La Vuelta 2024: le 10 salite decisive

Nicola Checcarelli
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La Vuelta 2024: le 10 salite decisive

Nicola Checcarelli
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Manca poco alla partenza della La Vuelta 2024, che prenderà il via da Lisbona il 17 agosto con una breve crono individuale e si concluderà a Madrid l’8 settembre, ancora con una crono individuale.

Il percorso della gara spagnola si conferma sulla falsariga di quelli degli ultimi anni, con poca pianura, tante salite (concentrate soprattutto nell’ultima settimana) e tappe piuttosto brevi.
I chilometri complessivi sono 3.261, per una media a tappa di 155 km. Il tracciato prevede 1 sola frazione di pianura, 5 tappe collinari e addirittura 13 frazioni di media e alta montagna, con 9 arrivi in salita.

mappa

Pogačar, Vingegaard ed Evenepoel, cioè i primi 3 del Tour 2024, non ci saranno. 

Questo forse toglierà qualcosa dal punto di vista tecnico e di appeal mediatico ma, di contro, potrebbe rendere molto più incerta la gara. Alla vigilia non c’è un favorito che spicca su tutti e i corridori che possono puntare alla vittoria finale sono tanti, a partire dal vincitore uscente Sepp Kuss, che dopo una stagione sottotono si è rivisto in buona forma alla Vuelta Burgos.

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Le maglie de La Vuelta Espana 2023: da sinistra Kaden Groves (maglia verde a punti), Juan Ayuso (maglia bianca di miglior giovane), Sepp Kuss (maglia rossa) e Remco Evenepoel (maglia a pois di miglior scalatore). Foto Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency©2023

Tra gli altri nomi da tenere d’occhio ci sono Joao Almeida, Adam Yates, Enric Mas, David Gaudu, Daniel Martinez, Alexander Vlasov, Richard Carapaz, Carlos Rodriguez, Egan Bernal, Cian Uijtebroeks e, sembra, anche Primoz Roglic. Molti di loro sono reduci dal Tour, con alterne fortune.

Per i colori azzurri segnaliamo la presenza di Tiberi, Ciccone, Zana e Fortunato.

Abbiamo già anticipato che le salite non mancheranno e di seguito abbiamo selezionato quelle che a nostro avviso saranno decisive per la vittoria finale, in aggiunta alle due brevi crono che apriranno e chiuderanno la corsa.

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Senza Pogačar, Evenepoel e Vingegaard per l'edizione 2024 non c'è un favorito che spicca sugli altri. Foto Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency©2023

1- Pico Villuercas (martedì 20 agosto)

A La Vuelta 2024 si comincia a salire già nella quarta tappa, che prevede 3 Gpm oltre all'arrivo in salita di prima categoria di Pico Villuercas. Chi non è arrivato al via al top della forma qui potrebbe già dover salutare le chance di vittoria.

Pico Villuercas è una salita di 14,6 km con 912 mt di dislivello. La pendenza media del 6,2% non dice la verità sulla durezza di quest'ascesa, che è divisa in due tronconi molto diversi tra loro.
I primi 10 km sono regolari è piuttosto facili. Gli ultimi 4,5 km sono durissimi, con punte fino al 20% e 3 km su fondo cementato con rampe costanti intorno al 15-16%. Insomma, una classica salita da Vuelta...

2- Sierra de Cazorla (sabato 24 agosto)

Dopo una serie di frazioni movimentate e l'arrivo in salita non proibitivo della sesta tappa, nell'ottava frazione i corridori torneranno ad affrontare pendenze a doppia cifra.
Il percorso non è impossibile e probabilmente potrebbe arrivare una fuga, ma i big si daranno comunque battaglia sulla Sierra de Cazorla.

Si tratta di una salita breve, che misura "solo" 4,8 km. La pendenza media è del 7,1%, ma anche in questo caso l'ascesa è molto irregolare, con punte che toccano il 20%. I distacchi non saranno enormi, ma se il gruppo deciderà di affrontarla forte sin dall'inizio ci sarà da divertirsi.

3- Alto de Hazallanas (domenica 25 agosto)

Il giorno successivo La Vuelta 2024 arriva a Granada. Il traguardo non è in quota, ma il percorso si annuncia decisamente più selettivo rispetto alla frazione precedente, con ben 3 salite di 1a categoria: il Puerto de El Purche e l'Alto de Hazallanas da ripetere per due volte, l'ultima delle quali è posizionata a meno di 25 km dall'arrivo, quasi tutti in discesa.

L'Alto de Hazallanas non è lunghissimo, poiché misura 7,1 km, ma ha la pendenza giusta per aiutare chi ha gambe ad attaccare. La media è del 9,5%, con punte fino al 20% nella prima parte. Gli ultimi due chilometri sono un po' meno impegnativi, ma è proprio qui che chi ha attaccato più in basso potrebbe fare la differenza spingendo il lungo rapporto.

4- Estacion de Montana de Manzaneda (giovedì 29 agosto)

La tappa 12 è una classica frazione da Vuelta: corta, mossa, con una salita difficile nel finale. Più che ai fondisti sorriderà ai corridori brillanti ed esplosivi.
Se a inizio tappa dovesse riuscire a prendere il largo una fuga numerosa qualcuno potrebbe anche arrivare...

La salita finale verso l'Estacion de Montana de Manzaneda è molto lunga, poiché misura 15,4 km. La pendenza media del 4,7% non è significativa, ma l'ascesa è di difficile interpretazione, poiché sale a gradoni, con gli ultimi 2 km con pendenze anche del 12%. E' qui che con tutta probabilità vedremo gli attacchi, anche se non c'è da aspettarsi distacchi importanti.

