Su bicidastrada.it abbiamo parlato spesso di luci per bici e sicurezza, sottolineando come dotarsi di luci diurne anteriori e posteriori sia un ottimo metodo per aumentare la propria visibilità, non solo in condizioni di scarsa luminosità.
Una luce posteriore intensa e lampeggiante può attirare l’attenzione di un automobilista distratto, magari intento (purtroppo) a guardare il cellulare.
La luce anteriore diurna è utile soprattutto in prossimità di incroci e rotonde, dove oltre alla distrazione c’è da mettere in conto condizioni di visibilità difficili, come zone d’ombra o sole contro.
E’ chiaro che non risolvono completamente il problema della distrazione e del poco rispetto degli automobilisti verso noi ciclisti, ma di recente Trek ha pubblicato i risultati di alcune ricerche che evidenziano come il rapporto tra luci per bici e sicurezza sia molto più stretto di quanto si possa pensare.
Luci per bici e sicurezza: i dati di alcuni studi
Secondo le ricerche citate da Trek, una luce posteriore lampeggiante posizionata sulla bici può rendere il ciclista ben 2,4 volte più visibile agli automobilisti.
Come conseguenza è stato rilevato che i ciclisti dotati di luci diurne sono coinvolti in meno incidenti (-33%) rispetto a chi non le usa.
Un altro dato su cui riflettere è la percezione della propria visibilità da parte dei ciclisti. Secondo gli studi emerge che i ciclisti sovrastimino la propria percepibilità addirittura del 700%. Ed in effetti basta pensare a cosa succede in prossimità di incroci e rotonde, quando spesso le auto si comportano come se noi ciclisti non esistessimo. Molte volte è una questione di arroganza e maleducazione, altre probabilmente solo di scarsa visibilità.
I dati di questi studi sono riferiti al contesto americano, ma sono comunque molto indicativi. Se volete approfondire l’argomento trovate la bibliografia di riferimento in fondo all’articolo.
Luci diurne: che cos’hanno di specifico
E’ banale dirlo, ma le luci non sono tutte uguali.
Per ottenere l’effetto sperato devono essere di buona qualità e pensate in modo specifico per l’uso diurno (Daytime Running Ligh - DRL).
A fare la differenza non è tanto la potenza in lumen, ma le caratteristiche costruttive. Le luci diurne non sono pensate per vedere (come quelle notturne), ma per essere visti. Per questo hanno ottiche, lampeggi e portate differenti.
La struttura di una DRL dirige e amplifica la luce generata, intensificando il fascio luminoso, che in questo modo attira l’attenzione degli automobilisti e può essere visto anche a distanze considerevoli. Trek dichiara che alcuni dei suo modelli sono visibili a oltre 2 km.
Il lampeggio è un altro aspetto chiave per una luce diurna. Il lampeggio diurno di cui sono dotate la maggior parte delle luci di qualità varia in modo discontinuo in termini di intensità e durata e risulta molto più visibile rispetto ad una luce fissa o ad un lampeggio costante.
Come abbiamo già ricordato in altri contenuti, a prescindere dal tipo di luce o radar che state utilizzando, il nostro consiglio è sempre quello di impostare l’opzione lampeggio diurno (day flash).
Qui trovate tutte le luci diurne realizzate da Trek, che ha fornito i dati che avete letto e da sempre è molto attenta alla visibilità dei ciclisti in strada: trekbikes.com/luci-di-marcia-diurna
Qui sotto, invece, i link agli articoli scientifici e alle ricerche da cui sono stati estrapolati i dati:
[1] Tyrrell, R.A., Fekety, D.K., & Edewaard, D.E. (2016). The conspicuity benefits of bicycle taillights in daylight. Technical Report delivered to Trek Bicycle Corp. on January 13, 2016.
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Redazione BiciDaStrada.it
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