A che punto è l'Antarctica Unlimited di Omar Di Felice?
Dal 27 novembre il 42enne ciclista romano è impegnato in quella che a tutti gli effetti è la prima traversata al mondo in bicicletta del Polo Sud.
«L'avventura più estrema mai realizzata in carriera», il che la dice lunga visto che Omar Di Felice in sella ha visitato alcuni tra i luoghi più impervi del Pianeta: l'Islanda, il Polo Nord, l'Himalaya e l'Antartide con il primo tentativo non andato a buon fine lo scorso anno.
Verso un Capodanno a -25°C
Nel momento in cui scriviamo questo articolo Omar si trova a Thiels Corner a 1.360 m di quota.
591,87 i chilometri percorsi su un totale di oltre 1.600. QUI la live map.
Il suo stato di salute è buono nonostante l'alimentazione razionata che non ha mancato di scatenare sensi di fame e desideri culinari purtroppo irrealizzabili.
Le temperature sono costantemente sottozero: tra i -15°C ed i -25°C. Il vento di notte arriva a soffiare a 60 km/h.
Una curiosità: Thiels Corner è un luogo suggestivo.
È l'ultimo punto in cui gli aerei possono fermarsi a fare rifornimento ed allo stesso tempo “il bagno più remoto del Pianeta”. In questa località, infatti, oltre a barili di carburante è presente un bagno temporaneo.
Confermata la rotta di partenza (foto sotto): primo "giro di boa" al Polo Sud dopo 1.100 km ed oltre 2.500 metri di dislivello.
Da qui Omar proseguirà verso la catena dei Monti Transantartici, salendo sul ghiacciaio Leverett, per far rientro al Polo Sud.
Tra poche ore, quindi, Omar ripartirà per affrontare il segmento più difficile di questa spedizione che lo condurrà ai 2.835 metri di quota del Polo Sud.
L'Antarctica Unlimited di Omar Di Felice: come sta la bici?
Tutti i dettagli della fat bike costruita per l'occasione da Wilier li avevamo riportati nell'articolo qui sotto.
La domanda è: bicicletta e componenti stanno reggendo alle condizioni estreme?
Al momento sono si sono registrati imprevisti o guasti tecnici.
Il telaio in acciaio è integro nonostante gli stress strutturali quotidiani imposti dovuti all'utilizzo ed alla slitta trascinata dal ciclista romano che alla partenza da Hercules Inletpe pesava 90 kg.
Una curiosità: Omar sta usando un gruppo trasmissione Shimano Deore XT 1x11v meccanico con freni a disco idraulici.
Il perché di questa scelta tecnica è da ricondurre ai test sul campo effettuati in Islanda, ma non solo...
«Peggior scelta dei freni meccanici non ci sarebbe potuta essere - ha precisato Omar in uno dei suoi aggiornamenti quotidiani rilanciati sui suoi canali social -. L’olio minerale ha un punto di congelamento bassissimo, e l’ho testato fino a -40ºC senza alcun problema. Viceversa i cavi tradizionali in acciaio rischiano criticità con il freddo».
«Oltre i -40º? Il problema diventerebbe la risposta dell’essere umano non di sicuro della bicicletta, visto che a quelle temperature non sarebbe possibile rimanere esposti più di qualche decina di minuti».
Per maggiori informazioni:
ultracyclingman.com/antarctica-unlimited
facebook.com/omar.difelice
instagram.com/omardifelice
QUI la live map.
Foto in apertura: Omar Di Felice
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.