Breaking the Cycle è il titolo del documentario prodotto da Lukgood Studio, Red Bull Media House e Warner Bros. Discovery Sports che racconta la storia di Anton Palzer, 29 anni, sci alpinista tedesco di Ramsau bei Berchtesgaden che all'apice della sua carriera decide di ritirarsi per trovare nuovi stimoli.
La sfida? Debuttare tra i professionisti, nel World Tour, con la maglia della BORA-Hansgrohe. Senza esperienza, senza aver mai gareggiato in bicicletta.
Il cortometraggio, grazie alla regia di Lukas Gellert, è un omaggio al ciclismo ed ai suoi valori. Sport individuale e di squadra allo stesso tempo, crudele e spietato quanto gratificante, dove ogni piccolo grande risultato arriva solo grazie a costanza, dedizione e passione.
Una regola che vale anche per Palzer, vicecampione del mondo di sci alpinismo specialità vertical (gara di 1.000 metri di dislivello solo in salita) 2015 e 2021, vicecampione del mondo specialità sprint (salita e discesa) 2017 e vincitore della Coppa del Mondo Vertical 2018.
«È come buttare in acqua un bambino - afferma Ralph Denk, team manager BORA-Hansgrohe - o affoga o impara a nuotare».
E Anton dopo sole tre settimane dal Campionato del Mondo di sci alpinismo debutta tra i professionisti al Tour of the Alps: porta a termine la corsa in 47esima posizione. Cinque mesi più tardi partecipa alla Vuelta, il suo primo Grande Giro ed arriva a Santiago di Compostela.
Visualizza questo post su Instagram
Breaking the Cycle è andato in onda su Eurosport, lunedì scorso alle 21:00 ed è disponibile su Discovery+, Eurosport e GCN+. A partire da lunedì 22 Agosto sarà possibile vedere la storia di Anton Palzer anche su Red Bull TV.
Foto in apertura: Mainfilm / Red Bull Content Pool
Qui tutte le nostre Storie.
Condividi con
Tags
Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.