La Cervélo S5 di Jorgenson per il Fiandre: gomme da 30 e ruote (ancora) mai viste…
Nicola Checcarelli
La Cervélo S5 di Jorgenson per il Fiandre: gomme da 30 e ruote (ancora) mai viste…
Nicola Checcarelli
Sram ha pubblicato una serie di foto della Cervélo S5 di Matteo Jorgenson pronta per il Giro delle Fiandre 2024. Dopo la terribile caduta che costringerà Van Aert ad un lungo stop, l’americano diventa l’uomo di punta della Visma | Lease a Bike per la Ronde.
Sram ha fornito alcuni dettagli sui rapporti scelti da Jorgenson, ma dalle immagini emergono altre informazioni interessanti. L’occhio chi è caduto in particolare sulle ruote Reserve, che sembrano essere un modello ancora in versione prototipo...
Bici aero? Non è una sorpresa
Jorgenson per il Fiandre utilizzerà la S5, cioè il modello aero di Cervélo, impiegato da gran parte del team per quasi tutte le Classiche del Nord.
Nonostante il pavé l’uso di un modello aero non sorprende per almeno 2 motivi: il Fiandre negli ultimi anni è diventata una gara velocissima, tanto che Pogacar nel 2023 ha vinto con oltre 44 km/h di media; le gomme tubeless e le ruote di nuova generazione (vedi canale largo), rendono più guidabili e docili anche le bici più cattive.
Rapporti grandi, ma non estremi
Le bici del Team Visma | Lease a Bike sono equipaggiate con componentistica Sram Red AXS.
Jorgenson per il Fiandre ha scelto una combinazione molto versatile, in grado di offrire un lunghissimo sviluppo metrico per i tratti veloci, ma anche l’agilità necessaria sui muri più duri.
La guarnitura anteriore è una 54-41, disponibile in aftermaket anche per l’acquisto.
La cassetta posteriore è una 10-33, la combinazione più gettonata dai corridori equipaggiati Sram per il Fiandre. La scala è la seguente: 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 19, 21, 24, 28, 33.
Chi vuole vincere la corsa probabilmente non utilizzerà il 33, ma questa cassetta permetterà di impiegare il 21, il 24 o il 28 con una migliore linea catena, volendo anche con il 54 anteriore.
Lo sviluppo metrico massimo, con il 54-10 e gomme da 30 mm, è di 11,45 metri. Ricordiamo, giusto per avere un parametro, che un “classico” 53x11 sviluppa 10,2 metri.
Lo sviluppo metrico minimo, con il 41x33, è di 2,633 metri, contro i 2,756 metri di un 39x30.
La vera novità sono le ruote
L’aspetto che più ha attirato la nostra attenzione, come vi abbiamo già anticipato a inizio articolo, riguarda le ruote.
Non si tratta né delle 40|44, che tanto ci erano piaciute nel nostro test, né delle più estreme 52|63. Osservando con attenzione si legge 42 sulla ruota anteriore e 49 sulla posteriore. Due numeri che, di norma, indicano l’altezza del profilo e che al momento non sono attualmente in commercio.
Non abbiamo dettagli su questo modello, ma l’impressione è che potrebbero andare a sostituire le 40|44 e dunque presentare un canale da almeno 24 o 25 mm. La confidenza e la facilità di guida che trasmettevano le 40|44, nonostante il profilo medio, potrebbe aver spinto Reserve ad alzare ulteriormente il profilo, magari provando a mantenere un peso simile.
Il cerchio è ovviamente TLR e il mozzo utilizzato dalla Visma sembra un DT Swiss, presumibilmente un 180.
Sui tempi di uscita sul mercato Reserve non ci ha dato informazioni, ma se le stanno già utilizzando i Pro’ è quasi certo che verranno presentate entro l’anno.
Le ruote Reserve 42|49 sono montate con gomme Vittoria tubeless con sezione da 30 mm, la più gettonata per il Giro delle Fiandre, già usata anche da Philipsen per vincere la Sanremo.
Vi facciamo notare che il Team Visma ha optato per il modello Corsa Pro TLR, cioè quello usato durante tutto l’anno, e non per il Corsa Pro Control, più specifico per condizioni difficili, ma leggermente più pesante.
L’allestimento è completato da sella Fizik e pedali Wahoo/Speedplay.
Per maggiori informazioni sui prodotti di cui abbiamo parlato in questo articolo:
sram.com/en/sram
cervelo.com/it-IT
reservewheels.com
vittoria.com/it
TEST - Ruote Reserve 40|44: sorprendente mix tra comfort e prestazioni
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.