli altri caschi di pari categoria).
Il particolare disegno di Multipod consente inoltre di migliorare la ventilazione del casco permettendo un passaggio dell’aria a diretto contatto con la testa del ciclista.
Tra le altre caratteristiche tecniche del Kask Nirvana troviamo il sistema OCTOFIT+, che assicura stabilità e comfort grazie a una regolazione micrometrica sulla nuca, e il classico cinturino in finta pelle.
Il Kask Nirvana presenta anche un alloggiamento per gli occhiali da sole nella parte anteriore e un inserto rifrangente nella parte posteriore.
Infine, oltre al già citato Multipod, troviamo una seconda tipologia di imbottitura interna in Merino wool, posizionata nella parte frontale, laterale e posteriore del casco per garantire maggior comfort e l’assorbimento del sudore.
Come gli altri prodotti della famiglia Kask, Nirvana è stato sviluppato nel rispetto del KASK Rotational Impact WG11 Test, il protocollo interno adottato dall’azienda per misurare le prestazioni dei propri caschi rispetto agli impatti rotazionali.
Peso, prezzo e colorazioni
Il Kask Nirvana è disponibile in cinque colorazioni, di cui due più classiche (Black Matt e White Matt) e tre inedite, che presentano una grafica con effetto sfumato: Cherry Burst, Blueberry Fade e Ultraviolet.
Il peso rilevato dalla nostra bilancia è fedele a quello dichiarato dall'azienda: 270 grammi in taglia M (52-28 cm). Il Kask Nirvana è disponibile anche in taglia L (59-62 cm).
Il prezzo consigliato al pubblico di 360,00€.
Kask Nirvana: come va?
Iniziamo parlando della calzata e della regolazione.
Ho apprezzato particolarmente la possibilità di personalizzare la calzata in modo accurato, infatti, oltre al rotore micrometrico posteriore che agisce sulla circonferenza, il Kask Nirvana presenta anche un cursore che permette di regolare in modo preciso l'altezza e l'inclinazione della calotta interna.
Per me che ho la testa piccola, questo è un dettaglio fondamentale, che migliora il comfort e permette di indossare gli occhiali in modo che non diano fastidio.
Il cinturino avvolge la zona tra guance e orecchie senza creare fastidi, nonostante sia realizzato in un pezzo unico e non si possa regolare in modo millimetrico.
Appena indossato, il Kask Nirvana risulta un po' strano, perché copre la parte superiore delle orecchie, caratteristica insolita per un casco da strada.
A primo impatto ho avvertito una sensazione di calore sulle orecchie, ma effettivamente quel calore è sparito appena sono partito e la velocità è aumentata.
Oltre i 30 km/h la ventilazione è molto buona, migliore di quella offerta da alcuni caschi aero con design più tradizionale.
Di certo, il Kask Nirvana non è un casco da salita, perché rende al meglio quando si va forte: più la velocità sale, più circola l'aria circola e più il calore viene dissipato in modo corretto.
Non so confermare se i dati forniti dall'azienda sulle performance aerodinamiche siano reali o meno, ma posso dirvi che a sensazione si nota una certa silenziosità sulla zona della testa, soprattutto quando si procede distesi sulla bici ad alta velocità.
Un cenno finale sull'alloggiamento degli occhiali da sole: ho provato a inserire i miei Oakley Encoder (nella foto in alto) nelle fessure anteriori, ma il fissaggio non è dei migliori...
Non so se con occhiali di altre marche e di forma diversa la situazione sia diversa, ma di sicuro esistono caschi che tengono gli occhiali in modo più stabile, sicuro e comodo.
Per qualcuno di voi potrebbe essere un dettaglio banale, ma per una buona fetta di appassionati potrebbe essere un'informazione utile.
In conclusione...
Nel complesso, quindi, il Kask Nirvana è più areato di quanto pensassi, ma allo stesso tempo è un riferimento dal punto di vista delle prestazioni aerodinamiche.
Se il vostro obiettivo sono le gare in circuito, che in genere si chiudono con medie orarie vicine o superiori ai 40 km/h, questo casco potrebbe fare al caso vostro.
Non costa poco, è vero, ma è un prodotto made in Italy e dietro c'è una grande ricerca, quindi in parte il prezzo è giustificato.
Qui gli altri articoli e test sui caschi aero.
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Per altre informazioni Kask.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Ciao, sono Daniele Concordia, biker di nascita ma occasionalmente anche stradista. Corro in Mtb da molti anni, ma ho corso anche su strada da Juniores e U23. Scrivo prevalentemente su MtbCult.it, ma qui sotto troverete anche i miei articoli su BiciDaStrada.it. Qui tutti i miei articoli pubblicati su MtbCult: https://www.bicidastrada.it/chi-siamo/daniele-concordia/