La Colnago di Pogačar al Giro d'Italia: taglia, rapporti e componenti speciali
Nicola Checcarelli
La Colnago di Pogačar al Giro d'Italia: taglia, rapporti e componenti speciali
Nicola Checcarelli
Il fuoriclasse sloveno è il grande favorito del Giro d’Italia 2024 e per questo, anche se l’abbiamo già vista da vicino altre volte, nel nostro tour tecnico alla vigilia della corsa rosa non poteva mancare la Colnago di Tadej Pogačar.
Impostazione e scelte tecniche principali rimangono quelle viste a inizio stagione, prima delle Strade Bianche, ma in realtà abbiamo scovato qualche piccola novità…
Telaio e misure
Il telaio utilizzato da Tadej e tutti gli atleti della UAE Team Emirates è come sempre il Colnago V4Rs, cioè quello più orientato alla competizione.
Pogačar è alto 176 cm e utilizzata una taglia 48,5 con attacco manubrio lungo e fuorisella particolarmente pronunciato.
Il manubrio integrato in fibra di carbonio è il modello SES AR In-Route, firmato Enve, con attacco da 125 mm e piega manubrio larga 37 cm nella parte superiore e 39 cm in quella inferiore.
Il reggisella è quello Colnago dedicato alla V4Rs, a testa dritta, con una posizione della sella molto proiettata in avanti. A proposito di sella, vi facciamo notare che quest’anno Tadej è passato dalla Scratch alla nuova Prologo Nago R4, nella versione larga 147 mm.
Gruppo Shimano, ma con diversi upgrade
La Colnago di Pogačar per il Giro, come sempre, sarà equipaggiata con gruppo Shimano Dura Ace Di2 a 12 velocità, ma con alcuni upgrade che riguardano corone, dischi e, rispetto ad inizio stagione, anche le pastiglie freno.
La cassetta posteriore è una Dura Ace 11-34, scala ormai utilizzata praticamente in modo stabile per tutte le tappe. Le corone anteriori, invece, sono le X-CarboRing EVO di Carbon-Ti in fibra di carbonio strutturale con finitura 3K lucida e pin in titanio grado 5.
La novità riguarda i rapporti, con Tadej che è passato dalla corona 54 alla 55, in abbinamento con il 40. Questa sarà la combinazione usata per quasi tutte le tappe, tranne che per quelle con le salite più ripide, tipo Mortirolo.
Al momento non ci è stato detto di più, ma da quello che sappiamo Tadej potrebbe non rinunciare al 55, ma utilizzare un salto tra le due corone ancora più grande di 15 denti…
Altra particolarità della guarnitura, di cui abbiamo già parlato nei mesi scorsi, è l’utilizzo di pedivelle cortissime, addirittura da 165 mm. Si tratta di una tendenza sempre più in voga tra i Pro’, ma che Tadej ha estremizzato.
L’impianto frenante è Shimano Dura Ace, ma anche qui troviamo diversi upgrade.
I dischi sono gli ormai noti Carbon-Ti X-Rotor SteelCarbon 3 con superficie frenante in acciaio e spider in fibra di carbonio, che brillano per la loro leggerezza. 160 mm all’anteriore, 140 mm al posteriore.
Proprio in merito ai dischi, però, durante la corsa rosa potremmo vedere una novità, poiché sul alcune bici e su diversi set di ruote all’interno del bus UAE abbiamo notato un nuovo modello. Da Carbon-Ti non ci hanno detto molto, ma hanno confermato che si tratta di un modello aero in versione prototipale, che tra non moltissimo arriverà sul mercato.
Immaginiamo che saranno utilizzati per le tappe veloci o collinari.
A completare le novità relative all’impianto frenante ci sono anche le pastiglie freno, che al contrario di quanto visto alla Strade Bianche, non sono più firmate Shimano, ma sembrano le Absolute Black in grafene, che promettono una capacità di raffreddamento migliore del 35% rispetto ai competitor. Ne avevamo parlato QUI.
Ruote e gomme
Le ruote dell’UAE Team Emirates sono firmate Enve. Quelle in foto sono le SES 4.5, dotate di cerchio hookless con canale interno da 25 mm e larghezza esterna di 32 mm. Il profilo è alto 50 mm per la ruota anteriore e 56 mm per quella posteriore. Il peso dichiarato è di poco superiore ai 1.400 grammi.
I meccanici UAE ci hanno svelato che sarà il modello più utilizzato in assoluto dai corridori, poiché garantisce un ottimo compromesso tra leggerezza e aerodinamica.
Tuttavia Tadej, così come tutti gli altri corridori del team, avranno a disposizione anche le 2.3 o le 3.4 per le tappe con le salite più ripide, e le 6.7 per quelle più veloci. Variano altezza del profilo e larghezza interna, ma tutte sono con standard hookless, quindi da utilizzare esclusivamente con gomme tubeless.
Gli pneumatici sono gli ormai collaudati Continental GP5000 S TR, che vedete in foto, anche se molto spesso saranno utilizzate le più leggere e performanti GP5000 S TT TR. La sezione standard è ormai la 700x28 in tutte le tappe.
L’unica eccezione la potremmo vedere nella tappa toscana delle Strade Bianche, dove ci potrebbe essere il passaggio alle 700x30.
Le pressioni variano in base alle tappe, ma per Tadej sono sempre inferiori ai 4 bar.
L’allestimento è completato dai pedali Shimano Dura Ace, dai portaborraccia Elite Leggero Carbon (con relative borracce Elite), e dal ciclocomputer Wahoo.
La Colnago di Pogačar pronta per il Giro: dettagli tecnici in breve
Telaio: Colnago V4Rs tg. 48,5 cm – Pogačar è alto 176 cm
Gruppo: Shimano Dura-Ace R9200 con misuratore di potenza
Guarnitura: Shimano Dura-Ace FC-R9200-P, 55-40T con ingranaggi Carbon-Ti
Pedivella: 165 mm
Cassetta: Shimano Dura-Ace CS-R9200, 11-34
Ruote: Enve SES 4.5
Dischi: X-Rotor SteelCarbon 3 (160 mm anteriore, 140 mm posteriore)
Pneumatici: Continental Grand Prix 5000 S TR (o TT TR) da 28 mm
Manubrio: Enve SES AR In-Route, attacco 125 mm, flared (370-390 mm)
Pedali: Shimano Dura-Ace PD-R9100
Sella: Prologo Nago R4 147
Portaborraccia: Elite Leggero Carbon
Ciclocomputer: Wahoo
Per maggiori informazioni sul Team e su Colnago:
uaeteamemirates.com
colnago.com/it-it
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.