Dal 19 agosto all'11 settembre torna La Vuelta 2022: 21 tappe che copriranno la bellezza di 3.280,5 km di distanza complessiva.
La partenza, come è ormai tradizione nei grandi Giri, sarà in un altro stato europeo - in questo caso i Paesi Bassi, dove si svolgeranno i primi tre giorni di gara.
La Vuelta 2022 si aprirà con una crono a squadre di 23 km nella città di Utrecht, il primo giorno di riposo è previsto già il 22 agosto per permettere il trasferimento dai Paesi Bassi in Spagna, dove la corsa riprenderà da Vitoria, nella regione basca.
L'arrivo sarà a Madrid, come di consueto.
Vediamo ora in dettaglio tutti i numeri dell'edizione numero 77 della corsa a tappe iberica, prima però immergiamoci un po' nell'atmosfera della competizione:
La Vuelta 2022: i numeri della corsa
Saranno 184 i ciclisti al via, suddivisi in 23 team, da 8 componenti ciascuno.
550 persone compongono lo staff di tutti i team (direttori sportivi, meccanici, massaggiatori, medici, autisti, addetti stampa, ecc.), tanto per far capire quanto è imponente la macchina organizzativa di una grande corsa a tappe.
A questi si devono sommare gli 870 i veicoli accreditati per circa 3000 persone che a vario titolo viaggiano a seguito della corsa.
Il percorso attraverserà 352 comuni e 20 province.
Delle 21 tappe, 6 saranno quelle pianeggianti, 4 quelle miste, 7 le tappe di montagne, 2 le tappe di pianura con arrivo in salita, a cui si aggiungono la crono a squadre della prima tappa e una crono individuale.
Alcune curiosità del percorso:
- la più corta tappa lineare è l'ultima, da Las Rozas a Madrid con 96,7 km
- la tappa più lunga, invece, è la terza con 193,5 km
- 42 saranno i passi di montagna da superare
- 2.512 metri è l'altitudine massima che si raggiungerà.
I record negli anni
Il record di vittorie alla Vuelta va allo spagnolo Roberto Heras, che vinse 4 volte. Seguono con tre successi ciascuno Alberto Contador, Tony Rominger e Primoz Roglic, che è l'attuale detentore del titolo.
Il corridore con più vittorie di tappa è Delio Rodriguez con 39 successi di tappa, poi il nostro Alessandro Petacchi con 20.
Il record di vittorie di tappa in una singola edizione spetta invece a Freddy Maertens, che nell'edizione del 1977 vinse 13 tappe, oltre alla classifica generale.
La nazione che detiene il maggior numero di vittorie alla Vuelta è la Spagna, seguita da Francia e Belgio.
L'Italia è quarta e l'ultimo italiano ad aver vinto la corsa iberica è stato Fabio Aru nel 2015.
(Fonte: Wikipedia.it)
I numeri dell'organizzazione e delle sicurezza
Dietro l'organizzazione di un grande evento itinerante che dura tre settimane c'è sempre il lavoro di tantissime persone, un esempio significativo sono i numeri di coloro che garantiscono la sicurezza ad ogni livello:
- 80 agenti di polizia nazionale
- 140 guardie civili, di cui 80 in motocicletta
- 8000 persone che controllano la sicurezza de La Vuelta 2022
- 20 membri dello staff medico
- 5 ambulanze al seguito
- 4 auto mediche
- 1 ospedale da campo
- 1 unità medica Covid-19 composta da 10 persone
I numeri della comunicazione
La Vuelta, al pari del Giro d'Italia e del Tour de France, è una manifestazione molto seguita, sia direttamente lungo le strade sia a distanza, grazie alle trasmissioni radiofoniche, televisive, via web.
Gli spettatori a bordo strada sono per il 66% maschi e 34% donne, anche se il 46% del totale è composto da famiglie.
La Vuelta 2022 sarà trasmessa via tv in 190 nazioni, grazie alle centinaia di giornalisti e fotografi accreditati (sono stati 614 nel 2021) e ai 327 media presenti.
Il sito ufficiale www.lavuelta.es, disponibile in 3 lingue, ha avuto circa 11 milioni di visitatori nel 2021 e i suoi social network sono seguiti da 1.380.000 followers.
11 sono gli sponsor ufficiali dell'evento e 2 i partner media ufficiali.
Per maggiori informazioni: www.lavuelta.es.
Qui potete ricordare insieme a noi le edizioni precedenti della Vuelta.
(Foto di apertura: © A.S.O./Photo Gomez Sport)
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. Mi piace la sana follia che anima i seguaci della bici. E credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la bicicletta, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…