Il Tour de France 2024 si è concluso con la terza vittoria di Tadej Pogačar, il più giovane della storia a conquistare 3 volte la Grande Boucle (25 anni e 10 mesi, contro 26 anni e 1 mese di Eddy Merckx). Per celebrare questa spettacolare vittoria Colnago ha realizzato una V4Rs completamente gialla per Pogačar, così come ne aveva creata una tutta rosa per festeggiare la conquista del Giro d’Italia.

Tadej è stato il mattatore del Tour 2024, che però ha tante altre storie da raccontare, come il recupero prodigioso di Vingegaard, mai domo, la consacrazione di Evenepoel, le storiche maglie a Pois di Carapaz e verde di Girmay, il record di vittorie di Cavendish (arrivato poi a Nizza ultimo in classifica generale a 6h23'11", foto in basso).
E, purtroppo, anche la crisi sempre più nera del nostro ciclismo. Ma di questo magari parleremo un’altra volta...

Vincere una maglia al Tour, di qualsiasi colore, è motivo di grande orgoglio. Oltre che, ovviamente, di grande visibilità. Ecco perché tutti i marchi di bici dei vincitori hanno creato per l’ultima tappa delle edizioni “speciali” per l’occasione. Ve le mostriamo qui di seguito.

La Colnago V4Rs gialla per Pogačar

Negli ultimi giorni non c’erano quasi più dubbi sulla vittoria finale di Pogačar, ma si sa che non si può esultare fino alla conclusione dell’ultima tappa. Ecco perché Tadej ha mostrato la sua Colnago gialla celebrativa solo sul podio finale di Parigi.

Si tratta di un telaio V4Rs taglia 48,5 cm, montato con gruppo Shimano Dura Ace Di2, ruote e manubrio Enve e alcuni componenti speciali come dischi e corone Carbon-Ti e movimento centrale Bikeone. Per le specifiche precise vi rimandiamo ai dettagli della bici del Giro, visto che non sono cambiate.
Come al Giro, le ruote Enve SES 4.5 hanno una grafica speciale che ricorda momenti particolari della corsa, nonché i nomi di alcuni compagni.

La Specialized Tarmac S-Works SL8 bianca per Evenepoel

Remco Evenepoel ha conquistato la maglia bianca e il terzo gradino del podio, dando forse per la prima volta l’impressione di poter lottare anche in un Grande Giro con due fenomeni come Pogačar e Vingegaard.

Il belga ha corso tutto il Tour con una Tarmac SL8 montata Shimano Dura Ace Di2 nella particolare colorazione Liquid Metal Edition, alternandola ad una completamente nera (più leggera perché senza vernice) per le tappe di montagna.

Alla fine dell’ultima crono, invece, ha sfoggiato una versione bianca per festeggiare la maglia di miglior giovane. Tra i dettagli tecnici ricordiamo che anche Remco, come Pogačar, è passato alle pedivelle da 165 mm.

 

 

 

 

 

 

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La Cannondale SuperSix Evo Lab71 per Carapaz

Carapaz era partito per fare classifica, ma un inizio di Tour sottotono lo ha costretto a cambiare obiettivi.

Il campione olimpico ha saputo reinventarsi, lottando ogni giorno come un leone e portando a casa una vittoria di tappa e una storica maglia a Pois di miglior scalatore, la prima in assoluto per l’Ecuador.

Anche per lui Cannondale ha preparato una versione speciale della SuperSix Evo Lab71, che Carapaz ha utilizzato (e si è goduto) anche nella crono finale di Nizza.

La bici a Pois è montata con gruppo Shimano Dura Ace e componenti Fsa/Vision.

 

 

 

 

 

 

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La Cube Litening Aero verde per Girmay

Storica è anche la maglia verde di Girmay, che dopo aver regalato la prima vittoria di tappa all’africa nera ha conquistato anche la prima maglia verde per l’Eritrea, battendo in classifica Jasper Philipsen.

Girmay ha utilizzato una Cube Litening Aero C:68X verde per tutta la seconda parte del Tour, ma Cube gli ha addirittura preparato una bici da crono Aerium TT per l’occasione (foto in basso).

Nel post qui sotto lo vedete anche insieme alla compagna Saliem Hizkel:

 

 

 

 

 

 

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Foto d'apertura facebook.com/Colnago