5- Puerto de Ancares (venerdì 30 agosto)

Dopo il traguardo in quota a l'Estacion de Montana de Manzaneda i corridori dovranno affrontare un'altra tappa complicata, con tre salite prima del difficile e inedito arrivo in salita di Puerto de Ancares, che si annuncia come una delle ascese più difficili de La Vuelta 2024.

Puerto de Arcares misura 7,5 km con una pendenza del 9,3%, ma i primi 2.000 mt sono piuttosto facili e contribuiscono ad abbassare la pendenze media finale. Gli ultimi 5 km hanno una pendenza media del 12%, con punte al 15%. Dura, ma con i rapporti moderni permette comunque di fare velocità e quindi distacchi...

6- Puerto de Leitariegos (sabato 31 agosto)

Si continua a salire anche nella tappa successiva, da Villafranca del Bierzo a Villablino, anche se il percorso non è così adatto ad attaccare come quello del giorno precedente.

Puerto de Leitariegos, la cui vetta si trova a 17 km dal traguardo, è una salita piuttosto atipica per La Vuelta, poiché è molto lunga, ma non tanto dura. Misura ben 22,8 km, con 1.023 mt di dislivello, ma una pendenza media inferiore al 5%.
Con le velocità a cui ci ha abituato il ciclismo moderno qui si starà bene a ruota e potrà risultare una tappa indigesta solo se qualche big dovesse incappare in una giornata storta. Più che altro servirà a mettere ulteriore fatica nelle gambe per la dura tappa del giorno successivo.

altimetria tappa 14

7- Cuitu Negru (domenica 1 settembre)

La 15a tappa chiuderà un poker di frazioni veramente impegnative prima del secondo giorno di riposo.
Vista la fatica accumulata nei giorni precedenti, questa tappa potrebbe rivelarsi una di quelle decisive nell'economia della classifica generale. Anche perché l'arrivo è posizionato in vetta a quella che forse è la salita più dura de La Vuelta 2024: il Cuitu Negru.

Siamo nelle Asturie. Il Puerto de Cuitu Negru è considerato un Gpm di categoria Especial, lungo e duro. Misura 18,9 km con una pendenza media del 7,4%, ma punte fino al 24% nel tratto conclusivo. Gli ultimi 3 km hanno una media del 13%.
A renderla ancora più difficile c'è l'alta quota, situazione che raramente i corridori devono affrontare a La Vuelta: l'arrivo infatti è posizionato a quasi 1.900 mt di altitudine.

8- Lagos de Covadonga (martedì 3 settembre)

Dopo il giorno di riposo di Oviedo si riparte con un'altra tappa dura, che prevede 2 salite di prima categoria e l'arrivo in quota ai Laghi di Covadonga. In particolare la Collada Llomena sarà tutt'altro che una passeggiata, con i suoi 7,6 km al 9,3%.
E' vero, è lontana dal traguardo, ma rimarrà nelle gambe, soprattutto se fatta a buon ritmo.

altimetria tappa 16

L'arrivo in salita a Lagos de Covadonga è un grande classico de La Vuelta Espana. L'ascesa misura 12,5 km, con una pendenza del 6,9%, ma anche in questo caso la pendenza media è "traditrice", poiché l'ascesa è irregolare e presenta addirittura 2 tratti di discesa.
Nei primi 9 km si pedala quasi sempre tra l'8 e il 10%, con punte al 16%. E' qui che chi vuole smuovere la classifica deve attaccare.

tappa 16 covadonga

9- Alto de Moncalvillo (venerdì 6 settembre)

La 19a tappa darà il via al gran finale de La Vuelta 2024. Di salita i corridori ne avranno già fatta tanta, ma negli ultimi 3 giorni ci sarà ancora spazio per sconvolgere la classifica, a partire dall'arrivo in salita dell'Alto de Moncalvillo

L'ultima volta che la Vuelta è arrivata all'Alto de Moncalvillo è stato nel 2020, quando al termine di una spettacolare battaglia con Carapaz, ad imporsi fu Primoz Roglic. La salita misura 8,6 km con una pendenza dell'8,9%, ma dopo il primo chilometro più facile, la strada è quasi sempre oltre il 9%.
Lunghezza e pendenze sono impegnative ma non impossibili, cioè la "ricetta" giusta per vedere prestazioni e distacchi di rilievo.

10- Picón Blanco (sabato 7 settembre)

Il penultimo giorno, in vista della crono finale di Madrid, la Vuelta propone una delle frazioni più impegnative dell'edizione 2024: 172 km, con ben 6 Gpm prima dell'arrivo in quota a Picón Blanco.

Picòn Blanco ha numeri simili all'Alto de Hazallanas e al Puerto de Arcares: 7,9 km al 9,1% di pendenza media, con punte al 18%. Numeri che sembrano essere stati scelti con oculatezza, perché sono quelli che garantiscono maggiore spettacolo e distacchi, forse ancora di più rispetto alle pendenze estreme, dove fare velocità rimane sempre difficile. Molto probabilmente La Vuelta 2024 a questo punto sarà già decisa, ma in questa giornata ci sarà terreno per far saltare il banco...

Per news e ulteriori informazioni su La Vuelta 2024: lavuelta.es/en

Foto d'apertura Rafa Gomez/SprintCyclingAgency©2023

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Sull'autore
Nicola Checcarelli

Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.

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