Le Lapierre della Groupama FDJ: dischi piccoli e alternanza tubeless-tubolare

Giovanni Bettini
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Le Lapierre della Groupama FDJ: dischi piccoli e alternanza tubeless-tubolare

Giovanni Bettini
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A pochi giorni dal termine del Giro d’Italia siamo entrati nei dettagli delle Lapierre della Groupama FDJ, il team del velocista Arnaud Démare che si sta avviando a conquistare la maglia ciclamino.

I corridori hanno sempre la possibilità di scegliere tra la Lapierre Aircode DRS, ossia la bici aero, e la nuova Xelius SL, cioè la bici più leggera e versatile.
Alcuni preferiscono utilizzare la SL in tutte le tappe, altri alternano in base al percorso, sfruttando la Aircode per le frazioni più veloci e la Xelius SL per quelle con più dislivello.

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In queste foto vedete la Xelius SL di Arnaud Démare, che però il francese ha usato solo in poche tappe durante il Giro 2022. La sua preferita, infatti, è l'Aircode, più rigida e aerodinamica.

I dettagli delle foto, però, ci permettono di approfondire un paio di aspetti tecnici condivisi da tutto il team, specie per quanto riguarda il sistema frenante e gli pneumatici.

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Dischi piccoli, meno sfregamenti

Osservando la Lapierre di Démare ci siamo accorti che utilizza dischi da 140 mm sia all’anteriore che al posteriore, dunque un po’ più piccoli rispetto all’abbinamento "classico" 140-160 mm.
Una scelta analoga l’avevamo vista sulla Cube di Pozzovivo, ma Démare non è certo un peso più come lo scalatore lucano (184 cm x 76 kg).

Lapierre della Groupama FDJ

Così abbiamo chiesto lumi ai meccanici della Groupama FDJ, che ci hanno confermato che tutto il team adotta questa soluzione. La scelta non riguarda tanto il piccolo risparmio di peso che il disco più piccolo può garantire (20 grammi), quanto il fatto che il diametro ridotto riduce le possibilità di deformazione del disco stesso e quindi il rischio di eventuali sfregamenti.
Un dettaglio determinante, specie in volata, quando le forze espresse dai corridori su bici e componenti sono devastanti (ormai non esiste sprint condotto sotto i 65 km/h).

Di contro, il rotore piccolo si surriscalda con maggiore facilità, dunque occorre prestare più attenzione. Questa raccomandazione, ovviamente, non riguarda i Pro’, ma gli eventuali appassionati intenzionati a provare questa soluzione.

In merito al cambio ruote al Giro d’Italia (servizio fornito proprio da Shimano), team e assistenza neutrale sono in costante comunicazione e dunque a disposizione ci sono sia ruote anteriori con dischi da 140 che da 160 mm.

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Tubeless o tubolare?

L’altro aspetto che abbiamo approfondito con i tecnici del team Groupama-FDJ è quello relativo alla scelta tra tubeless e tubolare. Siamo in una fase di passaggio e non c’è una linea univoca da parte di meccanici e corridori (dipende anche dai fornitori di gomme e ruote delle singole squadre).
Molti team adottano il tubeless per le tappe più veloci e il tubolare per quelle con tanta salita, essenzialmente per una questione di peso.

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In queste foto vediamo la bici allestita con ruote C60 e tubolare, ma la scelta preferita da Démare è il tubeless da 25 mm

In Groupama-FDJ i corridori possono scegliere liberamente, tanto che nella tappa di oggi 27 maggio (Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte), 4 utilizzano il tubeless e 4 il tubolare.
Démare, anche se sulla bici di scorta ha ruote Shimano C60 tubolare, usa quasi sempre tubeless Continental GP5000 S TR da 25 mm, sia all’anteriore che al posteriore.

In merito alle ruote, Shimano mette a disposizione della squadra francese tutti i nuovi set Dura Ace: C36, C50 e C60 per tubolare o tubeless. La scelta dipende dal corridore e dal percorso della tappa.

Trasmissione e altri dettagli

Le Lapierre della Groupama FDJ sono allestite con gruppo Shimano Dura-Ace 9200, ad eccezione della guarnitura, che è ancora la “vecchia” 9100. Un mix che abbiamo visto fare a molti altri team: ricordiamo che non è una scelta tecnica, ma una necessità, poiché pure i Pro’ devono fare i conti con l'attuale scarsità di componenti.
Anche se ufficialmente non c'è compatibilità tra parti Shimano a 11 e 12v, cambiando la catena entro i 1.000 km si riesce ad ottenere un ottimo funzionamento.

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Tra i dettagli facciamo notare come Démare utilizzi pedivelle da 175 mm, dunque piuttosto lunghe e, se vogliamo, un po’ in controtendenza rispetto a quanto si sta vedendo in questo ultimo periodo.

Lapierre della Groupama FDJ

La sella è firmata Prologo e pure qui non troviamo uno dei modelli più recenti: si tratta della Nago Evo X10. E’ senza foro e non è corta (come di moda ultimamente), una scelta che abbiamo visto fare a molti altri professionisti.

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Lapierre della Groupama FDJ

Démare è alto 184 cm e pedala su una taglia L con attacco lungo e senza spessori. Il cockpit integrato in carbonio è firmato Lapierre. Allestimento completato da portaborraccia Elite e sella Prologo Nago Evo X10

Qui sotto trovate dettagli e caratteristiche tecniche delle due Lapierre usate dal Team Groupama-FDJ, ovvero la Xelius SL3 e la Aircode DRS:

Nuova Lapierre Xelius SL3: fibra più nobile e telaio da 200 grammi in meno

Nuova Lapierre Aircode DRS: studiata in galleria del vento, ma c'è molto di più...



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Sull'autore
Giovanni Bettini

"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.

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