La girandola dei tamponi. Bennett a casa. Majka, positivo, è in gruppo. Perché?
Giovanni Bettini
La girandola dei tamponi. Bennett a casa. Majka, positivo, è in gruppo. Perché?
Giovanni Bettini
C'è una avversario al Tour de France che non lotta per la Maglia Gialla, ma è in grado di emettere pesanti sentenze in ottica classifica generale. Parliamo del Covid e della relativa "girandola dei tamponi".
I test molecolari effettuati da A.S.O. (società che organizza il Tour de France, ndr) in occasione del giorno di riposo hanno emesso verdetti pesanti sopratutto in casa UAE Team Emirates. George Bennett, positivo: a casa. Rafal Majka, ultimo uomo di Tadej Pogačar sulle salite, positivo, ma in gruppo.
Fuori corsa anche Luke Durbridge (BikeExchange-Jayco) e Guillaume Martin (Cofidis). Non negativi pure Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën) e Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates).
Bob Jungels (AG2R Citroën), positivo al controllo Covid a ridosso della Grand Départ da Copenaghen, domenica ha vinto a Châtel Les Portes du Soleil (foto sotto).
Matteo Trentin, risultato positivo nella medesima tornata test di Jungels, è stato costretto a fare le valigie sostituito all'ultimo secondo da Marc Hirschi.
In occasione della presentazione squadre la UAE è salita sul palco con un uomo in meno (foto sotto).
La girandola dei tamponi in tutte le corse (non solo nei Grandi Giri) ha a che fare più con il gioco d'azzardo che con lo sport. Una puntata "all-in" al buio. O la va o la spacca e non c'è matematica o statistica a confortare le previsioni.
Non c'è la frode del doping, ma le classifiche saltano lo stesso.
Al posto della squalifica ci sono diversi mal di testa (in senso metaforico) per sanitari e addetti ai lavori che da un lato sono chiamati a decidere e dall'altro sono in balia della sorte. Rompicapi che a cascata generano confusione tra spettatori e appassionati.
Girandola dei tamponi: facciamo chiarezza
La questione è "semplice" e far riferimento al protocollo anti Covid stabilito dall'UCI per le gare Word Tour, UCI ProSeries (classe 1 e 2), Campionati Continentali, Mondiali e Coppa delle Nazioni (Under 23 e Junior).
Il documento "Rules to be applied for the organisation of road cycling competitions in the context of the COVID-19 pandemic" è stato rivisto ed aggiornato il 24 giugno proprio alla vigilia della partenza del Tour sotto la supervisione del prof. Xavier Bigard, Direttore Sanitario dell'UCI.
Nel gruppo di lavoro anche Katerina Nash, presidente della Commissione Atleti ed alcuni medici di squadre World Tour.
In sostanza il caso Covid positivo, così come prescritto dal punto 4 del protocollo, diventa oggetto di discussione tra il medico della squadra di riferimento, il medico referente per i casi Covid designato dall'organizzazione (A.S.O., nel caso del Tour) e il prof. Xavier Bigard dell'UCI.
L'esclusione dalla corsa o la possibilità di proseguire, sulla base delle evidenze scientifiche, viene ratificata attraverso votazione che prevede la maggioranza di due terzi del collegio che notifica di conseguenza la decisione ad UCI ed A.S.O.. Ogni caso, quindi, segue un iter dedicato.
È questa la principale novità introdotta nel protocollo con l'aggiornamento del 24 giugno scorso.
Abolita, invece, la norma che prevedeva l'esclusione della squadra in caso di due o più positività a test molecolare (PCR) in un arco temporale di sette giorni.
Dunque... Bennett, Durbridge, Martin, Bouchard, Stake Laengen e Trentin a casa sentito il parere dei tre profili sanitari designati per via dell'alta carica virale identificata tramite i tamponi molecolari. Majka e Jungels ancora in corsa perché "considerati non contagiosi" secondo quanto ci ha riferito direttamente A.S.O..
Sono i canoni della low viral rule.
Corridori e membri dello staff "beccati" positivi al test antigenico che viene eseguito durante il giorno di riposo devono eseguire anche il tampone molecolare (PCR) che ne stabilisce la carica virale con il referto spedito al collegio dei tre medici per la valutazione finale.
Le squadre fanno il massimo per staccare l'avversario più pericoloso.
Secondo quanto dichiarato dal team principal UAE Team Emirates Mauro Gianetti, oltre ai controlli di routine imposti dall'UCI, internamente vengono eseguiti test antigenici rapidi a cadenza quotidiana con i corridori che riposano in camere singole.
Basterà?
Quello che non torna è perché l'UCI nella giornata di lunedì ha emesso un comunicato in cui viene sottolineato (pure in grassetto) che tutti tamponi sono risultati negativi...
QUI il protocollo sanitario del Tour de France 2022.
Per maggiori informazioni: uci.org
Foto in apertura: © A.S.O. / Charly Lopez
Qui tutte le nostre news e gli approfondimenti sul Tour de France 2022.
Condividi con
Tags
Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.